Rodenticidi, le mosse vincenti nella lotta ai topi

rodenticidi
I ratti sono un grave pericolo per le derrate e non solo
Per liberarsi dai roditori è necessario mettere in campo una multistrategia basata sui diversi tipi di esche oggi in commercio

All’approssimarsi dell’autunno e, soprattutto, in inverno gli indesiderati roditori (topi, ratti, topolini di campagna) risultano particolarmente attivi nella ricerca del cibo, attentando così alle derrate e alle sementi eventualmente presenti in locali di servizio delle abitazioni, come cantine e magazzini, ma facendo sentire la propria pressione anche nei frutteti e negli orti, alla ricerca degli ultimi prodotti di stagione (frutti, ortaggi da radice), ormai maturi per la raccolta.

Ecco perché è bene attivarsi per tempo nel proporre un vasto assortimento di mezzi di lotta, che saranno richiesti dalla clientela per tutto l’arco dell’inverno, quando sarà più facile evidenziare la presenza di questi sgradevoli ospiti all’interno dei locali idonei alla conservazione.

Esistono numerosi prodotti commerciali per liberarsi di questi ospiti indesiderati: ecco sette consigli importanti da fornire al cliente sull’acquisto e l’impiego dei rodenticidi perché sia completamente soddisfatto dal loro utilizzo.

  1. I topicidi non vanno mai maneggiati direttamente a mani nude, neppure quelle in bustine: per disporre al meglio le esche, basta utilizzare un paio di guanti da lavoro, un barattolino per estrarre e versare quelle pellettate o un bastone per spostarle nei punti poco accessibili.
  2. Le collocazioni migliori sono sulle rotte abitualmente preferite dai roditori: lungo muri perimetrali o mobilio pieno, e sulla soglia o all’interno delle tane.
  3. In caso di presenza di bambini o animali domestici, le esche vanno occultate (mediante cassette da frutta o assi, o attraverso gli appositi contenitori di sicurezza in vendita con il prodotto), in maniera da impedire possibili contatti accidentali.
  4. Nell’impossibilità di isolarle, orientate il cliente verso l’acquisto di trappole adesive pronte all’uso o colle, entrambe prive di sostanze velenose.
  5. Ogni 3-5 giorni è necessario verificare il consumo e/o l’integrità delle esche, reintegrandole o sostituendole. Se la collocazione è in esterni, suggerite prodotti resistenti agli agenti atmosferici. La confezione, se non interamente utilizzata, va conservata accuratamente richiusa per evitare l’umidità e in luogo sicuro.
  6. Ricordate al cliente che i risultati migliori si ottengono cambiando frequentemente tipo, formato e composizione del topicida. I topi, infatti, hanno memoria dell’esca precedente, e potrebbero ignorarla se viene loro riproposta.
  7. Caldeggiate le esche “ad azione ritardata e graduale”, per evitare che il topo muoia davanti ai propri simili che hanno assistito all’ingestione: il resto della colonia si terrebbe ben a lontano dalle ulteriori esche che causano morte immediata fra contorcimenti.

7 consigli da trasferire ai clienti

  1. Con l’esclusione delle “pantegane” (i topi di fogna o ratti), giardini, capanni, magazzini e cantine possono ospitare ratti e vari topolini di campagna, ma questi ultimi sono tutti in genere terrorizzati dall’uomo. Sicuramente non aggrediranno mai l’umano.
  2. Chi possiede uno specchio d’acqua, in concomitanza con la presenza dei topi, non deve mai immergere le mani ferite o escoriate perché nelle acque potrebbe essere presente il batterio della leptospirosi, una pericolosa malattia veicolata dall’urina dei topi.
  3. Per allontanare i roditori, bisogna mantenere il terreno e gli ambienti interni molto puliti.
  4. Sembra stupido, ma un consiglio sempre valido è quello di prendere un gatto, oppure un cane da caccia, preferibilmente da tana, come un Bassotto o uno Yorkshire.
  5. Per i clienti che non vogliono uccidere il topo, consigliate le trappole a scatto che intrappolano il topo, da liberare poi in un terreno incolto in campagna.
  6. A quelli che non vogliono avere a che fare con le esche, a causa di bambini o animali domestici, consigliate le classiche trappole a molla, quelle adesive pronte all’uso e le colle, le ultime due prive di sostanze velenose.
  7. Sottolineate che le esche topicide (da proteggere con assi o con l’apposita scatola di sicurezza e da rinnovare ogni cinque giorni) contengono veleni molto pericolosi se ingeriti da esseri viventi diversi dai topi: vanno quindi utilizzate con prudenza e seguendo tassativamente le istruzioni sulla scatola.

L'articolo completo della rassegna merceologica di rodenticid è pubblicato
su AgriCommercio e Garden Center n. 5/2021 

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Rodenticidi, le mosse vincenti nella lotta ai topi - Ultima modifica: 2021-09-13T09:15:34+02:00 da K4

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