La Federazione nazionale delle rivendite agrarie Compag esulta per il cambio di rotta della Commissione Ue sulla proposta di regolamento sull’uso dei prodotti fitosanitari in agricoltura, argomento già in passato contestato da Compag a livello nazionale e europeo per le ripercussioni che tale manovra avrebbe portato nel comparto agricolo in termini produttivi.
Secondo il direttore di Compag Vittorio Ticchiati «il taglio dell’uso dei prodotti fitosanitari non è altro che il frutto di scelte ideologiche e manca totalmente di una valutazione scientifica seria circa l’effettiva praticabilità nel settore agricolo».
Solo calcoli teorici
Per Compag, le riduzioni proposte si basavano su aspetti prettamente quantitativi e trascuravano di considerare il tipo di colture che caratterizza l’agricoltura dei singoli Stati membri, penalizzando i Paesi con un’agricoltura più intensiva e con un maggior numero di coltivazioni, in particolare di colture “minori”, come nel caso dell’Italia.
In uno sforzo di trovare un punto di equità tra i Paesi più o meno virtuosi nel termine di riduzione dell’impiego dei fitosanitari, il piano si basava su calcoli meramente teorici e scollegati dalla realtà, con il risultato di assegnare all’Italia un taglio dei fitosanitari del 62%, nonostante abbia già ridotto l’utilizzo di prodotti fitosanitari del 35% negli ultimi quindici anni.
Un rischio al momento accantonato
La proposta presentata a giugno 2022 ha creato un’inevitabile spaccatura tra il mondo agricolo da una parte e le organizzazioni ambientaliste dall’altra, evidenziando nel tempo pochi margini di avvicinamento tra le due posizioni, distanza ugualmente incolmabile tra le istituzioni europee coinvolte nel processo di approvazione del regolamento.
«Gli obiettivi di riduzione dell’impiego dei prodotti fitosanitari inseriti nella proposta di regolamento Sur - dichiara inoltre il presidente Compag, Fabio Manara - rischiavano seriamente di compromettere la buona riuscita della produzione agricola, la sicurezza alimentare dell'Unione europea e di aumentare la dipendenza dalle importazioni da Paesi terzi. E tutto ciò proprio in un momento storico dove invece occorre aumentare la disponibilità di materie prime, gestire l’approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalle importazioni».
Serve un approccio diverso
Grande, dunque, la soddisfazione della Federazione Compag per la scelta fatta dalla Commissione Ue e per il lavoro svolto da parte dei politici nazionali e di quanti hanno lavorato affinché questa proposta potesse essere rigettata. Compag auspica che in futuro la Commissione Ue adotti un diverso approccio riguardo la riduzione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari, dettato da una migliore cooperazione con la filiera agroalimentare e da proposte formulate sulla base di valutazioni di impatto serie e fondate su dati scientifici.