Trasporto cereali, limitazioni al traffico

Tutti gli anni il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti pubblica il decreto concernente le direttive e il calendario per la limitazione della circolazione dei veicoli adibiti al trasporto di beni nei giorni festivi.

Chi è compreso

Le limitazioni riguardano i veicoli a motore:

• Con massa di carico complessiva indicata a sulla carta di circolazione superiore a 7,5 ton. Il divieto vale anche nel caso i mezzi viaggino scarichi.
• Veicoli eccezionali con massa superiore a 7,5 ton
• Macchine agricole di massa superiore a 7,5 ton anche se non atte al carico
• Autoveicoli adibiti al trasporto di merci pericolose

Lo stesso decreto che per il 2020 è il n. 578 del 12 dicembre 2019, prevede delle deroghe al divieto di circolazione per particolari tipi di trasporto indicati all’art.8 del decreto stesso ma, dove tali deroghe non siano previste, il Prefetto può accordare, per esigenze gravi e indifferibili o per accertate necessità, deroghe o permessi, subordinati a speciali condizioni e cautele.

È quest’ultimo il caso in cui può rientrare il trasporto dei cereali e delle oleaginose durante le fasi della raccolta, una fase decisamente delicata durante la quale è necessario procedere in tempi brevi alla sistemazione delle derrate negli appostiti magazzini.

Fasi delicate

È noto ma non a tutti, soprattutto a chi non opera in agricoltura, che la raccolta e la conservazione dei grani in generale sono fasi estremamente delicate, perché il prodotto deve essere messo nei luoghi di conservazione alle dovute condizioni di umidità.

L’esposizione alle intemperie può determinare il crearsi di situazioni che favoriscono la pre-germinazione dei semi, nei casi peggiori, o la necessità di ricorre a successive onerose operazioni di essicazione.

È forse banale ripetere che l’agricoltura è un’attività che avviene all’aperto ma è un dato di fatto e pertanto una volta che la coltura è giunta a maturazione bisogna quanto prima procedere alla raccolta perché il tempo è mutevole e lasciare in campo il prodotto per una giornata o addirittura per un intero fine settimana presenta dei rischi notevoli anche in considerazione dell’intasamento presso i centri di raccolta che sempre si verifica.

Le operazioni cui ci stiamo riferendo, infatti, avvengono in un periodo estremamente breve.

Ci sembra pertanto che questo possa essere un caso da far rientrare nelle deroghe alle limitazioni previste dal decreto, naturalmente limitandolo alle fasi di raccolta per le diverse specie. È ovvio che tale deroga dovrebbe essere articolata non solo in funzione della specie ma anche della territorialità visto che l’inizio delle fasi di trebbiature varia con la latitudine.

Richiesta del permesso

Prevedere già la deroga nel decreto, ovviamente, agevolerebbe l’attività degli operatori evitando di ricorrere alla richiesta di permessi che deroghino alla legge. Richieste che richiedono tempi di risposta rischiando di superare il momento di necessità.

Per questo già a partire dal maggio 2019 abbiamo contattato il ministero in vista della preparazione del nuovo decreto per chiedere, chiarendo le necessità, di individuare una tabella articolata con le deroghe al trasporto di cereali e oleaginose. Purtroppo 5 mesi non sono stati sufficienti per dare seguito alla nostra richiesta che non è stata accolta senza però precisare le motivazioni.

Pertanto per potere trasportare in breve tempo il raccolto presso il centro di stoccaggio più vicino, è necessario richiedere il premesso alla prefettura di competenza in applicazione alle disposizioni dell’art. 6 del Codice della strada.

Per completezza riportiamo nello schema le giornate di divieto del periodo estivo giugno-settembre 2020.

Giorni e orari in cui i camion non possono circolare