Sabato 27 agosto è venuto a mancare il nostro collega e amico Francesco Bavicchi. Difficile trovare parole che riescano a rendere il nostro saluto a una personalità brillante e di enorme spessore come quella di Francesco Bavicchi.
Imprenditore illuminato
Bavicchi, classe 1927, è stato un imprenditore nel più ampio e vero senso del termine, che ha amato l’agricoltura e ne ha seguito l’evoluzione per quasi un secolo intero, prendendo in mano l’omonima azienda fondata dal padre Dario nel lontano 1896 e portandola agli elevati livelli di specializzazione e di avanguardia che gli sono riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. Ricordando Francesco Bavicchi si può parlare di un imprenditore illuminato: nel 1980 è stato tra i soci fondatori della nostra associazione Compag, all’interno della quale ha ricoperto la carica di vicepresidente ininterrottamente fino al 2012 e fino al 2019 è rimasto all’interno del Consiglio in maniera non solo attiva ma proattiva. Inoltre, dal 1980 al 2001 è stato Presidente della sezione orticole di Assosementi.
Ha creduto nel progetto Compag
Nella nostra esperienza associativa in Compag, il Dottore, così lo chiamavano i più, è sempre stato, nella sua discrezione, educazione e garbo, una presenza costante alle riunioni, pronto a esprimere il suo punto di vista lungimirante, attraverso le carte con gli appunti preparati da casa che portava con sé, frutto di uno studio e di un’analisi pregressi delle questioni da dibattere con gli altri soci. Ha creduto nel progetto Compag, convinto che nel mondo agricolo dei mezzi tecnici fare squadra sia la chiave per far fronte alle problematiche che nel tempo si sono presentate e che continuano ad affacciarsi, e ha dato il suo contribuito mettendo a disposizione di tutti, all’occorrenza, la sua preparazione sconfinata, soprattutto in materia di normative.
Un personaggio indimenticabile
La qualità che tutti hanno potuto apprezzare di Francesco Bavicchi è anche ciò che più mancherà, il fatto che la sua mente era costantemente rivolta al futuro. Tanto nella sua azienda, ora sapientemente portata avanti dal figlio Dario, quanto nella sua carriera in Compag e in Assosementi, l’impronta che ha lasciato è evidente. Lo ricordano con grande riconoscenza e rispetto tutti i colleghi, ma in particolare il presidente Fabio Manara e il direttore Vittorio Ticchiati, che ne hanno apprezzato l’impegno, i consigli sempre puntuali e informati e la grande onestà intellettuale che a volte poteva fare apparire un certo puntiglio e ruvidezza ma che erano senz’altro dovuti al voler restare legato ai propri principi che esprimeva in maniera aperta e diretta.
Nel concludere questo nostro breve ricordo siamo certi nel dire che sarà lieve la terra al Dottore, perché la terra è stata, in fondo, la sua vita.
di Sara Manganelli
Membro del Consiglio di Compag