Il valore della produzione del florovivaismo italiano è un vero patrimonio nazionale. Il fatturato nel 2023 si è attestato intorno ai 3,1 miliardi di euro (ben il 30% in più rispetto ai 2,45 miliardi di euro del 2016, annus horribilis con la cifra più bassa segnata nell’ultimo decennio), arrivando addirittura ad eguagliare le cifre record del 2022, annus mirabilis per il comparto (fonte: Istat).
L'export vola
Le esportazioni dei prodotti florovivaistici italiani rappresentano un fiore all’occhiello. Con un valore di oltre 1,2 miliardi di euro, la nostra nazione è seconda solo ai Paesi Bassi in Europa. A livello globale, invece ricopre la terza posizione, dopo Paesi Bassi e Colombia.
Il totale dell’export è composto da 780 milioni per piante ornamentali e vivaismo (esclusi gli alberi da frutto e arbusti, pari a 90 milioni), 300 milioni per piante in vaso, 170 milioni derivati da fogliame, rami, muschi, licheni, recisi, freschi o trattati e da 135 milioni dei fiori recisi.
L’andamento oltremodo positivo dell’export garantisce il saldo della bilancia commerciale, con i 27 Paesi dell’UE che costituiscono la principale destinazione dei prodotti italiani (80% circa).
Un comparto da 53 miliardi
A livello globale, secondo le stime Eurostat, il valore alla produzione di fiori e piante ornamentali, vivai esclusi, è di 25 miliardi di euro (1,46 miliardi quello italiano), generati da 300.000 imprese del settore. Questi numeri vanno sommati a quelli del vivaismo: 28 miliardi di valore alla produzione (in Italia 1,68 miliardi di euro) e 61.000 imprese; il valore totale stimato del comparto globale è di 53 miliardi di euro.
A livello europeo, il valore della produzione di fiori e piante ornamentali, vivai esclusi (generato da 33.000 imprese su una superficie di 55.000 ettari), è di 9,4 miliardi. Questo dato è 10 volte le produzioni africane e quasi il doppio di quelle nordamericane (fonte: Eurostat, AIPH). Il valore del vivaismo europeo alla produzione è di 12 miliardi, con 20.000 imprese del comparto stimate (fonte: Eurostat), per un valore totale stimato del comparto europeo di 21,4 miliardi di euro.
Un elemento chiave per la rigenerazione urbana
Il tema del Green, anche a fronte di questi numeri, assume sempre maggior rilievo in un più ampio contesto di rigenerazione urbana a livello internazionale. Lo conferma la nostra Costituzione, che con la recente modifica di febbraio 2022 evidenzia il grande valore del verde.
L'articolo 9 è stato infatti esteso alla tutela dell’ambiente, alla biodiversità, degli ecosistemi e degli animali. L'articolo 41, invece, sancisce che la salute e l’ambiente sono paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari di sicurezza, libertà e dignità umana.
Il paesaggio non rappresenta solo un bene da tutelare ma diventa elemento fondante dell’identità dei territori, dove l’idea di progettazione urbana, indissolubilmente legata al green, deve essere coerente e armonica con lo sviluppo delle nuove attività, tutelando e valorizzando sia i beni ambientali sia il paesaggio stesso.
L’obiettivo, quindi, è fornire un approccio più ampio, che comprenda anche il benessere dei cittadini. Questa indicazione è suggerita, ad esempio, anche da One Health, modello sanitario basato sull'integrazione di discipline diverse, riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione Europea e dalle organizzazioni internazionali.
Il verde pubblico e privato
L’edizione 2024 di Flormart Green Italy porrà l’attenzione su questi temi. In particolare, il focus sarà sul verde per le aziende, per i nuovi distretti residenziali, per sport e tempo libero, e per le aree commerciali. Le diverse aree tematiche offriranno l’opportunità agli stakeholder del settore di confrontarsi con temi reali che influenzano concretamente lo sviluppo del paesaggio.
Gli operatori del settore
Moltissimi gli operatori del settore che parteciperanno al Salone, di cui almeno il 50% provenienti dall’estero, grazie alla collaborazione con Ice Agenzia.
«Flormart Green Italy ha saputo ricavarsi un ruolo di primo piano nel panorama florovivaistico internazionale. Nel tempo, è arrivato a rappresentare uno dei simboli dell’insieme di valori di cui è portatrice l’agricoltura italiana. Il governo Meloni ha messo al centro della propria politica l’agricoltura. Nell'ambito del florovivaismo, il suo impegno si è concretizzato con l’approvazione del DdL Florovivaismo – ha affermato il Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Patrizio Giacomo La Pietra -. L'obiettivo che ci siamo prefissati è di aggiornare il quadro normativo, puntare sulla ricerca, la sperimentazione e l'innovazione tecnologica, coniugando produzione e rispetto dell'ambiente».
Il ruolo di Ice agenzia
«L’Italia è il terzo esportatore mondiale di prodotti florovivaistici, dopo i Paesi Bassi e Colombia. La qualità e le varietà proposte riescono a soddisfare mercati diversificati ed esigenti – ha dichiarato il Presidente Agenzia Ice Matteo Zoppas -. Il valore di fatturato 2023 proveniente dalle esportazioni evidenzia la nostra competitività. Ice svolge un ruolo fondamentale nella promozione del settore. A Flormart con 200 espositori porteremo 150 operatori, tra buyer, giornalisti e opinion maker, provenienti da 41 Paesi. L'obbiettivo è quello di contribuire a consolidare la presenza sui mercati internazionali e cogliere nuove opportunità».
«È con soddisfazione che Fiere di Parma conferma l’impegno assunto tre anni fa nel promuovere, tramite Flormart Green Italy, il florovivaismo italiano come pilastro fondamentale per la rigenerazione urbana e del paesaggio - ha affermato l'amministratore delegato di Fiere di Parma Antonio Cellie –. Superare la soglia dei tre miliardi significa annoverare per diritto il Florovivaismo tra le risorse di primo livello in ambito nazionale; questa cifra, insieme a quella dei dati export italiani (un miliardo 200 milioni) confermano dunque il grande rilievo della nostra produzione anche a livello internazionale».
La 73esima edizione di Flormart Green Italy diventa quindi un osservatorio privilegiato a livello internazionale sul settore di Florovivaismo, verde e paesaggio, dove tutti gli attori principali del settore dialogano insieme per creare una visione comune e sostenibile sul futuro.