Cerchiamo innanzi tutto di fare chiarezza sulle Zeoliti (Zeolite Chabasite e Zeolite Clinoptilolite) e il loro uso in agricoltura. Si tratta di sostanze in grado di mettere il turbo al nostro orto estivo. Infatti, con il loro impiego, pomodori, melanzane, zucchine e altri ortaggi risulteranno di qualità molto più elevata. Ma prima scopriamo che cosa sono le Zeoliti e come queste, mescolate al terreno, siano capaci di renderlo notevolmente migliore.
Cosa sono le zeoliti
Le zeoliti naturali sono polveri di roccia di origine vulcanica. Il nome zeolite viene dal greco zein “bollire” e lithos “pietra” quindi letteralmente ‘pietra che bolle’, denominazione coniata dallo studioso svedese Axel Fredrik Cronsted che osservò il vapore acqueo intrappolato all’interno delle rocce uscire da queste quando venivano scaldate.
Di zeoliti in natura ne esistono centinaia. Queste presentano una struttura cristallina particolare fatta di piccolissime particelle porose che possiamo immaginare come minuscole spugne solide con tunnel vuoti o strutture a gabbia (gabbia sodalite). Due in particolare sono le zeoliti selezionate per le loro caratteristiche e usate in agricoltura biologica: la Zeolite Chabasite e la Zeolite Clinoptilolite. Ma scopriamole nel dettaglio.
Zeolite Chabasite
La Zeolite Chabasite è presente in Italia in buone quantità. Ha un cristallo con struttura pseudocubica e la possiamo immaginare come un cubo con grandi cavità, capace di catturare molecole d’acqua senza modificare la propria struttura, senza ingrandirsi e andare a compattare e rendere asfittico il terreno, come invece succede in caso di argille. Inoltre è contraddistinta da elevato e selettivo scambio cationico. Semplificando può sembrare, vedendola, una calamita che attira le sostanze nutritive e l’acqua. Il legame con un solo ione nell’atomo della zeolite chabasite ne favorisce poi un facile successivo distacco mettendo a disposizione delle radici delle piante l’acqua e le sostanze nutritive di cui necessitano, in un ciclo continuo di scambio di ioni che immagazzina e poi rilascia sostanze utili per le piante.
La zeolite Chabasite è caratterizzata da un alto scambio cationico di calcio e potassio grazie alle sue grandi cavita nella struttura cubica.
Riassumendo il concetto, la zeolite chabasite mischiata al terreno funge da serbatoio extra per l’acqua con un risparmio idrico notevole e un serbatoio per le sostanze nutritive che non vengono dilavate dalle piogge o disperse, ma restano a disposizione delle piante e in quantità maggiore. Inoltre aiuta le radici a crescere più sane e folte.
Zeolite Clinoptilolite
La Zeolite Clinoptilolite, estratta per lo più in Nord Europa e in Giappone (Asia in genere), presenta un cristallo con struttura lamellare. Questa può essere immaginata come una spugna rigida e tagliente con cavità inferiori alla zeolite chabasite, capace di catturare molecole d’acqua senza modificare la propria struttura. Inoltre è contraddistinta da un elevato e selettivo scambio cationico e quindi può essere idealizzata come una calamita che attira a sé le sostanze nutritive per un successivo distacco, mettendo a disposizione delle radici delle piante l’acqua e le sostanze nutritive di cui hanno bisogno.
Riassumendo il concetto, la Zeolite Clinoptilolite mischiata al terreno funge da serbatoio extra per l’acqua, con un risparmio idrico notevole e un serbatoio per le sostanze nutritive che non vengono dilavate dalle piogge o disperse, ma restano a disposizione delle piante e vengono rese disponibili in quantità maggiore. Inoltre aiuta le radici a crescere più sane e più grandi.
Le prove con Zeolite Bioki
Lo scorso anno sono state fatte varie prove sul campo (riprese nei video pubblicate poi sul canale youtube) sia della Zeolite Clinoptilolite che della Zeolite Chabasite da parte di Bioki, con ottimi risultati che riassumo di seguito.
- Nella prima prova sono stati creati due vasi per semenzaio, uno chiamato “controllo” (con solo terriccio) e il secondo con terriccio misto a zeolite e stallatico come concime. In seguito sono stati seminati i ravanelli della stessa confezione in entrambi i vasi. A distanza di un mese i ravanelli del vaso “controllo” erano ancora piccoli gracili e stentati, mentre i ravanelli con la zeolite come ammendante e lo stallatico come concime erano sani forti, grandi il doppio, e pronti per il raccolto.
Risultato:la zeolite ha permesso di ottenere un raccolto superiore, ravanelli più saporiti, e in minor tempo.
- Nella seconda prova è stato ammendato una parte del terreno per l’orto (circa 10 metri quadri) dove sono state trapiantate le piantine di melanzane con la zeolite e utilizzato un concime organico, sempre dell’azienda Bioki concime liquido per pomodori con borlanda.
I risultati sono stati migliori del previsto: le melanzane sono cresciute forti e grandi e hanno prodotto più di 20 frutti a pianta e sono rimaste in produzione fino a ottobre inoltrato, con l’utilizzo di pochissima acqua.
- Nella terza prova i pomodori sono stati ammendati sempre con zeolite chabasite e concime organico liquido specifico per pomodori con borlanda della Bioki. I pomodori sono cresciuti sani e forti e hanno prodotto in modo abbondante e per tutta la coltura. Inoltre è stata protetta la parte aerea e le foglie con la polvere di zeolite micronizzata (perché la zeolite aiuta anche a difendere le piante da insetti e malattie fungine) ed estratto di castagno o tannino di castagno. Come conseguenza le piante non hanno subito attacchi parassitari e non si sono ammalate continuando a produrre fino alla fine.
Dalle prove effettuate si può affermare che la zeolite, sia Clinoptilolite che Chabasite della Bioki, è molto efficace e consigliabile come ammendante per il terreno. Inoltre risulta molto indicata anche per il semenzaio dove aiuta le piantine a nascere e sviluppare in tempi brevi un ottimo apparato radicale uniforme, prima di essere trapiantate in pieno campo.
Di seguito cerchiamo di rispondere ad alcune delle domande più ricorrenti.
Ma la zeolite è un concime?
La zeolite non è un concime, ma come ammendante al terreno ne cambia e migliora la struttura per sempre. Inoltre, unita a un concime, consente di mettere il turbo alle colture e di conseguenza produrre ortaggi più belli, più grandi, e più a lungo, con molta meno acqua.
Come fa la zeolite a rilasciare l’acqua immagazzinata?
La risposta sta nella temperatura. La zeolite, infatti, immagazzina grandi quantità di acqua a basse temperature, come ad esempio al mattino presto, mentre la rilascia e la mette a disposizione delle radici quando le temperature salgono sopra i 25-28°C, quindi quando serve di più, durante le ore più calde della giornata, catturando di nuovo molecole d’acqua nella notte e mattino seguente o durante le piogge in un ciclo infinito che permette di crescere piante più sane risparmiando molta acqua.
Vengono rilasciate molecole d’acqua anche quando la zeolite si lega ad altri elementi liberando, appunto, l’acqua.
Quindi è meglio usare Zeolite Chabasite o Zeolite Clinoptilolite?
Sono zeoliti con effetti simili che agiscono come spugne, però la differenza di cavità molecolare consente alla chabasite di effettuare scambi cationici di alcuni elementi e rilasciare, ad esempio, calcio e potassio, alla Clinoptilolite di rilasciarne altri, come il magnesio. L’ideale quindi, per un beneficio ancora superiore, sarebbe ammendare utilizzando entrambe; in alternativa si può utilizzare una sola delle due
La Zeolite rilascia alluminio nel terreno?
La risposta è no. Sebbene la struttura sia composta di allumino-silicati, così come le argille sono composte di silicati di alluminio idrato. Per scindere il forte legame della composizione avrebbe bisogno di più di 1400°C di temperatura e quindi non ci sono pericoli di rilascio a temperatura ambiente notevolmente più bassa. Anzi, la zeolite funge un po’ da setaccio molecolare e se incontra alluminio o metalli pesanti li cattura all’interno della gabbia, aiutando a pulire di fatto il nostro terreno.
Importanza del biologico
Utilizzare prodotti biologici per un agricoltura più sana e cibo più genuino è molto importante per la nostra salute e per un futuro sostenibile, ma l’efficacia di questi prodotti può essere molto migliorata seguendo semplici e chiare istruzioni e buone pratiche complementari.
Questo articolo fa parte di una serie dedicata a condividere esperienze e diffondere conoscenze e semplici linee guida sui prodotti biologici usati negli orti e frutteti familiari.
Enrico Mutignani è l’ideatore del canale youtube "Alberà, Luce in natura" e fondatore di un sito di giardinaggio e agricoltura. E' impegnato in primo piano nella ricerca e condivisione di esperienze e soluzioni utili in agricoltura biologica e nella gestione efficiente di orti e frutteti familiari.
IL MONDO DI BIOKI
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