Preoccupa la proposta del Consiglio europeo di introdurre dazi su prodotti agricoli e fertilizzanti provenienti da Russia e Bielorussia.
«Dal momento che la misura dovrebbe riguardare anche i fertilizzanti a base di azoto importati dalla Russia (oltre il 25% del totale degli approvvigionamenti dell’Unione, dati 2023) – recita una nota di Confagricoltura – la Confederazione sottolinea la necessità di garantire ai propri agricoltori forniture a prezzi equi.
In mancanza di alternative equivalenti, il rischio è che si ripeta la crisi verificatasi nel 2022, ulteriormente aggravata dall'attuale rincaro dei costi dell'energia».
«I fertilizzanti – evidenzia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – sono uno strumento fondamentale per preservare la competitività del comparto agricolo in Europa. Serve un intervento governativo che garantisca la stabilità dei prezzi e scongiuri nuove crisi».
La proposta di Confagricoltura
«La Confederazione – prosegue la nota – auspica l'introduzione di un “temporary framework”: misura che, in occasione dell'attacco russo all'Ucraina, ha aiutato a mantenere il mercato in equilibrio. Inoltre, si auspica una revisione della Direttiva nitrati, per adeguarla alle nuove esigenze del settore, sempre a tutela del reddito degli agricoltori.
La posizione del Consiglio europeo mira a ridurre i flussi in entrata e a promuovere la produzione interna. Tuttavia, per Confagricoltura, il taglio delle forniture non può gravare sugli agricoltori, soprattutto in assenza di adeguate alternative per mantenere inalterati i livelli di produzione attuali».