Orto biologico, la sfida del futuro

orto biologico

Per rispondere alla richiesta sempre più elevata di prodotti alimentari, oltre a mettere a punto varietà vegetali sempre più resistenti e produttive e a migliorare le operazioni agronomiche per ottenere rese molto alte, nel recente passato il comparto agricolo ha incrementato sempre più l’input di prodotti chimici (agrofarmaci e fertilizzanti). Da diversi anni, però, si sta facendo marcia indietro sull’uso incondizionato di prodotti che impattano sul territorio a vantaggio di pratiche sostenibili. Oggi infatti, si parla quasi esclusivamente di agricoltura integrata e il biologico (assieme alla nicchia biodinamica) sta facendo passi da gigante.

La necessità di rispettare l’ambiente, infatti, e di conservare la salute dell’uomo oltre alla sempre maggiore consapevolezza da parte del consumatore finale sulla qualità dei prodotti, stanno facendo ripensare il modo di fare agricoltura.

Allo stesso tempo, con il cambiamento climatico che avanza, è necessaria un’attenzione sempre maggiore per l’adozione di pratiche agricole (possibilmente “green”) in grado di sostenere le colture in un ambiente che sta mutando, salvaguardandone la biodiversità.

La ricettività degli hobbisti

Se questi processi sono complessi quando si opera su grandi colture estensive o, al lato opposto, su quelle molto intensive, possono invece trovare una rapida applicazione nell’orticoltura hobbistica e in quella amatoriale.

Sempre più persone si stanno affacciando al mondo del verde cercando di agire nel rispetto dell’ambiente e delle specie vegetali/animali che ne fanno parte. Interesse che si espande anche al mondo delle piante ornamentali, nei confronti dei piccoli e delicati ecosistemi che ogni pianta in vaso, siepe o albero custodisce.

L’aspetto della sicurezza entra spesso in gioco, specie se i luoghi da trattare sono frequentati da bambini o animali domestici. In questo caso si tendono a privilegiare prodotti a base di sostanze naturali rispetto a quelli che contengono prodotti di sintesi.

Un effetto domino che arriva fino agli stessi professionisti del verde, ritrovandosi così a curare parchi e giardini attraverso metodi sempre più sostenibili.

Sostanze naturali

 La creazione di prodotti efficaci da parte di appassionati e amanti del biologico, sia casualmente che dopo ripetute prove sulle piante, ha portato a individuare soluzioni ecologiche a basso impatto ambientale, adottate poi dagli stessi professionisti che le hanno ripetutamente testate e affinate. Fra queste ricordiamo l’estratto di ortica e il bicarbonato di sodio.

L’estratto di ortica rientra tra le “sostanze di base” e viene impiegato con successo nel controllo di malattie fungine quali il Mal Bianco, la Muffa grigia e la Peronospora. Come insetticida naturale regola lo sviluppo degli afidi e della Carpocapsa mentre come acaricida sono evidenti gli effetti sul Ragnetto rosso.

Il bicarbonato di sodio, invece, è un eccellete regolatore dell’acidità e quindi, benché indirettamente, controlla anch’esso i funghi fitopatogeni. Oltre ad essere applicato sulle foglie dove esercita peraltro anche un’azione meccanica contro le varie specie fungine, trova impiego anche come correttore di acidità del suolo per un miglioramento complessivo dello stato di salute delle piante.

Un progetto ambizioso e consolidato

In questo scenario ricco di sfide, Newpharm Home&Garden Fitoguard® è stata l’azienda precursore del mondo hobbista con l’offerta di prodotto più completa ad oggi. Forte anche nelle soluzioni biologiche grazie al marchio “Il mio orto bio®”, l’azienda guadagna da subito un elevato apprezzamento da molti hobbisti e professionisti del verde, grazie alla sua raccolta di soluzioni naturali per difendere fiori e frutti da scenari dannosi. Tra l’intera proposta, che vanta oltre 20 referenze naturali dalla dimostrata efficacia insetticida e fungicida, sono proprio i due prodotti appena citati ad ottenere maggior successo tra gli hobbisti. Successo derivante anche dagli approfonditi studi agronomici volti alla creazione di strategie mirate per una protezione totale della pianta.

In prima linea nella lotta biologica contro le principali avversità dei vegetali troviamo sicuramente i corroboranti, una selezione di prodotti che aiutano a mettere in campo queste strategia. Questi prodotti, apportando particolari composti naturali che stimolano la produzione di sistemi di difesa delle piante, migliorano la resistenza delle stesse nei confronti di organismi nocivi.

Prodotti come propoli o lecitina di soia infatti, agiscono sulla pianta per migliorare le difese contro patogeni fungini come ticchiolature, oidio e tante altre patologie che danneggiano le piante e le rendono visibilmente meno apprezzate.

Altre sostanze come zeoliti, olio di lino o sapone molle invece, aiutano la pianta a difendersi da attacchi di insetti come piralide, afidi o cocciniglie.

Dedicare tempo all’orto biologico di casa grazie alle proposte di Newpharm Home&Garden Fitoguard® può quindi diventare più di un passatempo domestico e l’autoproduzione di verdura, ma una vera e propria soddisfazione e gratifica personale.

Una guida pratica

Newpharm Home&Garden Fitoguard®, conscia delle potenzialità della sua offerta per il mondo biologico, sta orientando le sue ricerche e gli investimenti in un ambito in cui crede fermamente e dove ha potuto sia sperimentare che sperimentarsi.

Sebbene la difesa biologica dell’orto domestico non sia facilissima, la guida pratica fornita da Newpharm Home&Garden Fitoguard® sarà di aiuto per ogni ortolano per conoscere da vicino tutte le minacce per le proprie colture e riuscire a giocare d’anticipo.

Con il progetto “Il mio orto Bio®”, Newpharm Home&Garden Fitoguard® intende fornire una proposta alternativa ma soprattutto valida, alla tradizionale difesa da insetti e acari con mezzi chimici. Il contributo che Newpharm Home&Garden Fitoguard® desidera condividere con i propri clienti, anche per contrastare il fenomeno del cambiamento climatico, si manifesta sotto forma di due progetti.

Il primo, denominato “Respiriamo un’aria nuova” consiste nell’adottare delle piante da produttori biologici locali, i quali si attiveranno per recapitare il raccolto presso le varie rivendite che hanno sposato il progetto “Il mio orto Bio®”.

Il secondo progetto, dal nome “Prima la natura”, prevede l’arrivo in ciascun punto vendita che aderisce all’iniziativa, di speciali matite 100% naturali che conservano un dono particolare: una capsula posta all’estremità, che ospita intimamente dei semi di piante officinali. Una volta esaurita, la matita può essere messa a dimora nel terreno e, dalla capsula biodegradabile, i semi daranno vita a germogli.

Orto biologico, la sfida del futuro - Ultima modifica: 2020-06-16T10:21:17+02:00 da Alessandro Maresca

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome