La fertirrigazione è una pratica che, per le sue caratteristiche, a pieno titolo si inserisce nelle tecniche sostenute dalla tanto discussa nuova Pac.
La Pac che entrerà in vigore dal 2014, infatti, intende rafforzare la sua efficacia ambientale grazie a una componente ecologica o verde dei pagamenti diretti greening. Gli agricoltori che percepiscono il pagamento di base e rispettano una serie di pratiche, che vanno oltre la condizionalità, avranno diritto a un pagamento addizionale.
Tali pratiche, a beneficio del clima e dell’ambiente prevedono, come noto:
a) la diversificazione delle colture: quando le superfici a seminativo superano i 3 ha, dovranno essere previste tre tipi di colture che devono interessare almeno il 5% e non superare il 70% della superficie a seminativo;
b) il mantenimento dei prati e pascoli permanenti: gli agricoltori dovranno mantenere delle superfici adibite a prati e pascoli permanenti;
c) aree ecologiche: gli agricoltori dovranno dedicare almeno il 5% della loro superficie agricola a scopi ecologici (escluse le aree usate per i prati permanenti). Possono essere considerati tali i terreni a riposo, le terrazze, il mantenimento del paesaggio, le fasce tampone, le pratiche agricole in rispetto delle direttive relative alla protezione acque da nitrati, all’uso sostenibile pesticidi, alla politica delle acque, alla conservazione degli habitat naturali e flora e fauna selvatica e alla conservazione degli uccelli selvatici.
Proprio nell’area ecologica si possono individuare alcuni dei principali aspetti tecnici legati alla buona pratica della fertirrigazione. Per esempio, il rispetto delle direttive da applicare per la protezione delle acque dai nitrati, viene facilitato dall’applicazione delle concimazioni con la fertirrigazione e con la microirrigazione, perché esse permettono un più facile e spinto frazionamento di dosi ridotte di fertilizzanti azotati distribuiti con l’irrigazione a goccia.
Una corretta applicazione di questi frazionamenti e dosaggi ridotti permettono al tempo stesso una maggiore efficienza della singola unità fertilizzante per unità di prodotto raccolto. Per esempio, pensare a una riduzione di anche il 30% di unità di azoto, distribuite in copertura e opportunamente frazionate durante il ciclo di una specifica coltura, è già una realtà da tempo.
Oltre alla tematica legata alla riduzione dei nitrati, si affianca direttamente anche un’altra tematica legata a una migliore gestione delle risorse idriche. Si è fatto cenno, infatti, sempre nell’area ecologica, alla politica delle acque, e a un loro minore e più sostenibile utilizzo.
UN IMPIEGO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI CHIMICI
La microirrigazione a goccia o la microirrigazione a pioggia, è già ampiamente utilizzata in ortoflorovivaismo, sia in coltura protetta che in pieno campo. Infatti vede diversi impieghi anche in orticoltura da pieno campo e in frutticoltura. Ma la sua applicazione veramente innovativa, sta avvenendo in questo ultimi due anni, grazie a una notevole espansione delle colture a fini energetici come il mais per produrre biogas. Oltre al mais si coltiva anche girasole, colza, sorgo, e alberi come il pioppo, l’acacia, gelso, salice e l’eucalipto.
Entro il 2020, dovremo infatti ridurre le emissioni di CO2 per una quantità pari al 20%; tale risparmio dovrà provenire da fonti rinnovabili come l’eolico, il biogas e il fotovoltaico e questa fase di transizione è incentivata dal governo e dalla Ue. A questo riguardo sono infatti molto interessanti i vantaggi offerti dall’irrigazione a goccia e dalla fertirrigazione nel supportare la coltivazione delle biomasse vegetali utili alla produzione del biogas.
Sempre nell’area ecologica, come pratica a beneficio del clima e dell’ambiente, viene elencato anche un uso sostenibile degli agrofarmaci.
Chemigation è un termine anglosassone utilizzato per descrivere l’aggiunta di differenti prodotti agrochimici in un sistema di microirrigazione allo scopo di distribuire agrofarmaci in tutta l’area irrigata.
Altri termini più specifici sono utilizzati per descrivere l’applicazione di diversi prodotti attraverso un sistema irriguo, col suffisso gation. Per esempio a seconda dei diversi tipi di prodotti si hanno: fertigation (quando si utilizzano i fertilizzanti), fungigation (fungicidi), insectigation (insetticidi), herbigation (erbicidi), fumigation (fumiganti). Il termine chemigation include anche l’applicazione di altri prodotti come gli acidi, il cloro, ecc. allo scopo di effettuare trattamenti all’acqua o per pulire i componenti di un sistema irriguo.
Per l’applicazione di alcuni fumiganti si parla di drip fumigation quando si opera con un impianto di microirrigazione a goccia.
Il pagamento relativo alla componente ecologica dell’aiuto, tenendo conto del budget disponibile, si potrà stimare che si attesti su 80-200 €/ha.
Il settore agricolo è un soggetto chiave per la gestione del suolo, dell’acqua, della biodiversità e del paesaggio.
Quasi 14 milioni di aziende agricole gestiscono oltre la metà del territorio europeo. L’agricoltura e la silvicoltura sono praticate sull’80% del territorio europeo. L’agricoltura può offrire risposte concrete per lottare contro il cambiamento climatico e la perdita della biodiversità.
E su queste necessità la fertirrigazione è in gradio di fornire risposte concrete.