I prodotti per il biocontrollo rappresentano una dinamica porzione del mercato dei mezzi tecnici per la protezione delle colture agrarie. Infatti, questo comparto sta crescendo velocemente grazie al continuo arrivo di nuove proposte tecniche. Nel 2023 il mercato dei mezzi di biocontrollo ha raggiunto un valore di circa 4 miliardi di euro e il trend di crescita sfiorerà la doppia cifra nei prossimi anni. Ormai non c’è azienda agrochimica che non abbia nel proprio portafoglio anche prodotti per il biocontrollo. Così come non c’è rivendita agricola che non dedichi a essi un apposito spazio, a volte anche considerevole. Una scelta commerciale sollecitata sempre più da agricoltori e tecnici agricoli di campo.
L’impiego dei mezzi di biocontrollo, oltre a fornire nuove soluzioni per l’agricoltura biologica, costituisce anche una preziosa opportunità per l’agricoltura integrata, al fine di differenziare e arricchire i programmi di difesa tradizionali. I vantaggi derivanti dal loro utilizzo sono tutti di grande interesse. Contribuiscono a contenere patogeni e fitofagi tramite meccanismi d’azione completamente differenti da quelli delle sostanze di sintesi, concorrendo al contrasto dei fenomeni di resistenza, problema crescente nella difesa fitosanitaria. Non hanno un intervallo di sicurezza, oppure questo è molto contenuto, per cui sono impiegabili fino a ridosso della raccolta.
Eppure, i prodotti di biocontrollo, per quanto siano già conosciuti, non lo sono ancora tanto quanto meriterebbero, a causa sia della giovane età sia della loro continua evoluzione. Ampliare la conoscenza di tali nuovi strumenti della difesa fitosanitaria è l’obiettivo della Biocontrol Conference, giunta alla terza edizione e organizzata a Bari da Fruit Communication, Associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura (Arptra) e Associazione italiana per la protezione delle piante (Aipp).
Prodotti di biocontrollo, un potente alleato
«Siamo tutti consapevoli che ottenere produzioni agricole di qualità diventa sempre più complesso – ha introdotto Mirko Sgaramella, di coordinatore editoriale Fruit Communication –. Diventa perciò sempre più urgente analizzare non solo i numerosi fattori che impattano negativamente sulle colture ma anche le possibili soluzioni a questi problemi. Ebbene, i mezzi di biocontrollo possono diventare un potente alleato per le produzioni agricole del futuro. Purtroppo il quadro normativo europeo che li regolamenta presenta dei nodi che non ne agevolano l’utilizzo. Nonostante tale limite, la ricerca e l’innovazione in laboratorio e in campo non smettono di lavorare e offrire nuove possibilità. In tale contesto, così articolato, si inserisce la Biocontrol Conference, per contribuire a divulgare conoscenze scientifiche, tecniche e legislative, nonché per favorire la condivisione delle informazioni tra i ricercatori, i tecnici e gli agricoltori».
I mezzi di biocontrollo costituiscono un potente alleato di agricoltori e tecnici agricoli, sia per favorire un uso più limitato e razionale degli agrofarmaci sia per sopperire alla mancanza di agrofarmaci, visto che negli ultimi anni numerose sostanze attive sono state messe fuori mercato, ma il loro utilizzo richiede una conoscenza e una professionalità inedite rispetto ai tradizionali prodotti per la difesa fitosanitaria, ha sottolineato Gianluca Chieppa, presidente di Arptra.
«La Biocontrol Conference si inserisce in questa prospettiva, cioè, aumentare le informazioni sui mezzi di biocontrollo. Eventi come questo sono però anche un’occasione di incontro e di scambio di esperienze e conoscenze e hanno un’importanza tanto maggiore quanto più diventano luogo di condivisione con le altre associazioni e gli ordini professionali, in modo da creare sinergie per elevare il livello di competenze dei tecnici agricoli riguardo non solo alla difesa fitosanitaria ma anche alla gestione complessiva delle colture agrarie. In tal senso è coerente l’impegno dell’Arptra, che in 38 anni di vita si è costantemente impegnata nella divulgazione e della formazione dei soci negli ambiti agricolo, agroalimentare e ambientale, mantenendo sempre un taglio tecnico-scientifico elevato».
Indispensabile protezione
La protezione fitosanitaria delle piante è fondamentale perché esse rappresentano oltre l’80% degli alimenti di cui gli esseri umani si nutrono, ha sostenuto Gianfranco Romanazzi, presidente di Aipp.
«Dobbiamo proteggere le piante innanzitutto per proteggere noi stessi. Della loro importanza ci accorgiamo quando arriva un’epidemia come quella di peronospora nel 2023, che non ci consente più di mangiare o bere determinati prodotti agricoli o agroalimentari. Solo allora ci rendiamo conto di come queste avversità possano compromettere la qualità non solo delle nostre produzioni agrarie e dell’ambiente agricolo ma anche della nostra vita. Non a caso di parla di strategia che va dall’azienda al piatto e, perciò, investe numerosi settori, fino ad arrivare alla nostra tavola. Purtroppo, oggi metà dei prodotti ortofrutticoli si spreca, si perde lungo la filiera perché o in campo non è stata condotta una corretta gestione fitosanitaria o nella conservazione qualcosa si è inceppato. Abbiamo sempre meno agrofarmaci di sintesi a disposizione, ma sempre più strategie basate sul biocontrollo, che, però, l’agricoltore spesso non conosce bene. C’è bisogno, perciò, del consulente fitosanitario, che in occasioni come la Biocontrol Conference entra in contatto con i ricercatori del settore e le aziende produttrici, acquisisce informazioni e poi le sperimenta all’interno dei propri contesti».
Leggi le schede tecniche dei prodotti su Agricommercio e Garden Retail n. 1/2024
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Un importante momento di confronto
La Biocontrol Conference 2023 ha, quindi, realmente permesso ad accademici, tecnici e referenti aziendali di ritrovarsi e confrontarsi su questa categoria di prodotti sempre più centrale nella gestione agronomica.
«Attraverso le comunicazioni delle personalità più influenti della ricerca e quelle delle aziende agrochimiche la Biocontrol Conference vuole ampliare la comprensione di questo settore in piena crescita – ha ribadito Sgaramella –. I prodotti di biocontrollo, che utilizzano a proprio vantaggio i processi naturali per controllare fitofagi, funghi, virus, batteri e nematodi, vanno intesi come mezzi da posizionare nelle strategie di Integrated Pest Management e costituiscono un valido strumento per ridurre o prevenire l’insorgenza di resistenze. Lo sviluppo che oggi mostra il settore dei mezzi di biocontrollo è il risultato dell’impegno della ricerca e della sperimentazione, ma anche il frutto di un rinnovato approccio che le aziende produttrici di agrofarmaci stanno manifestando nei confronti della protezione delle colture per aumentare la sostenibilità e l’efficienza in campo».
In due giornate suddivise in quattro sessioni relatori accademici e istituzionali provenienti da tutta l’Italia hanno offerto una panoramica completa sul biocontrollo dai punti di vista tecnico, scientifico e normativo.
Notevole spazio è stato dato anche agli aggiornamenti delle aziende agrochimiche, che hanno descritto tecnicamente le caratteristiche e i meccanismi di funzionamento dei propri prodotti. Li presentiamo tutti nella vetrina che trovate nelle pagine successive.
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