Dal Pnrr opportunità anche per i commercianti

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Gli interventi per il rilancio dell’economia nel post-pandemia (Piano nazionale di ripresa e resilienza) interessano direttamente anche il settore delle rivendite agrarie

Il governo sta predisponendo il piano nazionale per fronteggiare la crisi innescata dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.

Il Next Generation Eu come pochi forse ancora non sanno, è lo strumento adottato dalla Ue per il rilancio dell’economia nel periodo 2021-2027, del valore di circa 1.800 miliardi di euro, che prende origine dal più noto Recovery Fund di cui tanto si sta parlando sui media oramai da diversi mesi.

Il Pnrr mette a disposizione 209 miliardi che saranno suddivisi in 6 “missioni” (o linee strategiche):

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura con una dotazione di 46,18 miliardi,
  • rivoluzione verde e transazione ecologica che disporrà di 68,9 miliardi,
  • infrastrutture per la mobilità sostenibile del valore di 31,98 miliardi,
  • istruzione e ricerca cui sono destinati 28,5 miliardi,
  • parità di genere e coesione sociale con una dotazione di 27,62 miliardi, salute con un finanziamento di 19,72 miliardi.

Ciascuna linea strategica a sua volta si articolerà in linee di intervento che nel complesso saranno 48.

Alcune di queste potranno avere un interesse per le rivendite agrarie. Diamo un’anticipazione sui contenuti selezionando le linee che possono costituire una opportunità anche per il settore commerciale ma che potranno essere valutati in dettaglio solo dopo la pubblicazione del relativo bando.

Rivendite interessate

Nell’ambito della seconda linea di intervento Rivoluzione verde e transazione ecologica che disporrà di 68,9 miliardi sono previsti tra l’altro tre progetti che costituiscono un’azione denominata “agricoltura sostenibile”:

Il primo progetto denominato “contratti di filiera” prevede incentivi per progetti nei settori agroalimentari, ittici, forestali e florovivaistici che prevedono investimenti in beni materiali ed immateriali finalizzati alla riconversione delle imprese verso modelli di produzione sostenibili. L’individuazione delle priorità di intervento è prevista entro il secondo trimestre 2021, la pubblicazione del bando per la selezione dei programmi di intervento entro il quarto trimestre e l’approvazione delle graduatorie definitive dei bandi pubblici per la concessione degli aiuti entro il secondo trimestre del 2023. La realizzazione degli investimenti avverrà entro il 2026.

Il secondo progetto, denominato parchi agrisolari, prevede incentivi per l’ammodernamento dei tetti degli immobili ad uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale (quali installazione di pannelli solari, isolamento termico, sostituzione di coperture eternit/amianto ecc.) per incrementare la sostenibilità e l’efficienza energetica del comparto, realizzando inoltre sistemi decentrati di produzione di energia. Il programma sarà attuato tramite bandi e la procedura per la presentazione delle domande sarà avviata entro il quarto trimestre del 2021.

Il terzo progetto è denominato logistica per i settori agroalimentari, pesca e acquacoltura, forestale, florovivaistica e opererà tramite incentivi agli investimenti per il miglioramento della capacità di stoccaggio delle materie prime agricole e loro prodotti lavorati, il potenziamento delle infrastrutture dei mercati agricoli e per lo sviluppo di un sistema logistico integrato per le filiere dei comparti coinvolti. La realizzazione degli interventi avverrà entro il 2026.

Industrializzazione e internazionalizzazione

Naturalmente non mancano altri progetti che potranno essere valutati come ad esempio gli interventi volti a promuovere l’impiego delle biomasse per la produzione di energia nell’ambito della missione 2. Ma soprattutto, ultimo, ma non certo per importanza, teniamo a sottolineare il progetto “Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione” proposto dalla Commissione Agricoltura del Senato all’interno della Missione 1 che prevede uno stanziamento specifico per le filiere a denominazione d’origine D.O. Si tratta di una misura che si presta ad incentivare le iniziative che Compag ha intrapreso da alcuni anni con le altre associazioni interessate, per istituire la filiera del grano duro e quella del mais nell’ambito dei quali sono già previste premialità per l’origine, nazionale o da specifiche aree tipiche, della materia prima.


Leggi l'articolo su Agricommercio e garden center n. 3/2021

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Dal Pnrr opportunità anche per i commercianti - Ultima modifica: 2021-05-17T15:15:48+02:00 da K4

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