Purina e agricoltura rigenerativa: nuova collaborazione con Biospheres

Il progetto prevede supporto tecnico, formazione e accompagnamento continuo per una transizione sostenibile anche dal punto di vista economico

Purina rafforza il proprio impegno per la sostenibilità agricola e la tutela degli ecosistemi avviando in Italia una nuova collaborazione con Biospheres, realtà specializzata in agroecologia e punto di riferimento nello sviluppo e nell’implementazione dell’agricoltura rigenerativa su larga scala. Il progetto, annunciato a Milano il 2 dicembre 2025, rappresenta un nuovo pilota che si inserisce in una strategia europea più ampia volta a ridurre l’impatto ambientale complessivo, rafforzare la resilienza della filiera di approvvigionamento e promuovere pratiche agricole capaci di rigenerare la salute del suolo e preservare la biodiversità.

L’iniziativa costituisce un’evoluzione del percorso avviato da Purina negli anni precedenti e risponde alla necessità di sviluppare soluzioni concrete e basate sulla natura, fondamentali per rendere i sistemi agricoli e alimentari più resilienti in un contesto di crescente pressione ambientale e climatica. Il progetto si fonda su un approccio “farm-based”, che pone l’azienda agricola e l’agricoltore al centro del processo di transizione verso modelli produttivi più sostenibili.

Il progetto

Il nuovo modello prevede infatti un percorso personalizzato, costruito sulle specifiche esigenze di ogni azienda agricola, con il supporto costante di agronomi professionisti di Biospheres. Insieme, agricoltore e tecnico definiscono una roadmap su misura, basata sulle caratteristiche del terreno e sullo stato di salute del suolo, introducendo in modo graduale e strategico le pratiche rigenerative più efficaci. Il primo passo è l’adozione di interventi mirati ad aumentare la sostanza organica del suolo, elemento chiave per migliorare l’adattamento ai cambiamenti climatici e agli squilibri ambientali; successivamente vengono integrate ulteriori pratiche, garantendo una transizione sostenibile anche dal punto di vista economico nel medio-lungo periodo.

Elemento distintivo del progetto è la presenza di un’unica figura tecnica di riferimento, pensata per assicurare un accompagnamento continuo, facilitare il dialogo e supportare gli agricoltori nella gestione del cambiamento. Accanto al supporto operativo, il progetto prevede un forte investimento in formazione su temi agronomici, economici e gestionali, con l’obiettivo di rafforzare le competenze e l’autonomia degli agricoltori e aumentare la consapevolezza dei benefici legati alla rigenerazione del suolo.

«La transizione agricola avviene attraverso l'ascolto, la fiducia e le esigenze condivise tra l'agricoltore e l'agronomo. Per questo motivo l'agricoltore e la sua azienda agricola sono al centro del nostro sostegno, con l'obiettivo di raggiungere un elevato livello di adattamento delle aziende agricole per garantire il mantenimento della resa e qualità delle produzioni agricole per i prossimi 20 anni», spiega Anthony Le Quemner, direttore tecnico di Biospheres. «Questa resistenza passa attraverso il mantenimento della salute degli ecosistemi agricoli, garantendo al contempo la salute economica delle aziende agricole e la qualità della vita sul lavoro per l'agricoltore. Un modello di agricoltura rigenerativa efficiente deve essere positivo per l'agricoltore, per il clima, per la biodiversità e per la qualità dell'acqua».

Anche Purina sottolinea il valore strategico dell’iniziativa, che contribuisce in modo diretto agli obiettivi ambientali dell’azienda e del Gruppo Nestlé. «L’agricoltura rigenerativa è una leva strategica per raggiungere i nostri impegni ambientali, ma soprattutto uno strumento concreto per dare valore alla nostra filiera produttiva. Con questa nuova collaborazione vogliamo creare percorsi personalizzati che mettano al centro gli agricoltori, accompagnandoli in un cammino di crescita tecnica ed economica, e guidare un cambiamento culturale che ispiri tutti gli attori della nostra filiera a integrare la sostenibilità nelle loro pratiche quotidiane», afferma Fabio Degli Esposti, amministratore delegato di Purina Italia e direttore regionale di Purina Sud Europa.

Il progetto con Biospheres si inserisce nel framework europeo di Purina, che prevede entro il 2025 l’approvvigionamento del 20% di cereali e proteine vegetali da agricoltori che adottano pratiche di agricoltura rigenerativa, con l’obiettivo di raggiungere il 50% entro il 2030. Un percorso che contribuisce agli impegni del Gruppo Nestlé verso il raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2050 e che comprende anche iniziative di ripristino dei paesaggi e degli ecosistemi, inclusi progetti dedicati alla biodiversità marina e al sequestro della CO₂.

Dal 2020 a oggi, l’impegno europeo di Purina in ambito rigenerativo ha già coinvolto oltre 450 agricoltori, confermando una strategia flessibile e adattabile alle specificità dei territori. Con l’avvio di questa nuova collaborazione in Italia, l’azienda rafforza ulteriormente la propria rete di partner locali e il legame con i fornitori che riforniscono anche lo stabilimento di Portogruaro, in Veneto, ribadendo il ruolo centrale della cooperazione lungo l’intera filiera come motore del cambiamento verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente.

Purina e agricoltura rigenerativa: nuova collaborazione con Biospheres - Ultima modifica: 2025-12-02T16:22:08+01:00 da Marco Pederzoli

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