Dal climatologo Luca Mercalli al neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, dal “messia delle piante” Carlos Magdalena al veterinario dei ricci Massimo Vacchetta: è un’edizione particolarmente ricca quella che si preannuncia per Horti Aperti 2025, la manifestazione dedicata al verde e alla cultura botanica che animerà Pavia dal 19 al 21 settembre nel parco Horti dell’Almo Collegio Borromeo.
Arrivato alla sua quarta edizione, il festival si conferma un appuntamento importante per chi ama la natura, il giardinaggio sostenibile e le sfide ambientali del futuro. Il tema di quest’anno, "Avant Garden – Coltivare il futuro", punta a ridefinire il concetto stesso di giardinaggio, mettendo al centro la resilienza climatica, la biodiversità e il rapporto etico tra uomo e ambiente.
Tre giorni di incontri, laboratori e confronto
La formula di Horti Aperti unisce la mostra-mercato di giardinaggio a un intenso calendario di conferenze, workshop, tavole rotonde e laboratori per grandi e piccoli. Un’esperienza pensata per appassionati, curiosi e famiglie, con diverse occasioni di formazione e divulgazione.
Si parte venerdì 19 settembre alle ore 14. Dopo i saluti istituzionali, sarà Luca Mercalli ad aprire il ciclo di incontri con una riflessione sul cambiamento climatico in Italia, seguita da un momento musicale con gli allievi della Cello Academy di Pavia.
Sabato 20 sarà invece la giornata più intensa, con ospiti come Stefano Mancuso, che parlerà del ruolo delle piante nel futuro, e Massimo Vacchetta, noto per la sua attività di tutela dei ricci selvatici. In calendario anche i "Question time", sessioni interattive con esperti del settore, dedicate a temi pratici come la coltivazione in vaso, la gestione degli animali da cortile o la cura di piante da ombra.
Durante tutta la giornata, si terranno inoltre laboratori didattici per bambini e famiglie, curati dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, con il supporto della Fondazione Monte di Lombardia.
Domenica 21 settembre sarà la volta di Carlos Magdalena, figura di riferimento per la conservazione delle specie botaniche rare, che interverrà su come “coltivare per salvare la biodiversità”. Non mancheranno poi spazi dedicati alla fitoterapia animale, al cambiamento climatico, e naturalmente ai consueti question time su potatura e orti familiari. Il concorso Ortobello incoronerà poi il miglior orto della provincia.