Fertilizzanti, un campione su otto non è a norma

Il valore dei sequestri dei fertilizzanti è molto basso: pur rappresentando più dell’8% come numero di sequestri, la percentuale del valore diventa addirittura dello 0,3%
L’attività di controllo dell’Icqrf ha rilevato sui fertilizzanti una mancata conformità del 12,4%. Pur aumentando il numero dei sequestri cala il valore economico degli stessi. Nel 2020 il valore dei sequestri da parte della Repressioni Frodi si è assestato su un valore medio di poco più di 3.200 euro (contro gli oltre 22mila euro medi del 2019)

Come ogni primavera la repressione frodi ha diffuso i dati relativi all’attività dell’anno appena trascorso. Oltre a fornire il quadro generale, abbiamo scelto di approfondire i dati del comparto fertilizzanti. Anticipiamo che la qualità complessiva è migliorata: circa un campione di fertilizzante su 8 è risultato non conforme dal punto di vista analitico. Si tratta di uno dei migliori risultati del secolo e non è da attribuirsi ad una minore attività di controllo che, come vedremo, nonostante la pandemia si è mantenuta nella media.

La tabella 1 mostra i dati più significativi del 2020 e la colonna all’estrema destra evidenzia il peso percentuale del settore concimi.

Tab. 1 - i controlli dell’Icqrf

Attività 2020 Totali Quota Fertilizzanti
Visite ispettive 58.824 2,1%
Operatori controllati 37.508 2,6%
Operatori irregolari (%) 15,8%
Prodotti controllati 77.080 2,2%
Prodotti irregolari (%) 11,0%
Campioni analizzati 12.168 7,4%
Campioni irregolari 900,4 12,4%
Campioni irregolari (%) 7,4%
Contestaz. Amministr. 4.119 2,3%
C. amm. pagate mis.ridotta 1.807 3,9%
Incasso pag. mis. ridotta (k€) 2.119 5,1%
Notizie di reato 159 3,8%
Sequestri 345 8,4%
Valore dei sequestri (k€) 27.389 0,3%
Diffide 4.762 0,7%
Ordinanze Ingiunzioni 1.899 1,0%
Valore delle O. I. (k€) 16.914 0,4%

Segnaliamo che i fertilizzanti restano uno dei comparti più birichini: a fronte di non conformità generali del 7,4% i concimi hanno fatto registrare il 12,4% solo (nell’ordine) carne, oli e mangimi sono andati peggio.

Quindi è corretto continuare a dedicare particolare attenzione ai fertilizzanti anche perché la struttura dell’impianto sanzionatorio non è adeguata ai tempi (vedi box).

Continuando l’analisi della tabella generale è interessante notare che, a prescindere dall’ entità delle violazioni, il valore dei sequestri dei fertilizzanti è davvero molto basso: pur rappresentando più dell’8% come numero di sequestri, la percentuale del valore diventa addirittura dello 0,3%.

Probabilmente molto è dovuto al fatto che i concimi sono tra i mezzi tecnici che valgono meno; tuttavia segnaliamo che nel 2020 l’attività di controllo e prelievo ha spesso interessato partite di piccola entità.

Forse anche a causa del particolare periodo ci si è dedicati a prelievi di poche e piccole confezioni piuttosto che a campionamenti complessi come possono essere quelli di un camion di concime in sacchi da 25 kg.

Nel primo caso è sufficiente prelevare quattro confezioni da 1 kg nel secondo sarà necessario aprire 20 sacchetti per prelevare circa 500 grammi da ciascuno di essi.

Come leggere i dati

Passiamo ad analizzare la tabella 2 che illustra in dettaglio l’attività solo del comparto fertilizzanti (2020 rispetto al 2019). Da qualche anno c’è una sensibile differenza tra il numero di contestazioni amministrative e quello dei campioni risultati irregolari; in teoria quest’ultimo dovrebbe essere inferiore perché le multe includerebbero anche le etichette non conformi. Di conseguenza è quasi impossibile poter dire, ad esempio, quante sanzioni del 2020 siano da imputare a errate etichettature anche se, nel report dell’Icqrf, c’è un dato del 4,8% identificato come “prodotti irregolari” ma non è ben chiaro a cosa si riferisca. La tabella suggerisce altri spunti di riflessione.

Tab. 2 - Icqrf solo fertilizzanti

Attività / Anno 2019 2020 20/19
Visite ispettive 1.091 1.222 12%
Operatori controllati 932 957 3%
Prodotti controllati 1.489 1.660 11%
Campioni analizzati 1.061 903 -15%
Campioni irregolari 203 112 -45%
Campioni irregolari (%) 19,1 12,4
Contestazioni amministrative 120 96 -20%
Notizie di reato 5 6 20%
Sequestri 20 29 45%
Valore dei sequestri (k€) € 443 € 94 -79%

Notiamo, ad esempio, che a fronte di circa 130 visite ispettive in più rispetto a quelle del 2019, i prodotti controllati sono aumentati di 170 unità (percentualmente in linea) mentre sono cresciuti solo di 25 unità gli operatori controllati: significa che presso il medesimo operatore è stato prelevato un maggior numero di campioni.

A conferma di quanto anticipato, pur aumentando il numero dei sequestri (da 20 a 29) è crollato il loro valore economico, attestandosi su un valore medio di poco più di 3.200 €/sequestro contro gli oltre 22mila €uro medi del 2019. Vediamo, infine, i numeri delle irregolarità: a fronte di un calo del 15% dei campioni analizzati, le non conformità sono quasi dimezzate per arrivare ad una percentuale di irregolarità di poco superiore a 12 contro il quasi 20% del 2019.

Errori esteriori

Anche il grafico che raccoglie gli ultimi 10 anni di attività Icqrf nel comparto concimi ci può aiutare a individuare alcuni trend. Con la sola eccezione del 2019, il numero di visite ispettive si è mantenuto tra 1200 e 1600 mentre sembra avvicinarsi progressivamente la curva dei prodotti controllati: 10 anni fa si facevano più prelievi per visita. Fino al 2016 il numero di contestazioni superava (giustamente) quello dei campioni irregolari e i valori del biennio 2018-2019 sono davvero strani per poter trovare giustificazioni tipo quella dello slittamento da un anno all’altro (es.: prelievo del 2019 sanzionato nel 2020). Continua ad essere difficile capire quante contestazioni sono collegate a errori di etichettatura che, lo ricordiamo, potrebbero vedere coinvolto anche il canale distributivo in quanto si tratta di “errori esteriori” che talvolta sono stati contestati tanto al fabbricante quanto al rivenditore.

Ci conforta, in ogni caso, notare che la qualità media dei prodotti sta migliorando: diminuiscono i numeri di campioni irregolari e contestazioni amministrative pur mantenendosi intorno al migliaio i campioni analizzati.


Etichette, lotta alle informazioni fuorvianti

È sempre più diffusa la pratica (scorretta) di fornire informazioni fuorvianti in etichetta.

Un esempio su tutti: l’uso del termine biostimolante. Etichette, cataloghi, siti internet e pubblicità e, purtroppo, anche pubblicazioni scientifiche e articoli tecnico-divulgativi definiscono biostimolante anche quello che non può fregiarsi di tale inquadramento normativo. L’attuale impianto sanzionatorio non facilita il compito dell’Icqrf nel momento in cui si volessero iniziare a punire le informazioni scorrette. Per mettere una multa ci deve essere una violazione e solo il futuro regolamento UE stabilisce che le informazioni non devono fuorviare l’utilizzatore, ad esempio attribuendo al prodotto proprietà che esso non possiede, addirittura devono riferirsi a fattori verificabili e, chicca finale, non devono proporre indicazioni mediante dichiarazioni o rappresentazioni visive secondo cui il prodotto protegge le piante dagli organismi nocivi. Un grande numero di prodotti oggi in commercio violerebbe queste regole e quando, tra qualche anno, sarà pronta la norma nazionale che si adatterà al nuovo regolamento UE, assisteremo ad una profonda revisione delle diciture e delle “promesse” oggi dispensate senza ritegno.

Al contrario, da qualche tempo, alcuni funzionari dell’Icqrf hanno preso di mira le forme d’impiego dei fertilizzanti. Sono state poste sotto osservazione, ad esempio, etichette di ammendanti e correttivi in cui si davano indicazioni d’impiego per via fogliare. In questo caso c’è violazione in quanto ammendanti e correttivi sono, per definizione, per applicazione al suolo ma non sempre è facile trovare la sanzione più adeguata in grado di punire tali irregolarità.


Leggi l'articolo su Agricommercio e garden center n. 3/2021

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Fertilizzanti, un campione su otto non è a norma - Ultima modifica: 2021-05-17T15:08:46+02:00 da K4

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