Sono quasi 20 milioni gli italiani che si sono dedicati al fai-da-te in casa e/o all’aperto nel 2022, +26% rispetto al 2019. Una passione trasversale che accomuna: uomini (54%) e donne (46%), ma anche tutte le età, con una crescita esponenziale nell’ultimo triennio nelle fasce lavorative dei 35-44 anni (+53%), così come tra gli over 45, con circa 2,5 milioni di nuovi soft bricoleurs pronti a cimentarsi in piccole e grandi opere fatte in casa. È questo lo scenario che emerge da una recente ricerca di GFK, Istituto di Ricerca internazionale, resa nota durante l’ultimo Bricoday a Milano.
Bricolage in Gds
Comprano i materiali necessari nelle catene della gds in 18,6 milioni di persone, cresciuti del 26% rispetto al 2019. Tre anni fa per il 57% il target era maschile per lo più fra i 35-45enni e oltre i 65, mentre nel 2022 è cresciuta la clientela femminile dal 43 al 46%, e più in generale sono cresciute le fasce di età tra i 35-64 anni.
I consumatori spendono circa 180 euro a testa, più che nel 2019; lo scontrino medio è di 30 euro e un cliente su tre acquista più volte durante il mese. Le referenze più gettonate afferiscono al décor, illuminazione e giardinaggio, più distanziati elettroutensili, aria condizionata, riscaldamento, bagni e sanitari, serramenti e sicurezza.
L’80% degli intervistati conosce Leroy Merlin, seguono Brico Center (52%) e Obi (50%); molto più distanziati Tecnomat, Bricofer, BricoOk e BricoIo. Fra i marchi online, i quattro più conosciuti sono, nell’ordine: Amazon, eBay, Manomano e BricoBravo.
Nel web si cercano
- il rapporto qualità-prezzo,
- le offerte e promozioni,
- il livello di affidabilità,
- la qualità dei prodotti,
fattori questi che, secondo gli intervistati, vengono assicurati da Amazon soprattutto.
Bricolage sul web
Inoltre, che si tratti di giardinaggio, manutenzione, conserve, coltivazione o altro, gli appassionati del fai-da-te sono sempre più alla ricerca di informazioni online. Infatti, sebbene 1 su 4 si affidi ai consigli del rivenditore di fiducia o di familiari e conoscenti, ben il 50% si rivolge alla rete per acquisire conoscenze e scovare le ultime novità. Vengono consultati nell’ordine il sito web dell’insegna, quello della marca, i comparatori prezzi e i siti dei punti vendita.
Per il 15% le informazioni arrivano attraverso i social network, e i numeri sono destinati ulteriormente ad aumentare. Un consumatore su quattro preferisce Youtube, il 60% Facebook, seguono Pinterest, Instagram e TikTok, ultimo nato in crescita in particolare tra i più giovani, grazie anche ai video più brevi.