Euroflora sta tornando: mancano meno di tre mesi, e sarà tante cose, oltre che l’unica Floralie italiana. Sarà un ritorno al passato, nella vecchia (ma nuova) sede della Fiera di Genova, ora ridenominata Waterfront di Levante, e nel recupero del logo disegnato da Emanuela Tenti nel 1965, per la prima edizione che data all’anno seguente. Un balzo nel futuro, nella nuova sede del Waterfront di Levante, che ancora nessuno ha visto (i lavori sono ancora in corso) e che si annuncia come un ambiente meraviglioso, unico in Italia, grazie a una riqualificazione urbana – lunga una decina d’anni – scaturita da un progetto corale fra Regione Liguria, Comune di Genova, Porto Antico e tante altre imprese locali. Una sostenibilità massimamente applicata in ogni elemento della manifestazione, dalle infrastrutture ai trasporti.
Questa è la sintesi, a opera di Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico, la società che gestisce il Waterfont, di ciò che sarà Euroflora 2025, XIII edizione della Floralie che si svolgerà dal 24 aprile al 4 maggio nel capoluogo ligure, e che è stata presentata oggi alla stampa. L’evento sarà, come sempre, una grande promozione del florovivaismo ligure e italiano in genere, della città di Genova e della Liguria intera, visto che la portata internazionale attirerà visitatori da tutto il mondo.
Il ritorno nella vecchia/nuova sede
Della struttura del Waterfront di Levante abbiamo già resocontato in un precedente articolo. Si aggiungono però particolari interessanti: il progetto, come ha spiegato Matteo Fraschini, architetto progettista del Gruppo Valagussa, dipana un percorso lungo 4 km valorizzato, anche se temporaneamente, attraverso una narrazione continua, all’insegna di parole chiave come “luce, riverbero, contaminazione, leggero/pesante” sintetizzati negli “origami”, strutture terrene che dialogano con il mare e l’orizzonte richiamando l’idea dei fiori e delle reti da pesca, simboli della Liguria. Così Euroflora sarà una comunità che accoglie nuove persone, per esempio nelle Arene disseminate lungo il percorso in interni ed esterni, fino agli elementi alti come il Mirador nell’ex piazzale Kennedy (che sarà “arredato” da Anve-Associazione nazionale vivaisti esportatori: 22 aziende vivaistiche italiane esporranno piante per un percorso immersivo nella creatività e nella sostenibilità, come ha specificato Luigi Pagliani, presidente Anve). Il vecchio palasport rinascerà con una copertura continua di canne d’organo in cartone riciclato e riciclabile che disegnano al suolo 6 petali e dialogano con la toroide progettata da Renzo Piano.
Nel complesso Euroflora 2025 passerà dai 35mila mq dei Parchi di Nervi – sede provvisoria delle ultime due edizioni – agli 85mila mq del Waterfront attraverso il Parco della Foce che arriverà quasi fino a San Giuliano verso est. I visitatori potranno “camminare sull’acqua” grazie alle passerelle (70 pontili galleggianti) che collegheranno il vecchio piazzale Kennedy con l’ex padiglione Blu ora ribattezzato Jean Nouvel: al piano terra si snoderà l’esposizione con il ponte pedonale di 100 m, nell’ammezzato ci saranno le sale congressi, al primo piano la balconata per ammirare l’esposizione dall’alto e l’esposizione delle composizioni di fiori recisi, al secondo piano il mercato verde con le aziende floricole e di giardinaggio. Le passeggiate fonderanno interni ed esterni, sfiorando talvolta l’acqua e sempre la natura grazie agli allestimenti dei floricoltori italiani ed esteri: tutti i percorsi saranno interamente accessibili a tutti. Dominante il colore rosa che ricorda i fiori e il claim di questa edizione “La Natura si fa spazio”.
Un evento sostenibile
Tutti gli aspetti della manifestazione – che muove numeri cospicui, 240mila visitatori nel 2022 – manterranno una grandissima attenzione all’ecosostenibilità.
Corrado Brigante, ingegnere responsabile del progetto di Euroflora 2025, ha annunciato la firma a breve di un protocollo di intesa di sostenibilità con il Comune di Genova. Tutti i fornitori sono vincolati al recupero di almeno l’80% dei materiali di allestimento; Pietranet, società fornitrice delle pavimentazioni, recupererà totalmente le superfici posate; la manifestazione sarà interamente plastic-free; tutti i materiali – sia delle strutture e infrastrutture sia degli espositori – saranno sostenibili; sarà effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti; le piante saranno selezionate per la bassa richiesta idrica e la resistenza in modo da non dover essere sostituite per tutta la durata della manifestazione.
Anche la mobilità sarà sostenibile: all’interno di Euroflora esclusivamente con mezzi elettrici, mentre per raggiungere la sede si potenzieranno e favoriranno i treni (Genova Brignole rimane sempre a meno di 1 km di distanza) e gli autobus a scapito delle auto private, per le quali peraltro saranno disponibili parcheggi perimetrali intorno alla città, probabilmente (trattative ancora in corso) a prezzi calmierati. A suggellare l’impegno c’è la richiesta la certificazione di sostenibilità Iso 20121. Inoltre, nelle quattro Arene si terranno incontri, corsi, laboratori ed eventi educativi basati sulla sostenibilità.
Perché essere a Euroflora 2025
«Nonostante gli spazi siano raddoppiati, a oggi già il 98% è stato assegnato (gratuitamente, perché Euroflora non fa pagare gli espositori)» ha proseguito Brigante. «I giardini in mostra passano da 90 a 144, di dimensioni che vanno da 18 a 130 mq. Oltre agli espositori classici – dalla Regione Liguria al Comune di Genova, alle altre Regioni italiane, Coldiretti, Confagricoltura, Masaf, Anve, Federfiori e Affi, Jardin Exotique di Monaco, Murcia e Cina – ci saranno singolari new entry come la Tailandia e il Buthan, il Museo egizio di Torino – con la ricostruzione di un giardino di piacere dell’antico Egitto risalente al cosiddetto Nuovo Regno (1539-1076 a.C.) e frutto di un progetto di archeobotanica, riguardante il paesaggio, i giardini e gli orti nell’antico avviato nel 2022 e curato da un team di illustri egittologi –, il Parco nazionale delle Cinque Terre, il Reparto Carabinieri Biodiversità e l’Istituto Italiano di Tecnologia che mostrerà alcune delle tecnologie sviluppate nel campo dell’agricoltura 4.0, sostenibilità e tecnologie bioispirate a piante e semi».
I famosi concorsi tecnici o estetici saranno 254: gli espositori saranno giudicati da 115 giurati guidati dal comitato scientifico composto da Luciano Ardizzoia, Leonardo Capitanio, Arturo Croci, Renato Ferretti, Mario Mariotti, Francesca Mazzino ed Ettore Zauli, con il supporto di Giorgio Costa. Da segnalare il concorso per i bambini, Euroflora Young.
Il 28 aprile sarà disponibile l’accesso gratuito agli operatori professionali accreditati per attivare rapporti di business e avranno a disposizione spazi dedicati per gli incontri. «È previsto l’arrivo di 60 buyer esteri» ha confermato Matteo Zoppas, presidente Ice.
Il 23 aprile, invece, durante la giornata di apertura alla stampa, verrà presentata una ricerca di mercato, commissionata da Anve-Ice a Nomisma, relativa alle aree del mondo in cui il settore floricolo è in crescita, in modo da orientare gli investimenti del comparto.
Giovedì 24 Coldiretti e CNR presenteranno la ricerca “Il contrasto al cambiamento climatico e la salvaguardia della salute arrivano dalle piante” che punterà a evidenziare tutti i benefici delle “vitamine verdi”. Durante l’evento verranno effettuate dimostrazioni di monitoraggio degli inquinanti indoor, sulla capacità delle piante di ridurli e migliorare la qualità dell’aria.
Lunedi 28 aprile Confagricoltura si confronterà nel convegno sul futuro del florovivaismo in Italia, in Europa e nel resto del mondo, con i vertici di Ismea, MIPAF, Credit Agricole, le Università di Torino, Catania e Genova e il mondo della ricerca rappresentato da CREA Off, CERSAA e Istituto Regionale per la Floricoltura.
Infine, un’anteprima sugli allestimenti presentati dalla Regione Liguria, come ha rivelato Alessandro Piana, vicepresidente e assessore all’Agricoltura di Regione Liguria: «I padiglioni della Liguria saranno dislocati all’inizio e alla fine del percorso. All’ingresso, lo spazio all’aperto in piazzale Kennedy avrà un’estensione di circa 1300 mq e si caratterizzerà per la presenza di piante fiorite, specie tipiche dei boschi liguri, succulente e aromatiche per giungere in uno spazio affacciato sul mare dove una scenografia appositamente studiata riprenderà i caratteri tipici dell’architettura ligure e dei suoi colori. Alla fine l’allestimento di 300 mq, al primo piano del Padiglione Jean Nouvel, valorizzerà la ricchezza della produzione di fiori recisi anche con ricercate composizioni floreali».
KEY Euroflora 2025
FOTO APE euroflora
DIDA Euroflora 2025, dal 24 aprile al 4 maggio 2025 al nuovo Waterfront di Levante.