“La terra è fertile” di tante idee utili ai gestori dei centri di giardinaggio. Si può parafrasare così il titolo del X Convegno AICG, L’Associazione italiana centri giardinaggio che si è svolto alla fine di maggio 2022 a Riva del Garda (Trento).
Perché mai come quest’anno sono emerse tutte le potenzialità dei garden center, fra i vincitori dei 2 anni di pandemia perché hanno tutti incrementato il fatturato, e tutte le possibilità che hanno davanti, da quelle più semplici e a costo zero fino alle proposte più impegnative in termini di costi e spazi, ma anche più remunerative.
L’articolo è pubblicato su AgriCommercio e Garden Retail n. 4 - luglio 2022
Incentivi e confronti
Come sempre, si è vista una folta partecipazione da parte degli addetti ai lavori (oltre 200 persone) e si è ascoltato un interessante e variegato ventaglio di relatori, tutti convergenti verso un miglioramento dell’offerta, ma anche delle condizioni di lavoro e, non ultimo, della mentalità del gardenista, che deve “pensare vincente”: se non è convinto il titolare di quello che può offrire al cliente, come possono esserlo i dipendenti, e quale messaggio passa al visitatore?
«L’essere umano è il padrone dei suoi pensieri», ha spiegato Paolo Manocchi, formatore comportamentale: «il dilettante fa come si sente, il professionista fa quello che serve».
Così, oltre ad analizzare se stessi per incanalare le emozioni e i pensieri nelle giuste direzioni, come ha ribadito Manocchi, è fondamentale all’opposto il confronto con gli altri, che Fabrizio Valente di Kiki Lab ha proposto in forma operativa durante il convegno: un paio d’ore di dialogo fra gruppi di gardenisti alla ricerca di idee possibili per migliorare il punto vendita, tutte veramente interessanti, a cui dedicheremo un paio di articoli nei prossimi numeri di Agricommercio e Garden Retail.
Del resto, qualcosa di simile lo hanno fatto anche in Germania, durante la pandemia: Martina Mensing, presidente Ggca, German garden center association, ha parlato delle “serate caminetto”, riunioni serali via zoom fra una ventina di iscritti a Ggca, per confrontarsi sia sulle emozioni, sia sulle soluzioni, sia sulle idee.
Copiare sempre, imitare mai
Il confronto è fondamentale anche per Oscar Farinetti, imprenditore del made in Italy che nella vita ha cambiato numerosi settori portando sempre nuove e vincenti idee. «Non si deve aver paura di dire stupidaggini: su 20 idee, magari c’è quella vincente» ha raccontato Farinetti.
«E non bisogna aver paura di copiare: non imitare, bensì copiare le idee vincenti, perché magari facendole nostre potremo anche migliorarle. La grande novità è ciò che è banale, l’andare da A a B ma raccontando come si fa, con sincerità, senza tacere gli insuccessi che, anzi, ci rendono umani e vicini al nostro pubblico.
Ed è sempre meglio una cattiva scelta che stare fermi: se ci si immobilizza, si cade a picco sempre e comunque. Bisogna invece sviluppare la creatività di gruppo e porgersi con la leggerezza calviniana: mai affrontare la giornata con un masso sul cuore» ha concluso l’imprenditore piemontese.
Nuova comunicazione
Certamente questa è una fase storica in cui, come ha enunciato Mensing, «non si possono risolvere problemi nuovi con soluzioni vecchie: i garden center rappresentano la salute, la sostenibilità e la felicità, il cliente che entra in un garden ha la speranza del futuro e noi dobbiamo alimentargliela».
Ben vengano allora anche forme nuove di comunicazione, come «i piccoli allestimenti di angoli casalinghi, di balconi o di giardini dove il cliente possa farsi un selfie per postarlo poi sui social taggando il punto vendita e ricevendo magari un piccolo buono acquisto in cambio» ha detto Oliver Mathys, consulente I green you. «E ben vengano anche idee come gli angoli di lifestyle, che ambientino coperte e cuscini così come barbecue e piscinette, che alimentano la voglia di cocoon che ci ha ripreso tutti con la pandemia».
Idee di sostenibilità
Fra le idee già realizzate all’estero, Roldany Gutierrez, esperto di ecologia per Sagaflor, ha insistito molto sulla sostenibilità, partendo da piccole cose, come
- il corner di prodotti sostenibili (piante bio, prodotti bio, vasi riciclati e riciclabili)
- e gli sconti ai clienti che li scelgono,
- l’angolo gastronomico fatto da soli prodotti locali,
- la felicità del personale motivato e ascoltato,
per approdare poi a grandi investimenti come il fotovoltaico ad alimentare l’intero punto vendita.
Mathys ha suggerito di puntare sugli insetti, sia per la lotta biologica, sia come biodiversità attraverso le piante a loro utili, gli hotel per insetti e gli accorgimenti naturalistici per favorirne la presenza in giardino.
Come esempio di sostenibilità nostrana c’era Stefano Donetti, presidente AICG e titolare dell’omonima floricoltura, premiato da Emanuela Rosa-Clot di Gardenia come miglior garden center 2022 per tutti gli accorgimenti messi in atto già da tempo: recupero delle acque pluvie in una cisterna interrata già dal 2000, lotta integrata in serra da 2 anni con abbattimento del 60% dell’uso di fitofarmaci, prevalenza assoluta della produzione propria o made in Italy, cartellinatura di tutti i vasi (con un obiettivo per il prossimo anno: i cartellini ecosostenibili)…
Senza dimenticare che al Chelsea del maggio scorso due sono state le condizioni per parteciparvi: utilizzare piante locali che non avessero percorso migliaia di km e non avvalersi della torba. La via per l’ecosostenibilità è tracciata: non resta che seguirla.
L’articolo è pubblicato su AgriCommercio e Garden Retail n. 4 - luglio 2022
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Il nuovo Direttivo AICG
A Riva del Garda è stato rinnovato il Consiglio direttivo AICG, che fino al 2025 è così composto:
- Stefano Donetti, presidente,
- Nadia Cavinato, vice presidente,
- Davide Michelini, vice presidente,
- Emanuele Dichio, segretario,
- Mara Maschi, segretario.
Consiglieri: Giacomo Brusa, Silvano Girelli, Emanuele Morselli, Andrea Orlandelli, Paolo Roagna, Andrea Zannoni.
Invitati permanenti ai consigli direttivi: Piero Arici, Valentina Ceriani, Bartolomeo Dichio, Jean Marc Orecchioni, Enrica Raganato.