La pandemia Covid-19 ha contribuito a far aumentare l’attenzione per gli animali d’affezione ed è sempre più diffusa la consapevolezza dei tanti benefici fisici e psicologici che i pet portano in famiglia. La XIV edizione del Rapporto annuale Assalco – Zoomark è stata presentata ieri, mercoledì 10 novembre, a Zoomark International, il Salone internazionale b2b dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia organizzato da BolognaFiere.
Il Rapporto fotografa l’evoluzione della relazione con gli animali da compagnia, a cominciare dalla crescita della popolazione. Euromonitor stima che in Italia vivano oggi oltre 62 milioni di animali d’affezione, di cui quasi 30 milioni di pesci, più di 16 milioni di cani e gatti, circa 13 milioni di uccelli e oltre 3 milioni e mezzo tra piccoli mammiferi e rettili.
L’aumento complessivo di animali da compagnia è avvalorato dai dati di Gfk, che rileva quasi 1 milione in più di famiglie acquirenti di prodotti per pet, e dalla crescita delle adozioni di cani e catti registrate da Enpa (Ente nazionale protezione animali) nella fase acuta dell’emergenza sanitaria nel 2020 arrivando a dichiarare un incremento del 15% rispetto all’anno precedente.
Pet antidoto a solitudine e stress
Durante il periodo pandemico, il pet è stato per molti proprietari uno dei pochi soggetti – se non l’unico – con il quale avere un contatto “reale” in un contesto di relazioni prevalentemente virtuali. Tra i benefici riconosciuti ai pet, i rispondenti della ricerca commissionata da Assalco a Wamiz citano il fatto che gli animali d’affezione alleviano lo stress e le tensioni quotidiane (70% delle preferenze dei rispondenti), mettono allegria (61%) contribuiscono a unire la famiglia (41%). L’indagine riconosce come positiva anche la convivenza con un pet da parte degli anziani.
Proposta di abbassare l’Iva al 10%
«Poiché gli alimenti e le prestazioni veterinarie sono essenziali per chi vive con un pet e se ne prende cura – ha commentato Gianmarco Ferrari, presidente di Assalco –, torniamo a sottolineare l’incongruenza di applicare a questi prodotti e servizi l’aliquota Iva pari al 22%, la stessa dei beni di lusso. Auspichiamo che il carico fiscale che grava sulle famiglie italiane possa essere finalmente alleggerito, collocando il pet food e le prestazioni veterinarie nello scaglione dell’Iva agevolata al 10%».
La necessità di revisione dell’aliquota Iva è stata al centro della tavola rotonda “Pet in famiglia e in società: più valore in tempo di Covid-19” che, oltre ad Assalco, ha visto la partecipazione dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, di Carla Rocchi, presidente Enpa (Ente nazionale protezione animale) e Marco Melosi, presidente Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani).
Il mercato pet food e pet care
In base ai dati elaborati da Iri Information Resources, nell’anno terminante a giugno 2021, in Italia il mercato dei prodotti per l’alimentazione di cani e gatti ha sviluppato nei canali principali – grocery, petshop tradizionali, catene petshop – un giro d’affari pari a 2,3 miliardi di euro, in crescita del 6,4% a valore rispetto all’anno precedente. Sommando a questo dato il valore generato dai canali emergenti, tra cui Petshop gdo e le vendite online (gruppi della gdo e Amazon), il fatturato complessivo è stato di 2,4 miliardi di euro pari a un incremento del fatturato del +8%.
Il segmento degli alimenti per i piccoli animali da compagnia ha visto nell’anno terminante a giugno 2021 un fatturato di poco superiore ai 12 milioni di euro presso ipermercati, supermercati e punti vendita Lsp (Libero servizio piccolo).
L’aumento della popolazione degli animali d’affezione e il maggior tempo trascorso con il proprio pet durante la pandemia ha sostenuto la crescita dei prodotti per l’igiene e i giochi. Le rilevazioni Iri presso la grande distribuzione organizzata hanno confermato un giro d’affari di 75 milioni di euro nell’anno terminante a giugno 2021. Le lettiere per gatto, rilevate separatamente, hanno sviluppato nello stesso canale un fatturato di oltre 78 milioni di euro.