Riforma agrofarmaci respinta dal parlamento europeo

farm to fork
Il testo adesso torna al Consiglio. Maggioranza Ursula divisa, bocciato anche rinvio in commissione

La plenaria del Parlamento Europeo di Strasburgo ha respinto oggi (22 novembre) la proposta di riforma della regolamentazione Ue sugli agrofarmaci avanzata dalla Commissione europea, con 299 voti a favore 207 contrari e 121 astenuti. La bocciatura del testo è avvenuta in prima lettura e ha riguardato il testo della riforma nella versione emendata dall'Eurocamera nelle settimane scorse.

Rinvio respinto

Ad essere respinto è stato anche il rinvio in commissione Ambiente, competente sulla materia. Il testo sui pesticidi torna quindi in Consiglio Ue. Ad essere decisiva per la bocciatura del testo in Assemblea è stata la spaccatura della cosiddetta “maggioranza Ursula”. (L'espressione fa riferimento a una maggioranza specchio delle forze politiche che, il 16 luglio 2019, elessero alla presidenza della commissione Ue Ursula von der Leyen).

La proposta

La proposta della Commissione europea per la riforma delle norme sui pesticidi prevedeva il dimezzamento nell'uso e nel rischio di queste sostanze al livello Ue entro il 2030, rispetto al 2015-17.

La riduzione

La riduzione, vincolante a livello unionale, era accompagnata da obiettivi di riduzione a livello nazionale, dal divieto dell'uso nelle aree sensibili e dalla promozione di pratiche ecocompatibili di controllo delle infestanti. Gli Stati membri avrebbero dovuto anche fissare obiettivi per aumentare l'uso di metodi non chimici di controllo dei parassiti.

Un iter travagliato

Presentata nell'estate del 2022, la proposta ha avuto un iter travagliato in Consiglio agricoltura e nell'Europarlamento. I ministri dell'agricoltura avevano anche chiesto e ottenuto supplemento di valutazione di impatto che ha ritardato i lavori di sei mesi.

Verdi: sui pesticidi ha perso l'ambiente

Il rigetto da parte del Pe della proposta di riduzione del 50% dei pesticidi è "un duro colpo per la protezione dell'ambiente e della salute pubblica, la maggioranza degli eurodeputati ha anteposto i profitti delle grandi aziende agricole alla salute dei nostri figli e delpianeta". E' questo il commento della relatrice del regolamento sui pesticidi Sarah Wiener (Verdi, Austria).
"Gli eurodeputati di estrema destra e di destra, insieme ad alcuni membri di Renew e S&D, hanno votato per una relazione in plenaria che ha finito per essere molto debole - ha spiegato Wiener - soprattutto per quanto riguarda la protezione della salute pubblica e della biodiversità e il sostegno agli agricoltori. Non era un testo che potevamo votare in coscienza".

Ppe: sui pesticidi ha perso l'estremismo

"Oggi il Parlamento europeo ha respinto l'approccio estremista dei Verdi e dei Socialisti di
imporre sempre più divieti che ridurrebbero la produzionealimentare in Europa".

E' quanto afferma il Gruppo Ppe in una nota. Il gruppo "ha votato per trovare compromessi sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ma i partiti di sinistra hanno continuato a spingere per gli estremi - prosegue la nota - Di conseguenza, non è stata raggiunta una maggioranza e la proposta legislativa è stata respinta".

Canfin: addio a regolamento pesticidi per questo mandato

"Il testo sui pesticidi è ormai fuori dal tavolo" e "non ci sarà nessun regolamento in questo
mandato". Lo ha detto il presidente della commissione Ambiente Pascal Canfin (Renew, Francia) parlando con i giornalisti in teleconferenza da Strasburgo.

Dopo i voti della plenaria di Strasburgo, che hanno respinto sia la proposta di dimezzare l'uso di pesticidi entro il 2030, sia il suo rinvio in commissione per un nuovo esame, la palla
passa al Consiglio che, ha spiegato Canfin, "può fermare i lavori oppure continuare". Ma anche se gli Stati Ue "continuassero e raggiungessero l'accordo su un testo, ormai per
l'Europarlamento sarà troppo tardi per esaminarlo e decidere, quindi non ci sarà nessun accordo sui pesticidi in questa legislatura".

Confagricoltura: giornata positiva per i fitofarmaci

"Una giornata decisamente positiva per le imprese agricole italiane. Ringraziamo i parlamentari europei italiani che hanno sostenuto la posizione espressa da Confagricoltura".

Lo afferma il presidente dell'organizzazione agricola, Massimiliano Giansanti, dopo il voto odierno dell'Assemblea plenaria del Parlamento europeo che ha respinto la proposta della Commissione europea per la riduzione del 50 per cento dell'utilizzo di fitofarmaci".

"E' possibile ora aprire - aggiunge - una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore.
Facciamo affidamento sull'azione del governo italiano per stringere ora le necessarie alleanze in seno al Consiglio".

"Non è in discussione- conclude Giansanti - l'obiettivo di tagliare il ricorso alla chimica nei processi produttivi, a vantaggio delle risorse naturali e della biodiversità. Ma vanno messe da parte le impostazioni ideologiche, lasciando la strada aperta alla ricerca, alle innovazioni e agli investimenti".

Riforma agrofarmaci respinta dal parlamento europeo - Ultima modifica: 2023-11-22T16:16:16+01:00 da Alessandro Maresca

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