Le limitate variazioni registrate nel 2014 non modificano il quadro generale dell’import-export di sementi italiane. Il bilancio di approvvigionamento con importazioni pari a 360 milioni di euro ed esportazioni ferme a 255 milioni è quindi sempre negativo. Si consolida l’export di sementi da orto, mentre arretrano le foraggere
Il quadro fornito dall’Istat con i dati annuali 2014 evidenzia dunque una situazione non diversa dal 2013. Se guardiamo ai tre settori di punta, e cioè sementi da orto, di barbabietola da zucchero ed erba medica, vediamo che per le prime sono aumentate in valore sia le esportazioni (+5%) che le importazioni; per barbabietola da zucchero sono rimasti invariati sia import che export, mentre le sementi di erba medica hanno avuto un calo delle esportazioni (-8%) e un forte incremento (+80%) delle importazioni.
Il saldo degli scambi con gli altri paesi continua dunque a restare negativo, per un valore di oltre 100 milioni di euro, nonostante le ottime potenzialità nella moltiplicazione delle sementi che l’Italia offre grazie alle condizioni ambientali, alla flessibilità delle strutture aziendali e alla professionalità degli operatori, che hanno comunque consentito negli ultimi anni di migliorare il bilancio commerciale del nostro paese. C’è quindi spazio per aumentare la produzione interna di sementi e contenere la dipendenza dall’estero.
L’articolo completo è pubblicato su Agricommercio e Garden center n. 9/2015