Zoomark International 2021 è riuscito a rispettare la cadenza negli anni dispari, nonostante l’emergenza Covid-19, aprendo i battenti a BolognaFiere nel novembre scorso (anziché a maggio come di norma), ed è stato un bene!
La fiera professionale b2b fra le più importanti in Europa sui prodotti e le attrezzature per gli animali da compagnia, ha confermato un quadro roseo: il comparto pet va a gonfie vele, e la previsione è addirittura quella di un’ulteriore crescita nel 2022 (e seguenti). E le tendenze che si erano delineate già nel 2019 in quest’ultima edizione sono esplose: l’ecosostenibilità in tutte le sue forme possibili, e il benessere a 360° per i beniamini di casa, principalmente fisico ma anche psicologico.
+2 milioni di animali
I segnali c’erano tutti, e sono stati ampiamente confermati dal XIV Rapporto annuale Assalco – Zoomark: durante i lockdown del 2020 e 2021 sono stati moltissimi gli Italiani a sentire la mancanza di un pet, e a procurarselo! Euromonitor ha stimato che in Italia vivano oggi oltre 62 milioni di animali d’affezione (erano 60 nel 2019), di cui quasi 30 milioni di pesci, più di 16 milioni di cani e gatti, circa 13 milioni di uccelli e oltre 3 milioni e mezzo tra piccoli mammiferi e rettili.
Infatti, durante il periodo pandemico, il pet è stato per molti proprietari uno dei pochi soggetti – se non l’unico – con il quale avere un contatto “reale” in un contesto di relazioni prevalentemente virtuali. E chi non ne aveva uno lo ha adottato, forte anche del cambio di stile di vita (per es. smart working) che ha liberato ampi tempi per dedicarsi ad esempio a un cane e alle sue esigenze.
Il mercato pet food e pet care
Sempre il Rapporto Assalco-Zoomark informa che, in base ai dati elaborati da Iri Information Resources, nell’anno terminante a giugno 2021, in Italia il mercato dei prodotti per l’alimentazione di cani e gatti ha sviluppato nei canali principali – grocery, petshop tradizionali, catene petshop – un giro d’affari pari a 2,3 miliardi di euro, in crescita del 6,4% a valore rispetto all’anno precedente. Sommando a questo dato il valore generato dai canali emergenti, tra cui Petshop gdo e le vendite online (gruppi della gdo e Amazon), il fatturato complessivo è stato di 2,4 miliardi di euro pari a un incremento del fatturato del +8%.
Sostenibilità ambientale
Lo ha ribadito anche il recente Cop 27 di Glasgow: è necessario arginare il cambiamento climatico in atto. Tutte le aziende oggi propongono i sacchetti igienici per la raccolta delle feci canine in materiale biodegradabile, per gettare l’intero rifiuto nel cassonetto dell’organico.
Anche le cucce, i cuscini con le imbottiture e i cappottini sono riciclati e riciclabili. E che dire delle sabbiette per il micio? Dalla cellulosa ricavata da carta riciclata (in questo periodo, però, poco disponibili visto il prezzo della carta alle stelle) al classico mais, dall’orzo alla corteccia, dal tofu alle bucce di pomodoro, è una fioritura di materiali riciclati e biodegradabili, cioè smaltibili nel wc.
Benessere per tutti
I consumatori hanno finalmente capito che siamo ciò che mangiamo, e sono disposti a spendere molto pur di dare ai propri beniamini un’alimentazione Superpremium che dovrebbe mantenerli più a lungo possibile in ottima salute.
Ma parallelamente sono oggi disponibili anche prodotti e integratori che migliorano l’aspetto psicologico dei quattrozampe, in particolare nuovi feromoni da diffondere nella stanza per creare uno stato d’armonia, e gel appetibili che rilassano in vista di un prelievo ematico o un’ecografia (e di qualunque altro evento destabilizzante). Fino alla cannabis o alle aliamidi, sostanze anch’esse tranquillizzanti e blandamente analgesiche, indicate anche per animali con dolori articolari o reumatici.
Perché i pet sono “persone non umane”, e come tali hanno diritto a non soffrire, né fisicamente, né psicologicamente!