Negli ultimi anni si sta razionalizzando sempre più l’impiego dei fertilizzanti, grazie anche all’introduzione di prodotti più efficaci, non solo per contenere i costi di produzione ma anche per ridurre il loro impatto sull’ambiente. Allo stesso tempo l’agricoltura di precisione e l’uso dei Dss (Strumenti di supporto alle decisioni) permettono di effettuare dosaggi sempre più mirati. L’innovazione nel settore dei fertilizzanti è poco percepita ma la sua presunta carenza è un mito che deve essere sfatato grazie anche a una migliore comunicazione del lavoro svolto dalla ricerca. Tre esperti, in rappresentanza della ricerca, della produzione e dell’esperienza agronomica sul campo, fanno il punto della situazione.
La ricerca
Risponde Claudio Ciavatta del Dipartimento di Scienze e tecnologie Agro-alimentari Università di Bologna
Come è cambiata la fertilizzazione negli ultimi dieci anni?
«La fertilizzazione si è evoluta al passo con l’aggiornamento tecnico-scientifico rispondendo fondamentalmente alla richiesta di aumentare l’efficienza delle unità fertilizzanti, soprattutto per azoto e fosforo. Le difficili condizioni economiche, lo sviluppo normativo, il cambiamento climatico, l’impulso ricevuto dall’economia circolare e dalle conoscenze del sistema suolo-pianta hanno spinto e spingeranno nei prossimi anni verso lo sviluppo di prodotti più performanti, più collegati alla bio-based economy e maggiormente aderenti agli stadi fenologici della coltura». (...)
L’industria
Risponde Giovanni Toffoli presidente di Assofertilizzanti (Federchimica), l’Associazione nazionale dei produttori di fertilizzanti
Come è cambiata la fertilizzazione negli ultimi dieci anni?
«Il primo elemento evidente nell’evoluzione della fertilizzazione negli ultimi anni è sicuramente la razionalizzazione nell’uso dei fertilizzanti. Secondo i dati Istat, nel periodo che va dal 2008 al 2018, si registra una evidente contrazione dei consumi dei fertilizzanti del 23% circa. Ciò è stato dovuto non solo alla presenza di prodotti sempre più innovativi ed efficaci, volti anche a rispondere alle specifiche esigenze colturali e alla richiesta di maggiore sostenibilità - soprattutto dal punto di vista ambientale - ma anche a un processo di sempre maggiore professionalizzazione del settore che ricorre ai mezzi tecnici in modo puntuale e mirato. Tale tendenza poi è stata accelerata negli ultimi anni e crescerà ulteriormente con l’adozione di strumenti di agricoltura di precisione, che rappresentano sicuramente il futuro». (...)
L’agronomo
Risponde Pierluigi Meriggi presidente di Hort@, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, società che trasferisce e valorizza i risultati della ricerca nell’ agroalimentare
Come è cambiata la fertilizzazione negli ultimi dieci anni?
«La riduzione complessiva del consumo dei fertilizzanti è da associare a una generale diminuzione dei prezzi delle commodity agricole. In altre parole si ha una maggiore attenzione a mantenere i costi di produzione sotto controllo e quindi anche i fertilizzanti. Relativamente all’influenza di fattori esterni, possiamo ricordare la Direttiva nitrati e l’adozione di Disciplinari di Produzione Integrata in determinate filiere. Infine il cambiamento climatico sta aumentando la sensibilità degli agricoltori a una maggiore attenzione ai piani di fertilizzazione i quali considerano sempre di più timing di applicazione più in linea con le reali esigenze colturali e specialità a più alta efficienza». (...)
Nel numero 1 - 2021 di AgriCommercio & garden center
l’intervista completa ai tre esperti