Compag lancia un appello alla coesione dell’intera filiera agroalimentare per rispondere alle crescenti sfide economiche, ambientali e normative.
«Al centro del dibattito - spiega in una nota la Federazione nazionale delle rivendite agrarie - il nuovo meccanismo Cbam (Carbon border adjustment mechanism) - entrato in vigore nella sua fase pilota il 1° ottobre 2023 - che obbliga gli importatori a rendicontare la quantità di carbonio legata ai beni importati, tra cui fertilizzanti azotati come urea, nitrato ammonico e concimi NPK. Secondo stime degli operatori, i maggiori costi potrebbero tradursi in un aumento medio del +13%, colpendo duramente le aziende agricole europee, già in sofferenza.
Nel frattempo, nei convegni territoriali promossi da Compag, è emersa con forza la necessità di dotarsi di strumenti concreti per rafforzare la competitività. A Loreto, dove Compag ha riunito la filiera del grano duro, è stato sottolineato che gli stock mondiali di frumento duro sono inferiori del 25% rispetto alla media 2018–2022, mentre nella sola Ue il deficit arriva al 28%».

Edoardo Musarò, direttore di Compag, ha quindi commentato: «Oggi più che mai abbiamo bisogno di una filiera integrata e consapevole. La forza del nostro settore si misurerà sulla capacità di dialogare, condividere conoscenza e agire con lungimiranza. Servono strumenti concreti per rafforzare il legame tra agricoltura, industria e istituzioni, valorizzando al contempo innovazione, formazione e sostenibilità».
«A livello europeo - prosegue la nota della Federazione - solo il 12% degli agricoltori ha meno di 40 anni, secondo la Commissione Ue. Per invertire questa tendenza, Bruxelles punta su innovazione, agricoltura digitale e pratiche come il carbon farming, che consente di generare crediti di carbonio certificati tramite pratiche sostenibili, come il sequestro del carbonio nel suolo e la riduzione delle emissioni.
Con il suo ruolo di coordinamento tra imprese, enti pubblici e attori della filiera, Compag si conferma protagonista nel promuovere una visione moderna e lungimirante dell’agricoltura italiana. Un'agricoltura che guarda al futuro, ma che parte dalla realtà concreta dei campi, dei dati e delle esigenze degli operatori».
Per approfondimenti: www.compag.org