La proposta Bioki per sostituire i prodotti rameici

L’impiego combinato di alcuni prodotti a zero impatto ambientale permette di ottenere analoghi risultati ma senza alcun impatto sull’ambiente

Ridurre l’impatto dei prodotti rameici è una priorità dell’Ue ma non solo. Tramite la campagna strategica: “Coltivare a residuo Zero” Bioki si è impegnata realizzando un protocollo alternativo all’impiego del rame metallo pesante, problematico nel suo utilizzo dal punto di vista fitosanitario e ambientale.

L’ambizioso progetto portato avanti dai tecnici Bioki è sicuramente volto a rendere un’agricoltura più sostenibile avvicinandosi agli standard del Green Deal. Quando si parla di prodotti con sali rameici è difficile trarre delle alternative valide, ma i tecnici Bioki si sono impegnati in una lunga ricerca scientifica, individuando in una strategia applicativa di prodotti classificati come “Corroboranti”, ossia potenziatori delle difese naturali da attacchi di natura biotica e abiotica.

L’efficacia di questa categoria di prodotti si basa su una corretta metodologia d’impiego. Definirli sostituti dei fitofarmaci risulta errato e forviante, ma impiegati seguendo un corretto timing e un protocollo applicativo collaudato possono dare validi risultati.

Corroboranti utilizzati

I prodotti presi in esame sono: Bentonite, Caolino, Zeolite a Chabasite ed Estratto di Castagno, quindi 3 corroboranti a base di polvere di roccia e 1 corroborante con azione di induttore di resistenza. L’interazione tra i prodotti con azione puramente meccanica e l’estratto di castagno, è stata in grado di produrre una serie di segnali molecolari che hanno attivano a livello nucleare la risposta dei geni di difesa.

Questi prodotti naturali biologici sono di libera vendita quindi non necessitano dell’utilizzo del patentino. Essendo privi del tempo di carenza/intervallo di sicurezza sono impiegabili fino a poco prima del raccolto, in associazione tra di loro, con un protocollo pianificato in alternativa al verderame/poltiglia bordolese. È questo il più conosciuto dei i preparati a base di sali rameici che sicuramente ci protegge dalle malattie fungine quali peronospora, alternaria, cercospora, ticchiolatura, ma non senza controindicazioni. Risulta infatti fitotossico sopra i 28 gradi, soprattutto sulle colture in fiore e sulle coltivazioni orticole fino alla fine del ciclo vegetativo. Si possono anche verificare danni all’ambiente per l’elevato impatto inquinante, e per l’utilizzatore stesso.

Il protocollo Bioki

Con l’utilizzo del protocollo messo a punto dalla Bioki, le piante trattate sono praticamente corazzate e vengono protette anche dagli insetti che solitamente attaccano nel periodo primaverile-estivo, come afidi, nottue, cimici.

Nel particolare, la Bentonite è un’argilla naturale di origine vulcanica che ha la capacità di inglobare e assorbire un’altissima quantità di acqua (ricordiamoci che se non c’è acqua non c’è proliferazione di spore fungine).

La zeolite a Chabasite oltre a riproporre le capacità della Bentonite, riesce a creare un effetto barriera impenetrabile sulle foglie. Infatti, una volta asciugata, crea una pellicola tecnica impermeabile all’acqua. La Chabasite possiede un cristallo appuntito e tagliente, infastidendo la mobilità degli eventuali insetti che possono transitare sulla parte aerea.

Il Caolino Bioki riduce lo stress termico delle foglie e frutti e stimola l’attivita fotosintetica in quando lascia passare una lunghezza d’onda della luce utile alla pianta. Inoltre abbassa la temperatura in giornate assolate, oltre ad assorbile i fitocomplessi odorosi delle piante depistando i parassiti.

Il Tannino di castagno Bioki è un estratto dei metaboliti secondari della pianta, con alto contenuto di polifenoli e sostanze amare in grado di ridurre gli stress della pianta e creare ambienti sfavore alla proliferazione dei funghi. Accresce dunque la vitalità delle piante e, insieme alla bentonite, ha un’azione sinergica favorendo la cicatrizzazione da grandinate, forti piogge, danneggiamento dei tessuti da attacchi fungini e punture di insetti.

Sempre zero residui

I test realizzati nelle serre/laboratoriali Bioki hanno dimostrato che è fondamentale rispettare il corretto timing d’intervento e l’associazione dei prodotti presi in esame per ottenere produzioni di qualità senza scottature, con patologie fungine in forte regressione anche in confronto al verde rame/poltiglia bordolese, fiori non bruciati, elevata allegagione, zero evidenze di fitotossicità.

Non dimenticando che il raccolto trattato è risultato a residuo zero e possiamo così affermare che le prove portate avanti sono risultate tutte rispondenti alla filosofia aziendale: “Bioki, Coltivare a residuo Zero.

La proposta Bioki per sostituire i prodotti rameici - Ultima modifica: 2023-07-03T11:25:56+02:00 da Alessandro Maresca

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