Scadenze fiscali in vista ecco che cosa cambia

scadenze fiscali 2023
Le principali novità introdotte dalla nuova normativa. Variazioni importanti anche alle scadenze previste. Facilitazioni per gli alluvionati della Romagna

In un periodo caratterizzato da scadenze fiscali e approvazione dei bilanci, i contribuenti devono anche fare i conti con alcune novità, contenute in recenti provvedimenti normativi e con alcuni chiarimenti dell’amministrazione finanziaria che, di seguito, andiamo ad analizzare.

Versamento imposte

È stato prorogato dal 30 giugno al 20 luglio il termine per il versamento delle imposte sui redditi e dell’Irap, senza pagamento di sanzioni e interessi, per professionisti e imprese che esercitano attività per le quali sono approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (Isa).

La proroga riguarda anche i soci delle società di persone e delle società che hanno esercitato l’opzione per la trasparenza nonché i contribuenti minimi e forfettari. Per i privati non titolari di partita Iva resta ferma la scadenza del 30 giugno.

Ad oggi, al contrario di quanto previsto negli anni precedenti in cui la possibilità (prevista a regime) di differire di 30 giorni il versamento applicando una maggiorazione dello 0,40% è fissata al 30 luglio che, cadendo di domenica, è prorogato al 31 luglio (negli anni precedenti, il differimento decorreva dal termine prorogato).

Tax credit maturati nel 2022

Nel 2022 sono stati concessi numerosi crediti per fronteggiare l’innalzamento dei prezzi nel settore dell’energia. I crediti concessi sono stati:

  • il bonus per l’acquisto di energia elettrica (riconosciuto con riferimento alle imprese “energivore” e a quelle non energivore),
  • il bonus per l’acquisto di gas naturale (sia per le imprese gasivore che per quelle non gasivore)
  • e un credito di imposta per l’acquisto di carburante necessario per la trazione dei mezzi da utilizzare per lo svolgimento delle attività agricole, della pesca, agromeccaniche e per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi.

Per ciascun credito di imposta è stata prevista una specifica scadenza per l’utilizzo. In particolare, per i crediti del terzo e quarto trimestre 2022 il termine per l’utilizzo è stato fissato nel 2023 (30 giugno o 30 settembre a seconda dei crediti).

Al fine di poter correttamente utilizzare il credito nel 2023, i contribuenti erano obbligati, entro lo scorso 16 marzo, a trasmettere un apposito modello all’Agenzia delle Entrate per comunicare il credito maturato nel 2022 e non ancora del tutto utilizzato entro lo stesso termine. Nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate era precisato che l’omesso invio del modello avrebbe precluso la possibilità di utilizzare il credito residuo. Con la risoluzione 27E2023, però, l’Agenzia cambia idea.

Afferma, infatti, che l’adempimento richiesto ha, di fatto, natura formale e, pertanto, prevede che la fruizione di benefici di natura fiscale o l’accesso a regimi fiscali opzionali, subordinati all’obbligo di preventiva comunicazione ovvero ad altro adempimento di natura formale non tempestivamente eseguiti, non è preclusa laddove il contribuente:

  • abbia i requisiti sostanziali richiesti dalle norme di riferimento;
  • effettui la comunicazione ovvero esegua l’adempimento richiesto entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile;
  • versi contestualmente una sanzione pari a 250 euro.

Ovviamente, tale sanatoria richiede che la violazione non sia stata constatata o non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento.

Pertanto, coloro che hanno omesso l’invio della comunicazione lo scorso 16 marzo possono salvare il credito inviando ora il modello e pagando la relativa sanzione.

Superbonus

Ulteriori modifiche e ulteriori chiarimenti sul Superbonus. L’Agenzia delle Entrate ha di recente pubblicato una circolare con alcuni chiarimenti che derivano dalle ultime modifiche apportate all’agevolazione.

Tra queste si segnala una situazione molto diffusa, vale a dire quella dei frazionamenti ante intervento.

Con la circolare 23E/2023, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che, in assenza di un’espressa previsione normativa, è possibile fruire del Superbonus anche nell’ipotesi in cui, prima dell’inizio dei lavori, il contribuente suddivida in più immobili un’unica unità abitativa qualora questo sia giustificato da legittimi presupposti urbanistici.

Ciò che si vuole evitare è l’uso distorto dell’agevolazione che resta sempre accertabile. Si ricorda, infatti, che ai fini del computo del limite di spesa agevolabile ai fini degli interventi edilizi si assume il numero di unità immobiliari esistenti all’inizio dell’intervento: ad esempio, se ho 3 unità immobiliari che a fine intervento saranno accorpate in una, occorre considerare 3 volte il limite di spesa; se ho 1 unità immobiliare e a fine intervento ne avrò 3, il limite di spesa si considera 1 sola volta.

Con la previsione contenuta nella circolare si vuole evitare il frazionamento che non abbia legittimi presupposti urbanistici ma che sia finalizzato sono a moltiplicare il limite di spesa.

Flat tax incrementale

I commi da 55 a 57 dell’articolo 1 della legge 197/2022 (Legge di Bilancio 2023) ha previsto per il solo anno 2023 e nel rispetto di specifiche condizioni, la determinazione del reddito applicando una imposta sostitutiva del 15% alla parte degli aumenti di reddito calcolata rispetto ai redditi dei tre anni precedenti (2020-2022).

La norma dispone che sono ammessi a fruire di questa tassa piatta incrementale i contribuenti, persone fisiche esercenti attività d’impresa, arte o professione, diversi da quelli che applicano il regime forfettario di cui alla legge 190/2014.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare in bozza (si attende quella definita che recepisca le osservazioni inviate entro lo scorso 25 giugno).

Tra i chiarimenti, si segnala l’esclusione per i soci di società di persone a cui vengono imputati, per trasparenza, i redditi nonché per i soci di società di capitali che hanno esercitato l’opzione per la trasparenza fiscale.

L’accesso alla flat tax incrementale non è, invece, precluso agli imprenditori individuali e alle persone fisiche esercenti arti e professioni che siano altresì soci di società di persone. In sostanza chi svolge una attività di impresa, di arte o di professione e riveste anche la qualifica di socio di società, può applicare la flat tax incrementale con esclusivo riferimento al reddito derivante dall’esercizio dell’impresa individuale e/o al reddito di lavoro autonomo.

Le misure a seguito dell’alluvione in Emilia-Romagna

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 127 del 1° giugno 2023 il “Decreto alluvione” (dl. n. 61/2023), in vigore dal 2 giugno 2023, il quale introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e ai lavoratori, nonché in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi.

Tra le misure va anzitutto segnalata la sospensione di alcuni termini di pagamento. In particolare, nei confronti dei soggetti aventi sede legale o operative nei territori colpiti dall’alluvione (e indicati in un apposito elenco contenuto nel decreto):

  • sono sospesi i termini dei versamenti tributari in scadenza nel periodo dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023;
  • per lo stesso periodo sono sospesi:
    • i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria,
    • i versamenti delle ritenute alla fonte sui redditi da lavoro dipendente e assimilati,
    • i versamenti, tributari e non, derivanti dalle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, dagli avvisi di accertamento e dagli avvisi di addebito, dagli atti di accertamento emessi dall’Agenzia delle Dogane, dalle ingiunzioni di cui al rd. 639/1910 emesse dagli enti territoriali o dai soggetti affidatari
    • i termini degli adempimenti tributari in scadenza dalla data del 1° maggio al 31 agosto 2023.

I versamenti sospesi di cui ai numeri 1) 2) e 3) verranno effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 20 novembre 2023.

Per questi contribuenti, infine, è stato rinviato al 30 settembre 2023 il termine per accedere alla rottamazione delle cartelle, mentre per gli altri contribuenti resta ferma la scadenza del 30 giugno.

Scadenze fiscali in vista ecco che cosa cambia - Ultima modifica: 2023-07-07T16:03:16+02:00 da K4

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