Forum Arptra 2024, l’evoluzione della protezione delle piante

arptra 2024
L’Arptra ha sempre perseguito un progetto di agricoltura ecosostenibile, in particolare con l’annuale Forum di Medicina vegetale giunto quest'anno alla 35ª edizione

Perseguire un progetto di agricoltura ecosostenibile, che riesca a coniugare le esigenze del mercato, il reddito del produttore, la sicurezza alimentare e il rispetto dell’ambiente. Questo è sempre stato l’obiettivo dell’Associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura (Arptra) nei suoi 38 anni di attività e iniziative sul territorio pugliese e anche fuori da esso. Una finalità che si è sostanziata in particolare attraverso il Forum di Medicina vegetale, che ha acquisito da anni una forte rilevanza nazionale ed è giunto in questo 2024 alla 35a edizione.

Gianluca Chieppa
Gianluca Chieppa

«Il Forum è articolato in tre sessioni, diverse ma strettamente connesse fra loro – afferma Gianluca Chieppa, agronomo presidente dell’Arptra –.

La prima affronta tematiche di carattere generale legate alla protezione fitosanitaria delle piante: nell’ultima edizione il tema è stato “Nutrire il futuro: sfide e prospettive nella produzione sostenibile del cibo”, mentre negli ultimi anni gli argomenti toccati, sempre di estrema attualità, hanno spaziato dalla celebrazione dell’anno internazionale per la difesa delle piante (2019) alla strategia “Farm to Fork” all’interno del Green Deal europeo (2020), dall’impiego di biotecnologie sostenibili intese come opportunità e sfide per la protezione delle piante (2021) al rapporto fra transizione ecologica e protezione delle piante per coniugare sostenibilità ed esigenze fitoiatriche (2022).

La seconda sessione comprende comunicazioni delle società agrochimiche su prodotti e tecniche per la protezione delle piante; oltre a fare scuola in Italia, dando lo spunto per incontri simili, la sessione è cambiata nel tempo nei contenuti di pari passo con l’evoluzione della difesa fitosanitaria.

La terza sessione, infine, riguarda la presentazione di patogeni e parassiti di recente diffusione nel territorio pugliese, spesso con agganci ad altre realtà agricole italiane».

Rivoluzione nella difesa

Attraverso il dipanarsi negli anni dei diversi Forum, e soprattutto delle varie seconde sessioni, l’Arptra, è stata non solo testimone, ma anche attrice di una grande rivoluzione nella protezione delle piante.

«Questa rivoluzione è sostanzialmente iniziata nel 2014, quando la difesa integrata è diventata obbligatoria. Da allora l’orientamento verso la nuova difesa è diventato sempre più forte, anche perché la Grande distribuzione organizzata ha premuto nella sua direzione.

Negli ultimi anni il lancio di nuove sostanze attive è diventato pressoché raro, tant’è che quest’anno al Forum è stato presentato solo un prodotto nuovo. L’industria chimica ha dovuto cambiare, poiché è diventato molto rischioso investire su nuovi prodotti: la presentazione di un dossier tossicologico, oltre a essere costosa, incontra troppe difficoltà, i parametri da rispettare sono diventati davvero tanti e molto selettivi.

Nei Forum di Medicina vegetale degli ultimi dieci anni abbiamo assistito a un continuo calo del numero di nuove sostanze attive. Dobbiamo renderci conto che stiamo vivendo un cambiamento epocale».

La vera transizione ecologica, nella protezione delle piante, sostiene Chieppa, di fatto la sta realizzando l’industria agrochimica, che ha dirottato il suo interesse dalla chimica di sintesi ai mezzi di biocontrollo, acquistando start-up dovunque nel mondo, investendo in formulazioni di prodotti nuovi o sviluppando nuovi ceppi di microrganismi.

Mezzi di biocontrollo

«Attualmente abbiamo una grande disponibilità di mezzi di biocontrollo, a cui non eravamo preparati. Pensiamo ai tanti ceppi oggi esistenti di Trichoderma, tutti con formulazioni straordinarie, impensabili fino a dieci anni fa, estremamente solide, capaci di resistere bene allo stoccaggio e alle spedizioni.

Se da un lato ci sono state continue revoche di sostanze attive, dall’altro in un breve arco di tempo l’industria chimica ha sviluppato e messo a disposizione un grande numero di mezzi di biocontrollo.

È vero che questi nuovi mezzi hanno un posizionamento rigorosamente preventivo. Infatti, i vari Trichoderma, Bacillus subtilis, Bacillus amiloliquefaciens, ecc., tutti dotati di grandissima versatilità su tanti patogeni, hanno necessità di essere posizionati in maniera preventiva. Questa specificità mette un po’ in discussione la difesa integrata, che ha come pilastro il monitoraggio. Ma, detto questo, la disponibilità di tanti mezzi di biocontrollo ha fatto svanire in tempi rapidi tutte le preoccupazioni sorte a causa della revoca di numerose sostanze attive.

Al Forum non vengono presentati prodotti nuovi, ma soprattutto estensioni di impiego, quest’anno tantissime, per i prodotti non pericolosi sotto il profilo ecotossicologico e quindi caratterizzati da un approccio sostenibile».

Obiettivi irreversibili

Sulla base della citata evoluzione della protezione delle piante Chieppa ritiene che gli obiettivi della strategia Farm to Fork sono irreversibili.

«I prodotti revocati non saranno riammessi in commercio. Ma l’Unione europea dovrà avere sicuramente un approccio più realistico. Alcuni obiettivi non stavano in piedi, come per l’Italia la riduzione del 62% dell’impiego degli agrofarmaci!

L’agricoltura italiana ha tante filiere, che necessitano di adeguata protezione. È vero che molti agrofarmaci, quelli a base di zolfo o di rame, come i polisolfuri che si usano su meli e peri, hanno dosaggi elevati, che hanno incrementato l’obiettivo di riduzione fissato per l’Italia, a differenza di quanto accade in altri paesi, come quelli nord europei. Ma l’agricoltura italiana era veramente penalizzata, quindi penso che l’Ue rivedrà la questione. E poi la marcia dei trattori porterà probabilmente a maggiori incentivi agli agricoltori, che non possono farsi carico della transizione ecologica, anche perché di fatto i costi sono aumentati. Come Arptra, pur non avendo condiviso alcune posizioni degli agricoltori, riteniamo che la Commissione europea non debba perseguire una linea ambientalista estrema, ma cercare di contemperare sia le esigenze di tutela dell’ambiente e della salute umana, sia le necessità delle aziende agricole venendo incontro a queste anche con un maggiore sostegno economico».

Su AgriCommercio e Garden Retail 2/2024 troverai le schede dei nuovi prodotti per la difesa presentati all'edizione 2024 del Forum Arptra


Biocontrollo e biostimolanti

L’Arptra prosegue nella ricerca e divulgazione di percorsi nuovi e più sostenibili nella protezione delle piante e nella loro cura complessiva.

«Coerentemente con quanto prima detto abbiamo sviluppato la Biocontrol Conference - afferma Chieppa -, appuntamento annuale che tratta esclusivamente la difesa delle piante con i mezzi di biocontrollo: questo è un settore che si va espandendo grazie agli investimenti delle multinazionali e presenta moltissime novità, sia fungicide sia insetticide.

Inoltre, realizziamo un altro importante incontro annuale, la Biostimolanti Conference. I biostimolanti costituiscono una categoria di prodotti che, nonostante una legislazione ancora carente, cresce velocemente. Oggi l’agricoltore deve affrontare, insieme con le malattie delle piante, anche gli stress abiotici legati ai cambiamenti climatici, come la siccità, i colpi di calore, le gelate, la salinità, ecc.. I biostimolanti possono aiutare le piante ad affrontare e superare tali stress. Riteniamo questi prodotti molto utili, perciò la Biostimolanti Conference è fondamentale sia per aggiornare tecnici e agricoltori sugli ultimi sviluppi del settore sia per formarli nel loro più efficace impiego».

Forum Arptra 2024, l’evoluzione della protezione delle piante - Ultima modifica: 2024-03-20T16:50:10+01:00 da K4

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