La Commissione europea ha dato il via libera al Piano Strategico Nazionale dell'Italia sulla
Politica agricola comune (Pac). Dal 2023 al 2027 gli agricoltori e le zone rurali del Paese potranno contare su un sostegno di oltre 35 miliardi di euro (prezzi correnti) tra contributi Ue e nazionali. In particolare dal bilancio dell'Unione arriveranno 26,6 miliardi, da quello nazionale 8,5 miliardi.
Giovani e misure ambientali
Degli aiuti Pac, 672 milioni andranno ai giovani agricoltori, quasi 3 miliardi alle misure
ambientali nei piani di sviluppo rurale, 4,4 miliardi a pagamenti diretti per pratiche ecosostenibili, 413 milioni per progetti di sviluppo locale partecipativo (Leader), 1,8 miliardi
di sostegno supplementare alle aziende più piccole.
Innovazione e digitalizzazione
Il Piano dedica inoltre circa 2,2 miliardi di euro alla promozione e alla condivisione della conoscenza, dell'innovazione e della digitalizzazione. L'Italia utilizzerà oltre 518 milioni di euro per promuovere sistemi di agricoltura integrata su 2,14 milioni di ettari (quasi il 17% della superficie agricola del Paese), per ridurre l'inquinamento delle acque, del suolo e dell'aria. Oltre agli aiuti diretti convenzionali, settori considerati strategici come il grano duro, il latte di bufala o il pomodoro da industria riceveranno 2,64 miliardi di euro per migliorare la loro competitività, e la qualità e sostenibilità delle produzioni.
Strategico il coordinamento con le Regioni
«L'approvazione da parte della Commissione Europea del Piano strategico italiano per la PAC, con circa 37 miliardi per i prossimi 5 anni a sostegno della competitività e della
sostenibilità del settore produttivo agricolo e agroalimentare è un'ottima notizia, per un provvedimento molto atteso da tutto il comparto - ha detto il ministro dell'Agricoltura,
della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida -. Ringrazio quanti hanno lavorato per garantire questo esito e ribadisco l'importanza del coordinamento strategico con le Regioni».