«Noi siamo sostenendo in maniera aperta la proroga del Quaderno di campagna, perché è necessario dare il tempo agli agricoltori di organizzarsi, di non dover perdere giornate invece che al lavoro a riempire fogli di carta». Lo ha detto il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida al panel «Agricoltura. Il futuro si gioca in difesa» svoltosi a Taio, in provincia di Trento.
Come è noto, infatti, sull'introduzione di questo strumento è l’Unione europea ad avere un ruolo decisivo, definendo tramite appositi regolamenti obblighi su dati, tempistiche e formato digitale. Attualmente, la Commissione europea ha rinviato la sua introduzione al 1° gennaio 2027, rispetto a quella inizialmente prevista del 1° gennaio 2026.
«C'è qualcuno qui - ha aggiunto il ministro Lollobrigida - che la mattina si alza con la voglia di comprare medicine che non gli servono? C'è qualcuno tra quelli qui presenti che la mattina intende comprare agrofarmaci che non gli servono spendendo i propri soldi? Io non ne conosco di agricoltori. Gli agrofarmaci sono medicine per arricchire la produzione. E quando ne puoi fare a meno, ne fai a meno», ha aggiunto Lollobrigida.
L'assessora provinciale all'agricoltura Giulia Zanotelli ha definito il Quaderno di campagna «un tema centrale, che abbiamo discusso insieme alla Provincia autonoma di Bolzano, che abbiamo anche condiviso con Assomela negli scorsi mesi e che vorremmo portare a termine».
«C'è il tema rilevante delle molecole, con un regolamento che sta venendo avanti a livello europeo, e c'è un tema che riguarda la gestione del rischio, che per la Provincia autonoma di Trento riveste un ruolo centrale», ha aggiunto l'assessora, che ha introdotto anche «il tema legato al ricambio generazionale e alle fitopatie, con un piano scopazzi da poco approvato dalla Giunta provinciale. E poi c'è un'altra questione molto importante, che tratteremo in separata sede e che riveste un ruolo centrale in questo territorio, che è quella dell'acqua, che ben si coniuga con il tema della difesa delle nostre produzioni».





