Animali domestici, la carica dei 60 milioni

rapporto assalco zoomark 2019
I pet sono sempre più importanti nella vita degli Italiani, come ribadisce il Rapporto Assalco-Zoomark 2019. E creano un ricco mercato…

Sono 60,2 milioni gli animali d’affezione che erano presenti nel 2018 nelle case degli Italiani, secondo Euromonitor. Lo conferma l’ultimo Rapporto Assalco - Zoomark 2019 sull’Alimentazione e la cura degli animali da compagnia, realizzato ogni anno da Assalco (l’Associazione nazionale tra le imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia) e Zoomark International, il salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia, evento organizzato da BolognaFiere, in collaborazione con Iri Information resources e Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi). Il numero è sostanzialmente invariato rispetto al 2017 e conferma il rapporto di 1 a 1 tra gli animali da compagnia e la popolazione residente in Italia secondo l’Istat.

Secondo le stime Euromonitor, gli animali d’affezione maggiormente presenti in Italia sono i pesci: infatti, con una popolazione di circa 30 milioni di esemplari, valgono circa la metà del totale dei pet che vivono nelle famiglie italiane. A seguire, gli uccelli (12,8 milioni), i gatti (7,3 milioni), i cani (7 milioni) e, infine, i piccoli mammiferi e rettili con, rispettivamente, 1,8 e 1,3 milioni di esemplari (Tab. 1).

Analizzando le tendenze delle diverse specie animali, nel 2018 il numero di cani in Italia ha continuato a crescere leggermente, mentre i gatti e altri animali da compagnia sembrano mostrare una lieve diminuzione.

Tab. 1 - Numero di animali d’affezione presenti nelle case degli Italiani.

 

2016

2017

2018

Cani

6.977.000

6.995.000

7.002.000

Gatti

7.400.000

7.330.000

7.300.000

Uccelli

12.894.000

12.870.000

12.884.000

Pesci

29.912.000

29.905.000

29.900.000

Piccoli mammiferi

1.830.000

1.827.000

1.825.000

Rettili

1.363.000

1.362.000

1.360.000

Totale

60.376.000

60.289.000

60.227.000

Fonte: Rapporto Assalco – Zoomark 2019 , Euromonitor 2018

Cani al top

Analizzando la penetrazione degli animali d’affezione nelle famiglie italiane, si evince che circa il 39% degli Italiani – cifra pari a circa 20,3 milioni – ha un cane e/o un gatto in famiglia. Le famiglie italiane in cui vi è la presenza di un cane sono circa 5,9 milioni, pari al 27,1% delle famiglie, mentre quelle che hanno gatti sono il 18,3% (pari a circa 4 milioni). La maggior concentrazione si registra nel Nord-Est, dove la percentuale cresce dal 38,8 al 46,4%, più bassa invece al Nord-Ovest dove la percentuale è pari al 34,9%. Per quanto riguarda la presenza degli altri animali emerge che il 3,1% delle famiglie possiede uccelli, il 2,5% ha in casa pesci e il 2,0% animali da terrario (tartarughe, serpenti ecc.). Del tutto marginale la presenza di altri animali, che complessivamente non superano l’1%.

Un rapporto responsabile

Che proprietari sono gli italiani? Dall’indagine “Gli italiani e gli animali da compagni” è emerso un quadro che denota senso di responsabilità e dedizione nei confronti dei propri animali da compagnia, con un unico punto su cui lavorare: un impegno ancora più marcato per un’educata convivenza in società.

Per quanto l’amore per i pet sia enormemente in auge, il legame degli Italiani con i propri animali d’affezione non può certo definirsi solo come un “rapporto di pancia”; al contrario, analizzando la quotidianità con il proprio pet, si evidenzia tra i proprietari italiani la consapevolezza che avere un animale da compagnia in famiglia implica responsabilità e dedizione.

Di primaria importanza anche la cura della salute con vaccinazioni effettuate regolarmente, almeno 1-2 controlli veterinari all’anno ed esercizio fisico quotidiano. Anche la cura dell’alimentazione non è lasciata all’improvvisazione.

Il 76,1% dei cani e il 90% dei gatti sono nutriti con alimenti industriali, specificatamente formulati in modo da essere sicuri, bilanciati, completi e differenziati in base a età, razza e stile di vita.

I cani in famiglia

Tra gli elementi principali considerati al momento di prendere un animale da compagnia figurano, per circa la metà dei proprietari (48,7%), gli spazi a disposizione e per 1/3 (30,7%) lo stile di vita della famiglia. Seguono la composizione del nucleo familiare (21,2%) e il costo del mantenimento, indicato come discriminante soltanto dal 11,9% dei proprietari, nuovamente a indicare la grande disponibilità a prendersi cura dei propri animali d’affezione.

Quasi 9 proprietari di cani su 10 dichiarano di espletare gli obblighi di registrazione dimostrandosi consapevoli dei propri doveri.  Gli Italiani si prendono cura della salute dei loro pet.

rapporto assalco zoomark 2019 sui caniLa totalità dei proprietari di cani dichiara di effettuare regolarmente le vaccinazioni previste (99,4%). Dal veterinario generalmente si va da una a due volte l’anno (è il 63,4% che lo dichiara), ma vi è quasi 1/5 dei proprietari (19,4%) che dichiara di andarci oltre tre volte l’anno. Prendersi cura di salute e benessere dei propri pet va oltre le cure mediche. È decisamente alta la percentuale (61%) di chi fa fare esercizio/gioca con il proprio cane tutti i giorni. Anche più volte al giorno (11,5%).

La nutrizione è fondamentale per il benessere degli animali da compagnia. Quindi il 76,1% dei cani viene nutrito con alimenti industriali. Il pet food industriale rappresenta la soluzione più pratica e conveniente per nutrire i propri amici pet in modo equilibrato, bilanciato e completo, come raccomandano i veterinari. I prodotti sono sicuri, formulati da nutrizionisti esperti e differenziati in base a età, razza e stile di vita e contribuiscono al benessere degli animali d’affezione.

Per ciò che riguarda la convivenza in società, il 71,6% dei proprietari di cani si mostra virtuoso, poiché adotta una o più misure per migliorare il grado di accettazione del proprio cane: particolarmente significativo il fatto che 1 su 5 abbia fatto fare un corso di addestramento e il 7,2% abbia partecipato a un corso di formazione per proprietari.

I gatti in famiglia

Coerentemente con quanto avviene anche per i cani, anche la scelta di prendere un gatto in famiglia tiene conto di diversi fattori. Pesano gli spazi a disposizione (considerati dal 35,7%), anche se ovviamente in misura minore rispetto a quanto pesano per i cani, e lo stile di vita della famiglia (35,7%). La composizione della famiglia e il costo del mantenimento seguono, presi in considerazione rispettivamente dal 18,8% e dal 17,9% dei proprietari.

Più bassa rispetto ai cani la percentuale di chi registra il proprio gatto all’anagrafe. Pari a poco più di 1 gatto su 2 a fronte dell’87,1% dei cani. Trattandosi di un’iscrizione – a differenza di quella per i cani – non obbligatoria, il dato è sicuramente positivo e indice di responsabilità.

rapporto assalco zoomark 2019 sui gattiLa cura della salute è un aspetto prioritario anche per i proprietari di gatti. Quasi al 90% la percentuale di chi fa regolarmente vaccinare il proprio pet. Dal veterinario generalmente si va da una a due volte l’anno (è il 64,3% che lo dichiara), ma vi è un 10,2% di proprietari che dichiara di andarci oltre tre volte l’anno.

L’attenzione a far fare movimento e attività fisica è alta anche da parte dei proprietari di gatti. Oltre la metà (63,2%) dichiara di giocare tutti i giorni o quasi con il proprio pet, e vi è un 11% che dichiara di farlo, addirittura, più volte al giorno. La quasi totalità dei gatti, ovvero il 90%, è nutrita attraverso alimenti industriali. Esigue le percentuali di chi prepara in casa i pasti (5,5%) o di chi nutre il proprio gatto di avanzi (2,4%).

Assalco - Infografica Possesso responsabile 2019

E chi non ha un pet?

Chi non ha un pet non è detto che non lo voglia. Il 5,7% degli Italiani è intenzionato ad accogliere presto un animale da compagnia in famiglia. Nel 45% dei casi entro l’anno. I cani vincono in popolarità (4,1%), ma c’è anche una piccola quota che vorrebbe sia un cane, sia un gatto (0,3%). La consapevolezza che un animale domestico richiede impegno e dedizione sembra assodata.

Tra le ragioni indicate da chi non ha intenzione di prendere con sé un pet spicca nuovamente un atteggiamento responsabile, infatti più della metà dei non proprietari (54,8%) dichiara di non prendere un pet non potendo garantire all’animale le giuste condizioni di vita in termini di tempo da dedicargli (35,2%) e spazi a disposizione (24,8%).

Leggi l’articolo completo con la vetrina dei nuovi prodotti visti a Zoomark 2019
su AgriCommercio & Garden Center n. 6/2019

Dall’edicola digitale al come e perché abbonarsi

Animali domestici, la carica dei 60 milioni - Ultima modifica: 2019-09-11T16:30:38+02:00 da Barbara Gamberini

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