Procedura Ue per il rinnovo del glifosate, un percorso a ostacoli

glifosate
Scadrà a dicembre 2022 il quinquennio di autorizzazione provvisoria. Secondo Compag per effettuare le corrette valutazioni è necessaria più informazione

(a cura di Compag)

Non è amore cieco e incondizionato nei confronti della famosa e contestata molecola che spinge Compag (Federazione nazionale delle rivendite agrarie) a seguirne attentamente le altalenanti vicende, ma il desiderio di contrastare la disinformazione che ormai sembra imperversare in qualunque settore, compreso quello del diserbo chimico e di questa sostanza che, se utilizzata correttamente, permetterebbe di risparmiare tempo e lavoro nel pieno rispetto della salute.

Era il 12 dicembre 2017 quando i leader europei, nel desiderio di mantenere il difficile equilibrio tra opinione pubblica ed evidenze scientifiche, approvarono per soli 5 anni l’utilizzo del glifosate in agricoltura, nonostante i dati scientifici analizzati da ECHA ed EFSA dessero garanzie del rispetto dei requisiti del Regolamento europeo deputato all’approvazione delle sostanze per la difesa delle colture.

Verso l’approvazione della molecola

Poiché tale periodo scadrà a breve (dicembre 2022), è ormai iniziato il percorso (ad ostacoli) che dovrebbe portare all’approvazione della molecola. Il 15 giugno il gruppo di valutazione sul glifosato, costituito da Francia, Ungheria, Paesi Bassi e Svezia (AGG), ha consegnato il proprio rapporto sulla valutazione dei rischi (RAR) all'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) per una valutazione completa.

Si tratta del primo passo istituzionale da parte delle autorità pubbliche per avviare la valutazione e l’eventuale rinnovo del principio attivo. Le conclusioni del RAR, un dossier di ben 11000 pagine, sottolineano come le asserzioni di mutagenicità o cancerogenicità secondo il regolamento Classificazione, etichettatura e imballaggio (CLP) non siano finora giustificate, né le proprietà di reprotox/interferenti endocrini, così come la tossicità specifica per organi bersaglio.

Molte lacune nei dati disponibili

Sono state tuttavia individuate alcune lacune nei dati. Vanno sottolineati, inoltre, i numerosi dati riportati dal Glyphosate Renewal Group delle aziende agrochimiche sulle conseguenze socio-economiche di un potenziale divieto del glifosato e il confronto con alternative chimiche/non chimiche. Aspetti che non sembrano essere stati presi nella dovuta considerazione da parte dell'AGG.

Sulla base del RAR elaborato dai 4 stati, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) dovrà eseguire una valutazione approfondita del rischio entro la seconda metà del 2022, la quale verrà analizzata dalla Commissione Europea che preparerà la discussione nello Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed (SCoPAFF) in cui sono rappresentati gli esperti di valutazione del rischio di tutti gli Stati membri.

La decisione dell’Austria

Nel frattempo, l'Austria ha optato per un divieto parziale nell'uso del principio attivo, in seguito alla procedura di consultazione Tris a livello Ue dello scorso anno (a cui ha preso parte anche Coceral in rappresentanza delle associazioni delle rivendite europee). In quest’occasione l’azione di Compag si è dimostrata proficua poiché l'UE non ha provveduto al divieto completo del glifosate, che sarebbe stato in contrasto con il diritto armonizzato dell'UE.

L'attuale decisione austriaca è un sostanziale ridimensionamento dell'intenzione iniziale del governo, votata in Parlamento nel luglio 2019, di imporre un divieto completo all'uso del glifosato, limitandosi a escluderne l’uso nei trattamenti pre-raccolta e in determinate aree (pubbliche o frequentate da gruppi vulnerabili di persone, come parchi pubblici, aree sportive e ricreative, strutture educative, giardini). Il divieto riguarda anche gli utilizzatori non professionali.

Limitazioni per i sussidi

La decisione è stata sostenuta all'unanimità dalla commissione agricoltura e il gruppo dei socialdemocratici (SPO) chiede anche lo stop delle attività promozionali legate alla molecola, ma questa richiesta è stata rinviata. I socialdemocratici chiedevano addirittura che i sussidi agricoli fossero collegati alle aziende agricole che non utilizzano gli erbicidi ad ampio spettro, ovvero il glifosate.

www.compag.org

Procedura Ue per il rinnovo del glifosate, un percorso a ostacoli - Ultima modifica: 2021-07-06T16:14:34+02:00 da Agricommercio e Garden Center

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