Con tutte le precauzioni di sicurezza anti-covid, a partire dall’obbligo di Green Pass per visitatori, espositori e personale fieristico: così si presenterà al grande pubblico Eima 2021, la rassegna mondiale della meccanica agricola, che si terrà alla fiera di Bologna dal 19 al 23 ottobre 2021. Sarà la prima kermesse internazionale del settore agromeccanico a riaprire i battenti, confermandosi l’evento di riferimento nel calendario dell’anno.
Forte di quasi 1.600 industrie espositrici già prenotate, il 30% delle quali di provenienza estera, la rassegna sarà un appuntamento di notevole importanza per operatori economici, agricoltori e tecnici della meccanizzazione, dopo la lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria che ha visto cancellati tutti gli altri eventi di settore in programma nel 2020 e nel 2021.
La Fiera di Bologna, che ospita la manifestazione dal lontano 1969, anno della sua prima edizione, è pronta ad accogliere espositori e visitatori all’interno di un quartiere in fase di potenziamento: dopo i nuovi padiglioni 29 e 30, inaugurati nell’edizione 2018, Eima International vedrà il varo del padiglione 37, oltre che un restyling dei camminamenti, delle aree ristoro e dei servizi, che rappresentano un ulteriore passo verso la completa ristrutturazione del comprensorio fieristico già pianificata.
Sicurezza in primo piano
Ma saranno soprattutto i sistemi di controllo e sicurezza sanitaria a qualificare il quartiere di Bologna e la rassegna di ottobre: sistemi per garantire il distanziamento dei visitatori – attesi da ogni parte del mondo, grazie anche ai “corridoi verdi” predisposti dal Ministero degli Affari Esteri –, percorsi razionalizzati per la gestione dei flussi, supporti informatici e app per monitorare la distribuzione del pubblico nei padiglioni, presidi sanitari e di controllo, soprattutto sistemi per l’acquisto on-line dei biglietti e per la prenotazione degli incontri d’affari così da evitare assembramenti e inutili soste all’interno del quartiere.
E personale apposito per verificare il Green Pass per tutti i visitatori, rappresentando così quanto più possibile un luogo protetto, simbolo di un’economia agricola e industriale che riprende finalmente il suo corso.
Mercato positivo per Eima Green 2021
Felici di questa ripresa in sicurezza, nell’attesa di poter toccare con mano le numerose novità del settore delle macchine per il verde, abbiamo chiesto al Presidente di Comagarden, Renato Cifarelli, alcune delucidazioni sul mercato delle macchine per giardinaggio e sulle aspettative per l’edizione 2021 di Eima Green, il salone dedicato all’interno di Eima International.
Il mercato delle macchine per giardinaggio come si è comportato durante quest’ultimo anno e mezzo segnato dall’emergenza covid-19?
«Il 2020 ha viso calare le vendite del 24% nel primo trimestre, ma già dal mese di maggio il mercato ha mostrato segnali di forte recupero e l’anno si è chiuso con una crescita totale del 3%. Il buon andamento delle vendite è proseguito nel primo semestre 2021 con un incremento che supera il 30%, secondo le stime preliminari. Insomma, il mercato è andato complessivamente bene e questo è un dato interessante da analizzare. Una riduzione delle vendite sarebbe stata la logica conseguenza del rallentamento dell’economia e della riduzione degli investimenti per l’acquisto di beni strumentali, ma alla prova dei fatti il settore ha retto dinnanzi alla crisi e, anzi, ha incrementato i volumi proprio in conseguenza della pandemia. Durante i lunghi mesi del lockdown e del “confinamento” in casa, infatti, molte persone hanno riscoperto il giardinaggio e la cura dei propri spazi verdi, e questo ha spinto all’acquisto di mezzi nuovi. Il fenomeno è stato anche descritto in alcune indagini di tipo sociologico, ed ora è importante vedere se la progressiva normalizzazione delle attività porterà a ridimensionare questa corsa verso il greening oppure se il mercato manterrà i livelli acquisiti. Personalmente credo che la cura del verde sia sempre percepita dalle persone come un miglioramento della qualità della vita, e quindi ho fiducia che, anche tornando alle normali routine, la soglia di attenzione per il gardening resterà maggiore rispetto al periodo pre-covid».
Le aziende produttrici come hanno reagito al periodo di emergenza?
«Le aziende hanno avuto molto da fare per fronteggiare l’emergenza e adeguarsi agli sviluppi del mercato. In primo luogo hanno dovuto garantire condizioni di sicurezza per i lavoratori, spesso rinunciando a quote di produzione per mantenere all’interno degli impianti i necessari distanziamenti. Hanno dovuto gestire le chiusure nel momento del lockdown e cercare di recuperare, nella seconda parte del 2020, volumi di produzione sufficienti a soddisfare la domanda proveniente dalla rete di vendita.
Nei mesi più recenti, le case costruttrici hanno anche dovuto fronteggiare il forte aumento del costo dei materiali, quelli di provenienza europea, ma soprattutto quelli di provenienza asiatica per i quali pesano anche le questioni relative alla logistica e ai trasporti.
Un altro aspetto interessante è quello che riguarda le modalità di lavoro: la crisi sanitaria ha costretto le aziende ad adottare lo smart working e a utilizzare teleconferenze e webinar, accelerando un processo di razionalizzazione delle attività che senza l’emergenza Covid avrebbe richiesto tempi molto più lunghi».
Le aziende hanno elaborato o stanno elaborando nuove tecnologie per le macchine per giardinaggio?
«Il nostro settore è in forte evoluzione. Il passaggio all’elettrico sta avvenendo con grande rapidità e questo è solo uno degli aspetti d’innovazione che stanno caratterizzando la meccanica per il giardinaggio e la cura del verde. Il sistema produttivo è sempre più orientato verso la sostenibilità e il mercato chiede prodotti che rendano possibile una nuova progettualità, un nuovo rapporto tra l’uomo e la natura. Questo significa per le case costruttrici investimenti in ricerca e sviluppo, e significa anche nuove professionalità in grado di supportarle in questo percorso sempre più qualitativo. Un percorso necessario per le imprese europee, visto che la competizione sul prezzo è impossibile con i Paesi asiatici e che occorre distinguersi sul mercato proprio per il livello di innovazione sia tecnologica sia tipologica, cioè riferita a macchine appositamente progettate per nuovi impieghi. In questo processo, obbiettivamente impegnativo, le nostre aziende debbono tenere conto delle normative emanate a livello europeo, che sono spesso molto stringenti e che rendono ancora più difficile pianificare l’attività produttiva in azienda».
Cosa si prevede per il mercato per la stagione 2022?
«Ci sono molte variabili che possono influenzare l’andamento nel 2022, e i buoni risultati di questo anno e mezzo danno respiro alle imprese e servono anche ad affrontare meglio gli elementi d’incertezza. È importante, in primo luogo, capire se la vistosa crescita del mercato nell’ultimo periodo è dovuta a un effettivo “sell-out” oppure a una accelerazione degli acquisti, nella rete vendita, per fronteggiare aumenti di prezzo o mancanza di scorte. A proposito di costi, sarà importante capire se l’aumento che stiamo registrando è una fiammata causata da fattori contingenti o se è la conseguenza di un trend destinato a durare anche nel lungo periodo. Altra questione aperta è quella che riguarda la modalità del commercio dei nostri prodotti, il ruolo che avranno le tradizionali reti di vendita e lo spazio che prenderà il commercio elettronico. Fondamentale sarà monitorare il mercato nei suoi vari segmenti e in questo senso l’Eima dell’ottobre prossimo rappresenta un’occasione preziosa».
C’è qualcos’altro su cui vorrebbe sensibilizzare i nostri lettori?
«Un punto cruciale resta per noi quello della sicurezza dei mezzi meccanici. Ancora oggi capita di vedere macchine importate che non presentano i migliori requisiti di sicurezza e che puntano tutto sull’economicità. Tutti ormai parlano di sostenibilità, ma questo non sempre si traduce in processi di acquisto più consapevoli. La sostenibilità vera è fatta di rispetto per i lavoratori e per i fornitori, richiede processi non inquinanti, uso di energie rinnovabili e garanzie anche sulla durata e sulla riparabilità dei mezzi acquistati (in tal senso si stanno orientando alcuni regolamenti europei), e tutto questo ha un costo. Non c’è dubbio che un prodotto realmente sostenibile non può essere un “primo prezzo” asiatico».
Macchine per il verde ed Eima Green, un po' di dati
I dati Comagarden (l’associazione italiana dei costruttori) basati sui rilevamenti statistici Morgan indicano nel primo semestre dell’anno, una crescita considerevole sia per il settore nel suo complesso (+33,7 sul primo semestre 2020) sia per le principali categorie di macchine. Incrementi a doppia cifra registrano non soltanto le vendite di decespugliatori (+21,3%) e motoseghe (+40%), ma anche quelle di rasaerba e robot che chiudono i primi sei mesi dell’anno con un attivo pari, rispettivamente, al 28,4% e al 41,6%. In controtendenza il segmento degli atomizzatori che, dopo la forte crescita del 2020 (+45%), archivia il primo semestre dell’anno con una flessione del 22%.
Sul positivo andamento del comparto in questi primi sei mesi del 2021 – osserva l’associazione dei costruttori – molto ha influito anche l’affermarsi di nuovi stili di vita, quelli che valorizzano sempre di più la passione per le attività di giardinaggio e per la cura del verde, a livello sia hobbistico che professionale. Secondo le valutazioni di Comagarden l’effetto volano dovrebbe proseguire anche nel resto dell’anno trainando ulteriormente il mercato. In un contesto così favorevole, Eima Green sarà dunque un importante punto di rifermento per i buyer, i tecnici del giardinaggio, delle manutenzioni e dell’impiantistica sportiva, e per la vasta platea degli appassionati del verde che avranno la possibilità di toccare con mano l’ampia gamma di macchine e di tecnologie proposte dalle case costruttrici di tutto il mondo. Il Salone del gardening vede infatti la presenza di circa 170 industrie espositrici in rappresentanza di 12 Paesi (oltre che dall’Italia, da Francia, USA, Spagna, Germania, Belgio, Turchia, Austria, Giappone, Regno Unito, Egitto, Repubblica Ceca, Canada), che impegnano una superficie espositiva di circa 10mila metri quadrati nei Padiglioni 33 e 35.
Ma la presentazione delle novità di gamma non è l’unica caratteristica saliente di Eima Green. Il salone del giardinaggio offre infatti al grande pubblico di EIMA 2021 un calendario di convegni ed eventi formativi su una vasta rosa di tematiche. Dall’innovazione tecnologica delle macchine alla progettazione del verde urbano fino alla sicurezza nell’uso dei mezzi meccanici, gli incontri di approfondimento permetteranno ai visitatori di prendere confidenza con un settore in forte sviluppo, e di immergersi nella “cultura del verde”.