Qual è l’operazione colturale che si effettua per quasi tutto l’anno (con l’eccezione dei soli mesi di dicembre e gennaio)? Naturalmente la concimazione, l’unica che permette di mantenere le piante in buona salute e ben produttive, che debbano regalare foglie, fiori, frutti o radici. In agricoltura il piano di concimazione si basa sull’analisi del terreno e sul tipo di coltura: la prima indica quali elementi sono abbondanti o carenti, la seconda permette di sapere quali elementi vengono prelevati in grande quantità. Dall’unione dei due tipi di prelievo scaturisce la tipologia di fertilizzante da somministrare, e il suo dosaggio frazionato nell’arco dell’anno. Nel caso degli hobbisti, invece, tutti questi calcoli non esistono, proprio perché non si tratta di professionisti. Il metro utilizzato nella scelta si rifà interamente alle macro- o microcategorie proposte dall’industria: prodotti universali, per piante da fiore o da orto, per petunie, per bonsai, per pomodori, per agrumi… Sono le aziende produttrici a realizzare concimi specifici in cui gli elementi sono perfettamente bilanciati per la categoria di piante a cui si rivolgono. È importante che il cliente percepisca in primis l’importanza della concimazione, senza la quale il risultato è senz’altro scarso, e poi che comprenda il valore di questi prodotti dedicati, rinunciando ad acquistare un “universale” qualunque se è disponibile il concime apposito. Così come è utile spiegare la forza dei concimi biologici, che sempre più numerosi si affacciano sul mercato, proponendoli soprattutto per le piante edibili. Infine, meritano senz’altro un approfondimento scritto (mediante depliant nel punto vendita, newsletter, link nel sito o post fisso su Facebook) i nuovi prodotti biostimolanti: sono un concentrato di sostanze di varia provenienza (in genere naturale), accomunate dalla capacità di irrobustire, oltre che di accrescere, il vegetale. Il loro uso regolare riduce l’evenienza di attacchi da parte di parassiti o di malattie fungine, proprio perché la pianta è più forte e combatte “da sola” le avversità che si presentano. Non sono dunque semplici concimi, ma veri e propri fortificanti, il cui maggior prezzo di vendita verrà ripagato da un minore acquisto di agrofarmaci, che saranno molto meno necessari. È una sottile differenza concettuale che l’hobbista ancora non conosce. Ma è anche una bella differenza in termini di fatturato per il punto vendita!
TRE CONSIGLI PER LA CONCIMAZIONE DI ORTO E FRUTTETO
- In primavera le orticole necessitano di nutrimento subito disponibile, cioè di concimi a pronto effetto, assolutamente non a lenta cessione (da riservare viceversa all’autunno, salvo rari casi). Anche per i fruttiferi è preferibile consigliare la somministrazione di specifici elementi minerali immediatamente assimilabili.
- Il primo intervento stagionale di concimazione del suolo va eseguito in pre-semina o in pre-trapianto per le orticole; alla schiusura delle gemme o comunque in pre-fioritura per gli alberi da frutto.
- Meglio scegliere il prodotto adatto per ciascuna coltura orticola: ad alto tenore di azoto per ortaggi da foglia e da fusto (insalate, bietole, sedano, spinacio, cavoli ecc.); di fosforo per ortaggi da radice (ravanelli, rape, carote, sedano rapa ecc.); di potassio per gli ortaggi da bacca (pomodoro, melanzana, peperone, zucchino ecc.). Va aggiunto anche un buon fertilizzante universale per orticole: consente di ottenere buoni risultati indipendentemente dall’assiduità e specificità delle cure colturali.
Leggi i consigli dei tecnici e la vetrina dei prodotti consigliati su AgriCommercio & Garden Center n. 8/2017
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