Rischio lockdown, accorato appello per il florovivaismo

appello aziende florovivaistiche
I garden center temono un nuovo lockdown a causa dell’emergenza covid-19.
La rinnovata emergenza covid-19 fa temere un nuovo lockdown anche per le aziende florovivaistiche e i garden center. L’appello delle associazioni alla ministra Teresa Bellanova e al presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini

L’emergenza covid-19 quest’autunno è tornata prepotentemente sulla scena, e l’evoluzione non è ottimistica. Per questo, dopo il dpcm 25-10-2020 che ha chiuso i luoghi della cultura e dello sport e, parzialmente, i locali di ristorazione, si temono ulteriori limitazioni alle attività commerciali non indispensabili.

Fra queste rientrano anche le aziende florovivaistiche, i vivai e i garden center, tutte attività che già sono state fortemente penalizzate durante il lockdown totale di marzo e aprile scorsi. Basti pensare ai milioni di piante pronte per la vendita mandati al macero per impossibilità di raggiungere il retail, e ai milioni di fiori recisi eliminati per l’assenza di cerimonie ed eventi.

Una crisi da scongiurare

Ora, cerimonie ed eventi, manifestazioni e fiere, feste e sagre sono nuovamente vietati, affossando i produttori già duramente provati da marzo in poi. Una nuova chiusura dei punti vendita al dettaglio porterebbe alla crisi definitiva, e conseguente chiusura attività, di molte aziende floricole e vivai che faticosamente si sono mantenuti a galla grazie alla ripresa da maggio in poi.

Per scongiurare un secondo lockdown, le maggiori associazioni florovivaistiche, di punti vendita e fieristiche italiane hanno lanciato un appello alla ministra Teresa Bellanova e al presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini, affinché salvaguardino queste attività, fondamentali non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di benessere della popolazione.

L'appello delle associazioni florovivaistiche al ministro Bellanova

Rischio lockdown, accorato appello per il florovivaismo - Ultima modifica: 2020-10-28T15:40:55+01:00 da Barbara Gamberini

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome