Durante l'ultima riunione del Comitato d'appello a Bruxelles, gli Stati Membri non sono riusciti a raggiungere la maggioranza qualificata, condizione necessaria per respingere la proposta della Commissione UE di estendere l'autorizzazione per il glifosate di altri dieci anni, con ulteriori restrizioni. L'Italia, insieme a sei altri paesi, tra cui Francia e Germania, si è astenuta, nonostante avesse votato a favore del rinnovo lo scorso 13 ottobre.
La bozza di regolamento
L'attuale autorizzazione, scaduta il 31 dicembre 2022, è stata estesa di un anno. La bozza di regolamento presentata dall'Esecutivo europeo riflette le conclusioni della valutazione sulla sicurezza e sui rischi del glifosate pubblicata da Efsa lo scorso giugno. Questa valutazione ha stabilito l'assenza di "preoccupazioni critiche" per la salute e l'ambiente legate all'uso del glifosate. Dopo l'impasse nel Consiglio, la Commissione UE potrebbe pubblicare il regolamento di autorizzazione entro il 15 dicembre senza ulteriori modifiche.
Alternative non disponibili
Le associazioni agricole hanno accolto positivamente la decisione, sottolineando la sua solidità scientifica e l'importanza per le imprese agricole. Confagricoltura ha dichiarato che il mancato rinnovo avrebbe avuto conseguenze significative sulla produzione. Il presidente Massimiliano Giansanti ha evidenziato la necessità di ridurre l'uso di prodotti chimici in agricoltura, sostenendo che gli agricoltori dovrebbero avere valide alternative dal punto di vista tecnico ed economico, considerando attentamente l'impatto sul potenziale produttivo in un periodo di grande incertezza.
Delusi gli ambientalisti
D'altra parte, le associazioni ambientaliste sono deluse dalla decisione. Il Wwf ritiene ora cruciale l'esito del voto del Parlamento Europeo sulla sostenibilità dell'uso degli agrofarmaci (Sur), specialmente dopo il parere contrastante tra la Commissione Ambiente e la Commissione Agricoltura dell'Europarlamento riguardo alla riduzione del 50% dell'uso dei prodotti per la difesa delle piante.