Per garantire una buona irrigazione il terreno deve essere livellato, poiché anche una piccola differenza di quota non consente un corretto flusso d’acqua. In tal senso, la livellatrice Mara MJ 20 di Mara è un valido ausilio per creare una corretta pendenza grazie alla sua grande versatilità, facilità d’uso ed efficacia di lavoro.
Caratteristiche tecniche
Caratterizzata dalla lama con un’altezza di 65 centimetri e larghezza di lavoro di 2 metri, Mara MJ20 ha una richiesta di potenza compresa tra i 20 CV e i 100 CV e può trovare applicazione in agricoltura, nel giardinaggio, per le coltivazioni in serra e per la sistemazione dei campi sportivi. MJ20 si adatta egregiamente ai piccoli spazi ed è super leggera grazie al design compatto e ai materiali utilizzati per la sua costruzione. Tra l’altro, MJ20 è allestita con un’asta porta ricevitore estensibile manualmente ma è disponibile anche con estensione idraulica.
Può essere allestita con il sistema di controllo laser a doppia pendenza che si può utilizzare per terreni in leggera pendenza. Il sistema laser Mara consente di ottenere la pendenza desiderata migliorando così il drenaggio e riducendo i danni da compattazione del terreno provocati dalle macchine operatrici che transitano sul terreno.
In particolare, il sistema laser Mara garantisce una precisione di ± 2 mm, il che significa un ottimo risultato di livellamento e una riduzione dei tempi e dei costi di lavorazione. Mara produce autonomamente il ricevitore laser, il control box con il suo software, il sensore per lo sforzo controllato del trattore, la valvola di blocco con regolatore di flusso del cilindro laser e l’elettrovalvola.
Inoltre, Mara fornisce solo trasmettitori di alta precisione e auto livellanti, per esempio: il Leica Rugby CLA-CTIVE CLX 700 con un raggio d’azione di 600 metri. L’impianto laser è testato da Mara nel proprio laboratorio e ogni cliente può usufruire della consulenza tecnica specializzata. L’ufficio commerciale di Mara, infatti, segue il cliente dalla prima richiesta al post-vendita.
