I mutamenti climatici in atto rendono le nostre estati sempre più difficili: il caldo si fa sempre più soffocante e impone contromisure per difendercene. Chi possiede nell’abitazione un impianto di condizionamento è già a metà dell’opera: almeno fra le mura domestiche, si assicura un discreto comfort, grazie a una temperatura, e soprattutto a un’umidità, controllabili. Non altrettanto vale per chi, per vari motivi, non può installare l’aria condizionata. E comunque il problema del calore si ripresenta nel momento in cui si esce di casa. Non siamo solo noi umani a soffrire, ma anche e specialmente i nostri animali domestici che, per la loro fisiologia, patiscono il caldo molto più di noi. In primo luogo perché nessun cane, gatto, coniglio o uccellino suda. I primi due mammiferi possono disperdere il calore in eccesso solo attraverso la bocca aperta, mentre conigli e uccellini non hanno nemmeno questo sistema per abbassare la temperatura. Negli acquari la temperatura, se non controllata da un sistema elettronico preimpostato, può salire oltre i limiti tollerabili, mentre nei terrari è generalmente presente un termostato di regolazione, che però va appunto aggiornato alla temperatura ambientale. Più fortunate sono le tartarughe terrestri, sempre che in giardino ci siano angoli di folta vegetazione che offrano un minimo di frescura e di riparo dai raggi del sole.
È comunque necessario attrezzarsi, con una serie di accorgimenti e di prodotti, per aiutare i pelosi di famiglia ad affrontare i lunghi mesi estivi torridi. Il punto vendita deve quindi fornire non solo i prodotti anti-caldo, ma anche i consigli utili ai proprietari preoccupati per le proprie bestiole.
IN CASA
- Con aria condizionata. Valgono i consigli indicati per noi umani: impostare innanzitutto la funzione deumidificante in maniera da lasciare un 30% circa di umidità residua, e in seguito regolare la temperatura in modo da non avere più di 6 °C di differenza rispetto all’esterno; variare la temperatura impostata fra giorno e notte; regolare il flusso d’aria fresca in modo che non colpisca esseri viventi (quindi attenzione soprattutto alla posizione delle gabbie per conigli e uccelli), perché cani, gatti, conigli e uccelli sono molto più esposti di noi al rischio bronchiti o polmoniti, se ricevono direttamente l’aria fredda. Controllare la temperatura impostata negli acquari e nei terrari in modo da mantenere costante quella ottimale per le specie allevate.
- Senza aria condizionata. Cercare comunque di muovere l’aria con ventilatori o pale a soffitto, evitando però di porre cucce, gabbie e acquari nel raggio del flusso d’aria. Se possibile, tenere tutti i pet nella stanza più fresca (es. esposta a nord), spostandovi le cucce, le gabbie e gli acquari. Porre nelle cucce gli appositi tappetini o copertine refrigeranti. Rinnovare l’acqua di bevanda più volte al giorno (non con acqua da frigo!). Evitare di lasciare alimenti umidi a disposizione per più di un’ora (vanno facilmente a male, e soprattutto il coniglio può soffrirne con dissenteria). Impostare la temperatura dell’acquario in modo da mantenerla ottimale per le specie allevate. Se l’acquario non ha termostato (es. per pesci d’acqua dolce), misurare la temperatura raggiunta: se supera i 35 °C, aggiungere lentamente 1/10 (rispetto alla quantità totale dell’acquario) d’acqua riposata tenuta in frigo. Adeguare il termostato del terrario in base alla temperatura ambientale (però i rettili sono gli animali che meno soffrono del calore eccessivo).
ALL’ APERTO
- Su terrazzi e balconi. Queste strutture esterne sono costituite da muratura che, soprattutto se battuta dal sole, assume temperature anche di 50-60 °C. Impedire ai pet di uscirvi quando vi batte il sole, prediligendo le ore più fresche (mattina presto, sera e notte); evitare soprattutto che vi si addormentino nelle ore più calde. Creare comunque per loro angoli d’ombra, mediante arbusti di media taglia sotto i quali sdraiarsi, o mediante una casetta in legno (evitare però che il cane o il gatto ci entri quando è battuta dal sole!). Se non si riesce a evitare l’uscita, lasciare sempre un’apertura (per es. una gattaiola) perché possano rientrare in casa. Non spostare la gabbia di conigli, criceti o uccellini in punti battuti dal sole: piuttosto è meglio che rimangano in casa, perché questi animaletti sono facilmente soggetti a colpi di calore.
- In giardino. Anche in questo caso evitare, se possibile, le uscite quando il sole batte, e lasciare un’apertura affinché il pet possa rientrare in casa. Non fare mai correre o giocare il cane sotto il sole; se vive sempre in giardino, fornirgli una cuccia coibentata anti-calore e posizionarla in un punto ombroso per tutta la giornata. Creare angoli di frescura mediante alberi, arbusti ed erbe alte. Per aumentare il refrigerio, esistono le apposite piscinette per cani, in plastica rinforzata contro gli unghioni, da posizionare all’ombra. Lasciare sempre a disposizione una ciotola d’acqua, rinnovandola più volte al giorno. Anche le gabbie vi possono essere spostate solo sotto ad alberi che assicurino un’ombra costante per tutto il giorno, possibilmente in un punto soggetto a leggera ventilazione naturale.
IN GIRO
- In passeggiata. Evitare le ore più calde, anche perché l’asfalto diventa rovente danneggiando i polpastrelli; se fosse necessario uscire comunque, non far correre o giocare il cane. Portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua con la pratica ciotola pieghevole e far bere il cane ogni mezz’ora. Se si prevede di trascorrere parecchio tempo sotto il sole, applicare la crema solare su naso e orecchie di cani dal mantello bianco. Mettere al collo la bandana refrigerante o far indossare il cappottino refrigerante.
- All’aperto al mare o in montagna. Il mare per molti versi equivale alla passeggiata in città; vi si aggiunge l’obbligo di cercare una spiaggia per cani, dove far stare l’animale su una brandina sotto l’ombrellone, sempre evitando l’orario fra le 11 e le 16. La montagna offre meno limitazioni, perché è più facile trovare refrigerio in un bosco, ma impone la crema solare fin dal mattino se il manto è chiaro, perché i raggi sono più forti. Quando il sole è all’apice e la passeggiata si svolge su sabbia chiara, strade sterrate bianche, neve o ghiaccio, o anche durante le gite in barca, applicare gli appositi occhiali per proteggere la retina del cane.
- In macchina. L’aria condizionata non deve essere troppo forte, pena bronchiti o polmoniti; se invece manca, gli animali non devono essere esposti al vortice d’aria che entra dai finestrini aperti, pena raffreddori e otiti; eventualmente fornire loro tappetini e bandane refrigeranti. Per viaggi superiori ai 30 minuti con Fido e alle 3-4 ore con Micio, portare una bottiglia d’acqua non fredda e la ciotola (con Micio si può tentare anche con un biberon, per costringerlo a bere). Mai lasciare gli animali chiusi in macchina, anche se con i finestrini semi-aperti, per più di 10 minuti, e comunque mai sotto il sole: non sudando, essi rischiano rapidamente il colpo di calore (vedi il box nell’articolo pubblicato su AgriCommercio & Garden Center n. 3/2018), che è spesso fatale.
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