La recente normativa in merito ai fitofarmaci per uso non professionale ha sensibilmente ridotto la platea di agrofarmaci a disposizione degli hobbisti, ossia in libera vendita. Questa riduzione ha fatto sì che le aziende abbiano elaborato e immesso sul mercato una serie di prodotti a base di sostanze interamente naturali che possono essere utilizzati dagli hobbisti per “difendere” le proprie piante dalle avversità.
Come avevamo accennato un anno fa (Agricommercio e Garden center n. 3/2018), questi nuovi insetticidi biologici hanno un meccanismo d’azione completamente diverso rispetto ai fitofarmaci, perché differenti sono le modalità d’azione e, di conseguenza, cambiano anche le pratiche di trattamento.
Modalità d’azione
A questo punto è doveroso fare una premessa: i fitofarmaci agiscono direttamente sul patogeno, fungo, insetto o acaro che sia, inibendone una funzione vitale e determinandone la morte. La loro azione, salvo fenomeni di resistenza o improprietà del trattamento, è certa, rapida e visibile in tempi piuttosto rapidi (ore o pochi giorni). I prodotti naturali, invece, non sempre agiscono direttamente sul patogeno, e anche quando la loro azione è diretta, non è comunque così rapida come quella del fitofarmaco.
Infatti, i nuovi prodotti a base naturale (che abbiamo dettagliato su Agricommercio e Garden Center n. 5/2018) attivamente creano un ambiente esterno, sulla pianta, sfavorevole all’attacco dei patogeni e/o avversità e hanno la massima efficacia in prevenzione, ma svolgono una buona azione anche in corso di attacco del patogeno.
Fra questi prodotti, quelli a base di sostanze di natura organica svolgono una tripla azione: contengono elementi nutritivi che rinforzano, rinvigoriscono le piante, e al tempo stesso, con l’irrorazione, rivestono i tessuti vegetali riducendo le possibilità d’attacco, nonché quelle di permanenza da parte di parassiti animali e/o vegetali. Servono quindi a fortificare le piante, a prevenire l’attacco dei patogeni e a rimuovere quelli che già colonizzano il vegetale.
Quelli invece a base di sostanze inorganiche, ricavate da rocce e minerali, hanno invece solo una doppia efficacia: aderiscono alla pianta durante il trattamento, creando un invisibile rivestimento che scoraggia i patogeni animali o riduce l’umidità necessaria ai funghi nocivi; e coprono anche i parassiti già presenti, impedendone la respirazione o altre funzioni vitali, portandoli a morte. La loro azione è quindi preventiva e curativa.
Leggi l’articolo completo su AgriCommercio & Garden Center n. 4/2019
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