regolamentL’entrata in vigore è alla porte perché la sua pubblicazione dovrebbe avvenire nei prossimi mesi trovandosi ormai in una fase molto avanzata, sebbene vi siano ancora dei passaggi delicati che potrebbero portare dilazioni nel tempo.
Infatti, dopo l’approvazione del Parlamento Europeo in seduta plenaria ad inizio ottobre si passerà, prima dell’inverno, alla votazione del Consiglio dell’Unione con i rappresentanti dei governi dei 27 stati membri. Sarà poi la volta del confronto sui punti più delicati tra i 3 soggetti coinvolti nella decisione finale, il cosiddetto trilogo: la Commissione, organo tecnico, il Consiglio dell’Unione ed il Parlamento, organi politici. Il passo successivo sarà la votazione definitiva e l’adozione da parte del Consiglio dell’Unione e del Parlamento.
GLI OBIETTIVI
Il regolamento tuttora in vigore, il 2003/2003, forniva un’armonizzazione parziale del mondo dei fertilizzanti comprendendo solamente quelli inorganici di origine minerale o chimica. La nuova proposta si propone di dare maggiore spazio sul mercato europeo, attraverso un processo di armonizzazione e quindi di maggiore diffusione, a prodotti di altra origine quali i materiali organici e i materiali di riciclo dando impulso alla cosiddetta economia circolare.
Pertanto il nuovo regolamento si propone di limitare l’impiego dei fertilizzanti fino ad ora di maggiore diffusione favorendo un processo di sostituzione ma anche regolamentando i prodotti che hanno la proprietà di aumentare l’efficacia di assorbimento e di utilizzo dei nutrienti da parte delle piante
LA STRUTTURA
Sempre sul sentiero che dovrebbe portare a maggiori garanzie per la protezione dell’ambiente, dei consumatori e degli utilizzatori, il regolamento è strutturato in modo da favorire le operazioni di controllo attraverso la certificazione di conformità dei prodotti garantita da un sistema di accreditamento degli enti di certificazione che i singoli stati membri saranno chiamati a mettere in atto.
Il futuro regolamento, come già il 2003/2003, non impedirà che possano essere immessi sul mercato europeo fertilizzanti che rispondono a misure legislative di livello nazionale. Infatti, la marchiatura Ce per i prodotti che rispettano le regole armonizzate europee rimarrà facoltativa, una scelta individuale del produttore. (...)
L'articolo completo su AgriCommercio e garden center n. 7 - 2017