Nei momenti di difficoltà emergono le idee migliori

Andamento climatico, normativa e mercato mettono alla prova i dealer di garden center e rivendite agrarie. Vediamo alcuni esempi virtuosi di resilienza

Il mercato dei prodotti e dei mezzi tecnici per il verde ha affrontato in tutti i settori situazioni complesse e prospettive poco rassicuranti. Problemi per la situazione climatica e aspetti normativi e commerciali sulla vendita dei prodotti hanno coinvolto l’intera filiera, a partire dalle aziende agricole, fino ai magazzini delle rivendite agrarie e alle attività in negozio dei dealer di prodotti e mezzi tecnici garden e agricoltura.

In questo quadro si notano le esperienze di commercianti che hanno affrontato il periodo con esiti positivi e interessanti, considerando lo stretto rapporto fra le gravi problematiche e le possibili ricadute commerciali. Le loro strategie mostrano risultati legati all’impegno e alla professionalità nell’affrontare i problemi, sia quelli del mercato, sia quelli legati a eventi climatici e ambientali. Alla fine tante complessità hanno evidenziato agli occhi dei clienti alcuni aspetti importanti. Innanzitutto, che per proteggere le colture oggi è indispensabile ricorrere con fiducia alla tecnica e alla scienza e che è essenziale affidarsi a rivenditori professionali che conoscono gli aggiornamenti su tanti aspetti, da quelli agronomici a quelli commerciali, su prodotti, certificazioni, classificazioni ecc. Fra gli effetti a catena, infine, l’incremento dei costi porta i clienti a scegliere con più attenzione la concimazione, la gestione degli ordini e dei magazzini, a programmare e effettuare le prenotazioni per tempo.

Sono riportate esperienze in contesti molto diversi, ma i dealer dei due comparti hanno tutti affrontato situazioni che avrebbero potuto danneggiare il commercio e hanno alcuni aspetti in comune: sono stati previdenti e oggi sono tutti soddisfatti delle scelte fatte.

Esperienze e spunti costruttivi,

Autonomia idrica e recupero dell’acqua

L’agricoltura è stato il settore colpito in modo diretto dalla siccità con il rischio per molte produzioni, ma il fenomeno ha avuto un impatto anche sui rivenditori dei prodotti. Le rivendite, i garden e i vivai si sono trovati ad affiancare i clienti impegnati a salvaguardare le colture e gli appassionati preoccupati di proteggere le loro piante. In molti hanno anche avuto difficoltà nel provvedere all’irrigazione delle proprie serre e vivai, o si sono accorti di aver programmato forniture di prodotti inadeguate alle particolari situazioni climatiche. Questo non è il caso di Cesari Garden.

Interni della serra di Cesari Garden

«Ridurre l’uso dell’acqua d’acquedotto che un vivaio, un’azienda floricola o un garden center utilizza quotidianamente oggi è diventato un dovere pratico ed economico ed è evidente che non ci si può più permettere di sprecare questa risorsa. Il nostro vivaio però è ben impostato da sempre e prevedere fin dall’inizio un’autonomia si è rivelata una strategia lungimirante e preziosa».

Alessandro Cesari di Cesari Garden

Questa è la sintesi di Alessandro Cesari, titolare con la moglie Margherita di un garden che a Bologna serve una zona ampia, dai quartieri vicini a vari centri lungo la via Emilia. Il percorso dall’ingresso verso le serre e aree coltivate è immerso nel verde.

Cesari precisa: «Non abbiamo risentito di problemi legati alle carenze idriche perché da quando il garden è nato abbiamo integrato le forniture dell’acquedotto con il nostro sistema di cisterne e pozzi e in autonomia. Possiamo dire che siamo soddisfatti, che qui tutto è andato per il verso giusto. Il nostro garden è frequentato da una clientela informata ed esigente, di autentici amanti del verde, molto attenti alla salute e alla varietà delle piante e nella scelta dei terricci e dei concimi».

Nei rapporti con i clienti non è cambiato niente. «Abbiamo risposto a tutte le richieste con efficienza. Oltre alle piante vendiamo fertilizzanti, terricci, concimi, tutto di qualità. Anche per la nostra coltivazione utilizziamo in vivaio solo ottimi marchi, gli stessi offerti in vendita. Abbiamo selezionato, da anni, alcuni marchi che rispondono con prodotti sicuri a tutte le esigenze del florovivaismo e della coltivazione professionale ed hobbistica, in tutte le condizioni climatiche e ambientali. Anche grazie alla collaborazione con i consulenti delle aziende fornitrici abbiamo programmato adeguatamente il magazzino in vista delle condizioni climatiche che si andavano delineando».

Interni della serra di Cesari Garden

Ecologia, ambiente, risparmio idrico

Nel programmare l’evoluzione di un’attività oggi è indispensabile tenere presente le esigenze legate all’ambiente e al risparmio idrico. C’è chi ci ha pensato per tempo, senza aspettare emergenze.

Nessuno spreco di acqua, niente problemi legati al clima per Serra Madre, che è cresciuta con un’evidente lungimiranza, sviluppando in autonomia un sistema di agricoltura integrata a ridotto impatto sul suolo e l’ambiente. Serra Madre è impostata in due direzioni, l’azienda agricola con una produzione di ortaggi e verdure di elevata qualità e un grande vivaio con una ricca offerta di piante ornamentali fiori, alberi, arbusti, vasi e attrezzi, decorazioni per giardini e terrazze.

Stefano Mangiante, titolare di Serra Madre

L’azienda ha una storia particolare. Fortunato Mangiante, il fondatore, emigrante per trent’anni in Argentina, tornato in Italia aveva avviato la prima attività a Roma, dedicandosi per quarant’anni alla vendita di ortaggi all’ingrosso. In seguito ad Acilia aveva affiancato anche l’attività vivaistica. Oggi Serra Madre, guidata dalla terza generazione, si presenta con una serie di grandissime serre sistemate come un perfetto giardino botanico ed è nello stesso tempo vivaio, orto, giardino, mercato, luogo di incontro e di divulgazione con una collezione di antichi strumenti agricoli.  Dalla serra principale si passa alle serre di coltivazione: uno spazio grandissimo coperto da tettoie trasparenti dove cresce a rotazione la verdura di stagione che viene portata nella zona adibita a mercato. Qui è chiaro come il problema di un razionale utilizzo idrico e del risparmio energetico vengano affrontati con un’attenta gestione delle risorse e strutture adeguate.

Stefano Mangiante, titolare di Sierra Madre assieme alla moglie Claudia Soriani, spiega: «Realizziamo obiettivi ecologici e ambientali utilizzando un complesso sistema di recupero dell’acqua. Non si tratta di interventi recenti, ma questo è il risultato di un impegno costante nella sperimentazione, nella progettazione e nella gestione quotidiana».

Mangiante precisa: «L’impianto di recupero e smaltimento delle acque copre in autonomia le esigenze idriche di una superficie rilevante di 15mila m2 e non solo dei terreni di coltivazione e delle serre, ma assolve le esigenze di gran parte delle strutture del vivaio, dell’azienda agricola e degli spazi commerciali, fino ai servizi e ai bagni. La presenza di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, di pozzi in profondità e il sistema di smaltimento e recupero dell’acqua permette l’utilizzo su quantità enormi di superfici e servizi. Per quanto riguarda il risparmio energetico, inoltre, da 5 o 6 anni soddisfiamo le esigenze di acqua calda attraverso pannelli solari su estese superfici».

Tutto questo ha avuto effetti importanti anche dal punto di vista commerciale, dato che l’attività è proseguita a ritmo crescente anche nella stagione estiva. Spiega il titolare: «È stato un periodo molto interessante dal punto di vista delle vendite. Nonostante le difficoltà meteorologiche e ambientali lo sviluppo del mercato è cresciuto con un trend molto positivo. In generale è proseguito l’impulso verso il mondo del verde favorito dalla pandemia, con una riscoperta e la valorizzazione di tutto quello che riguarda le piante. Le richieste della clientela hanno seguito le esigenze culturali del periodo, con molta attenzione a tutto quello che riguarda la salute delle piante. Del resto, con oltre trent’anni di esperienza, Il nostro personale è felice di rispondere ai dubbi e aiutare nella progettazione e nel mantenimento del verde. Anche la collaborazione con i migliori marchi di prodotti tecnici, soprattutto con Cifo, è stata costante e molto efficace nella programmazione e nel rifornimento del magazzino, confermandosi un aspetto di importanza centrale».

Dealer agricoltura, strategie in fasi di transizione e incertezze normative

Fra i tanti motivi di incertezza ha pesato l’attesa di aggiornamenti delle norme riguardo a essenziali categorie di prodotti e disposizioni su classificazioni e vendita dei fitosanitari a utilizzatori non professionali come gli hobbisti. L’esperienza dei rivenditori e il ruolo dei produttori si sono in questo confermati essenziali per il cliente, disorientato fra nuove registrazioni, autorizzazioni in deroga, o modifiche in quello che è rimasto disponibile. Le perplessità hanno riguardato anche la disponibilità di fertilizzanti e i costi di importazione di materie prime da mercati alternativi rispetto a quelli coinvolti dal recente conflitto. Questi aspetti si sono poi definiti con problemi di costi, più che di rifornimenti. Fra i timori, anche quelli di rischi economici legati a ritardi o mancati pagamenti da parte dei clienti e, per determinati prodotti, di sbilanciamenti delle scorte.

Mauro Acciarri, titolare Acciarri Ugo e Nello srl

Abbiamo approfondito vari aspetti con Mauro Acciarri, nel doppio ruolo di esperto e di titolare di un’importante realtà, l’Acciarri Ugo & Nello. L’azienda produce e commercia cereali, con impianti per l’essiccazione all’avanguardia e offre granaglie, sementi, forniture e mezzi tecnici per l’agricoltura e la viticoltura, prodotti di tutti i marchi leader sul mercato, fra cui concimi e antiparassitari, prodotti per l’agricoltura biologica, fertilizzanti naturali. Il quadro in cui ci si muove risulta complesso, ancora in divenire. In attesa di altre disposizioni operative dopo la modifica dell’allegato al decreto legislativo sull’immissione sul mercato dei fertilizzanti nazionali, si è verificata una fase di transizione in cui le aziende produttrici si sono subito attivate secondo le nuove indicazioni.

Secondo Mauro Acciarri: «Nel settore e in azienda è indispensabile un aggiornamento costante e tempestivo, aldilà delle difficoltà del momento. Bisogna prestare attenzione fin da ora ad aspetti destinati ad assumere sempre maggiore consistenza. In futuro continueranno a cambiare molte cose nelle forniture dei fertilizzanti, anche per questioni legate al reperimento delle materie prime, nei costi dei prodotti non più necessariamente prodotti in Europa, e anche nell’ utilizzo di concimi fogliari. Tutto questo richiede uno sguardo avanti, sia come coltivatori nella propria azienda agricola, sia come commercianti nell’affiancare i clienti nella coltivazione e nella gestione dei magazzini».

Secondo Acciarri l’aumento dei prezzi e i problemi di approvvigionamento dei fertilizzanti minerali stanno evidenziando il ruolo di concimi organici e biostimolanti come promettente alternativa.

«Già da anni noi abbiamo puntato sull’utilizzo adeguato dei biostimolanti e crediamo nella funzione dei prodotti nutraceutici. Seguiamo tutti gli aggiornamenti e l’avanzamento delle ricerche sui prodotti il cui scopo principale è quello di favorire i processi fisiologici delle piante per rafforzarne la resistenza».

La lungimiranza è indispensabile per contrastare ed affrontare anche le emergenze idriche. «Nella propria attività sono necessarie strutture con impianti che rendano il più autonomi possibile e poi bisogna valorizzare tutte le opportunità del territorio, aderendo a consorzi di bonifica, ecc. che, nel nostro caso offrono un supporto molto efficace».

L’Acciarri Ugo & Nello è un’importante realtà nelle Marche e in Abruzzo, in un’area molto ampia con grande varietà di colture di cereali, frutteti, ortaggi. Le tante attività sono gestite tramite una complessa struttura organizzativa, essenziale per il titolare.

«Professionisti qualificati, periti, tecnici, esperti nei vari settori garantiscono un supporto capillare ai clienti. Un personale attento e preparato fornisce ogni genere di informazioni, da aspetti del Psr (Piano di sviluppo rurale), a patentini ecc. I clienti usufruiscono in tempi rapidi di consulenze sulle modalità d’uso dei prodotti, sui nuovi formulati appena apparsi sul mercato, consigli su scelte varietali e strategie di coltura, su tutto quello che serve per ottenere risultati soddisfacenti, evitando problemi alle piante o terreni».

L’esperienza del personale specializzato è integrata da un’efficace collaborazione con le ditte fornitrici di mezzi tecnici. «Per i motivi commerciali esposti oggi è necessario collaborare con marchi in prima linea. Inoltre, oggi non è più possibile procedere in modo impreciso nella scelta e nell’utilizzo dei prodotti. L’ analisi dei terreni è centrale per capire tutte le esigenze, non solo le carenze, per risparmiare fertilizzanti o contrastare eccessi come quelli di fosforo nel terreno. In queste direzioni i nostri servizi sono cresciuti in modo esponenziale anche grazie ai servizi tecnici di alcune aziende».

In sintesi, Acciarri ci parla di organizzazione, strategie, conoscenze tecniche, valorizzazione delle risorse de territori, sinergie con i partner commerciali. Ma come gestire tutto questo? Acciarri consiglia: «Bisogna valorizzare giovani preparati, che sono una grande risorsa. Nella nostra azienda sono affiancato da mia figlia, e il personale ha un’età media fra 20 e 45 anni. Per guardare avanti è importante andare in questa direzione».


Leggi l’articolo su Agricommercio e Garden Retail n. 1 - febbraio 2023

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Nei momenti di difficoltà emergono le idee migliori - Ultima modifica: 2023-02-09T15:15:48+01:00 da K4

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