Un anno di sostanziale tenuta che segue due anni di evidente ripresa. E anche se la crisi non è ancora completamente alle spalle, i segnali positivi sembrano rafforzarsi, spinti anche da nuovi trend destinati a influenzare e modificare profondamente il mercato nel prossimo futuro.
Questa, in sintesi, la fotografia scattata da Comagarden, l’associazione italiana dei costruttori di macchine per il settore aderente a FederUnacoma (Confindustria), nel corso dell’annuale conferenza stampa sul mercato italiano delle macchine e delle attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde.
Mercato italiano
Entrando nel dettaglio si nota come nel 2016 siano stati venduti in Italia 1milione e 228 mila unità (dai mezzi motorizzati fino agli accessori manuali), lo 0,5% in meno rispetto al 2015. Un dato però, ha voluto puntualizzare il presidente dell’associazione, Franco Novello, fortemente influenzato da un andamento meteorologico caratterizzato da scarsa piovosità (e nevosità), che ha condizionato l’attività vegetativa delle piante, riducendo la domanda di macchinari per la manutenzione, in particolare rasaerba (-2,4%), trattorini e ride-on (-5%) e macchine e attrezzature per la neve (-34%). «Nel complesso – ha proseguito – possiamo parlare di una sostanziale tenuta delle vendite. Un risultato incoraggiante, perché viene dopo due stagioni consecutive positive (+7,6% nel 2014, +1% nel 2015 in volume) e perché si colloca all’interno di un trend di costante recupero dopo il tracollo dovuto alla crisi».
Non siamo ancora al pareggio con il 2008 (mancano all’appello più di 200 mila pezzi), ma la forbice si sta lentamente assottigliando. E le prime stime sull’inizio del 2017 fanno ben sperare per il domani. L’analisi elaborata da Comagarden sulla base di un’indagine condotta su un campione rappresentativo di aziende parla infatti di un incremento delle vendite del 2% nel primo trimestre dell’anno. Ottime, in particolare, le performance di decespugliatori (+17%), trimmer (+11%), soffiatori/aspiratori (+10%), macchine spazzaneve (+80%, con un risultato legato però al crollo del 2016 e all’andamento meteo dei primi mesi dell’anno) e rasaerba robot (+27%).
Trend: robot e batterie
Proprio i rasaerba robot, insieme ai mezzi alimentati dalla batteria, potrebbero essere i due astri nascenti del futuro: pur essendo due comparti di nicchia, che incidono nel complesso per meno del 2% del totale, mostrano importanti potenzialità. Nel 2016 in Italia si è registrata una impennata del 47% delle vendite per le macchine a batteria e una crescita del 10% per i robot da giardino. Numeri importanti anche a livello europeo (dati elaborati dall’associazione dei costruttori europei Egmf), con un +31% per i mezzi a batteria.
«Ecologia e facilità d’uso – ha sottolineato Novello - sono i trend che spingeranno il mercato nei prossimi anni. Il consumatore ha dimostrato di apprezzare le novità e di premiare il contenuto innovativo dei prodotti con scelte d’acquisto consapevoli, pur in presenza di una congiuntura economica non particolarmente favorevole. L’innovazione è del resto uno degli elementi chiave per l’industria di settore, che è chiamata a farsene promotrice, sia in termini di tecnologia, materiali e design, sia in termini di capacità di lettura di nuovi scenari economici e sociali».
Tra gli aspetti destinati a modificare il contesto vi è certamente l’avanzata dell’e-commerce. «L’Italia ha un quadro specifico per quanto riguarda la distribuzione: i canali tradizionali (negozi specializzati, ferramenta, garden center) coprono l’80% del mercato, mentre la grande distribuzione si ferma sotto il 20%. La quota del commercio elettronico è ancora modesta (3%), ma nei prossimi anni crescerà e anche in questo caso i produttori dovranno essere in grado di adeguarsi».
Scenario e nuovi mercati
Allargando lo sguardo oltre i confini nazionali si nota un andamento complessivamente positivo del mercato europeo. Secondo dati Egmf, nel 2016 sono state vendute in Europa oltre 17 milioni di unità, con una crescita complessiva del 2% sull’anno precedente. Particolarmente buone le performance della Germania (+6%), primo mercato Ue, e del Regno Unito (+3%).
Ma fermarsi al nostro continente non basta più. Stati Uniti ed Unione europea continuano ad essere i player principali del settore, ma non sono più gli unici. Cresce la classe media nel mondo e con essa la domanda di prodotti “accessori”, come quelli per la cura del verde.
Tre le aree da guardare con attenzione nel futuro: Europa Orientale, Sud America e Paesi arabi, che già investono risorse cospicue nella creazione e manutenzione del verde. «Per rispondere alle attuali sfide – ha puntualizzato Novello – l’associazione ha sviluppato iniziative su più fronti, realizzando iniziative sistematiche di promozione all’estero e sviluppando un’azione di contrasto alla contraffazione. Per mantenere l’industria italiana competitiva nel mondo sarà inoltre fondamentale leggere e anticipare le nuove richieste».
Leggi l’articolo su AgriCommercio & Garden Center n. 4/2017
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