«Gli obiettivi dalle restrizioni dettate dal Farm to Fork, che prevedono la riduzione dei mezzi chimici per la gestione delle colture e l’introduzione di soluzioni alternative, rendono necessaria una nuova formazione sia per gli agricoltori che per i commercianti di mezzi tecnici – ha detto Fabio Manara, presidente di Compag (la Federazione delle rivendite agrarie) in apertura del Convegno Compag 2021 -. E se fino ad oggi siamo stati supportati dalle multinazionali per sostenere questa formazione adesso tutto ricade sulle nostre spalle. Si spera solo che con un Pnrr da 6,8 miliardi si possa accedere ai finanziamenti necessari. Compag intanto si sta già muovendo rinnovando i propri supporti informatici e organizzando una serie di corsi di aggiornamento destinati ai propri soci e agli agricoltori».
Il Farm to Fork al momento non è ancora una imposizione vincolante ma solo una «fonte di ispirazione», come ha ricordato in occasione dell’incontro di Compag Graeme Jones, Head of Unit Plants and Organics - Commissione Europea, ma già si stanno gettando le basi per il futuro. Infatti la proposta normativa scaturirà dopo tutti gli opportuni studi di approfondimento che porteranno all’introduzione di prodotti a basso impatto ambientale.
Serve più innovazione
«Oggi – ha ricordato Paula de Vero responsabile tecnico del Copa-Cogeca (agricoltori e cooperative europei) – è sempre più difficile produrre cibo di qualità nelle quantità richieste. Mancano infatti prodotti per sostituire quelli non più ammessi. Purtroppo però, se si tiene conto che per la registrazione di un prodotto servono 10 anni, siamo già in ritardo per il raggiungimento degli obiettivi del Farm to Fork previsto per il 2030».
Secondo la De Vero le sole armi di cui disponiamo oggi sono l’agricoltura integrata e l'agricoltura di precisione ma mancano soluzioni veramente efficaci. Diventa così un aspetto importante poter accedere ai finanziamenti disponibili per lo sviluppo di tecnologie innovative e per garantire un’adeguata formazione degli operatori.
Prodotti in “zona grigia”
«In 20 anni – ha fatto presente Lorenzo Faregna direttore di Agrofarma-Federchimica – abbiamo perso il 60% delle molecole utilizzate per la difesa ma vorrei anche evidenziare che le molecole che abbiamo registrato oggi sono state sviluppate 10 anni fa quando del Green Deal non se ne sentiva parlare. Oltre tutto per le aziende chimiche, che sono continuamente demonizzate e che lavorano in un contesto legislativo non chiaro e che può cambiare in corso d’opera, spendere circa 200 milioni per una registrazione che impiega 10 anni non è certo facile…».
Allo stesso tempo, secondo Faregna, in questo contesto entrano su mercato prodotti alternativi, privi di test di garanzia e sicurezza, che gravitano in una “zona grigia” non meglio determinata...
Rilancio dello stoccaggio
Compag accoglie al suo interno anche gli stoccatori di cereali per i quali il censimento Ismea 2019 ha evidenziato diverse criticità per obsolescenza delle strutture che limitano la capacità oraria e l’operatività. Quelli di piccole dimensioni, in particolare, non investono in ampliamenti (66%) e non si ristrutturano (53%) perché non riescono ad accedere a finanziamenti.
«Oggi però – ha ricordato Edoardo Musarò, responsabile settore cereali e oleaginose di Compag - la situazione potrebbe cambiare. Dei 6,8 miliardi del Pnrr, 1,3 miliardi sono infatti proprio destinati ai contratti di filiera e di distretto che vedono coinvolte le strutture di stoccaggio. In questo contesto si inserisce l’attività di Compag che intende creare un network per la condivisone di informazioni e conoscenze, compreso l’accesso ai fondi disponibili, in approccio win-win».
I bandi dei fondi del Pnrr, secondo Musarò potrebbero essere emanati già da gennaio-febbraio 2022.
Il sostegno di Compag
Nel corso del convegno il direttore di Compag Vittorio Ticchiati ha ricordato tutti i settori in cui l’associazione si si è prodigata per dare soluzioni ai propri soci.
Fra questi: il progetto Granaio Italia, la normativa sugli agrofarmaci per utilizzatori non professionali (è recentissima la proroga per l’utilizzo di questi prodotti) e il regolamento fertilizzanti (che entrerà in vigore nel luglio prossimo).