Rapporto Assalco-Zoomark, segno più su tutta la linea pet

mercato pet 2022
Il mercato tiene, ma i consumatori si spostano verso alimenti salutari e funzionali, che diano felicità e benessere ai quattrozampe. “Ricco in…”, “Senza…”, “Italiano”, le tendenze regine nel petfood

Il Rapporto Assalco-Zoomark arriva puntualmente ogni anno nel mese di maggio e viene diffuso in corrispondenza del salone bolognese del pet-food e pet-care. Il Rapporto riporta i dati del settore – mercato, società, veterinaria – relativi all’anno precedente 2022.

Anche nel 2022 tutti i dati hanno davanti il segno più a dimostrazione del fatto che il settore gode di ottima salute e non si prevedono allentamenti. Avere un corner pet nel proprio garden center o rivendita agraria rimane dunque una mossa vincente, soprattutto seguendo le tendenze che emergono dal Rapporto.

Inflazione non importante

Nonostante la pandemia del 2020-21 e l’inflazione del 2022 (punte del +14% nell’ultima parte dell’anno, media 2022 del 7,9%) nel largo consumo, il mercato dei prodotti per l’alimentazione dei cani e gatti in Italia – canale grocery e canale specializzato composto da petshop tradizionali, catene petshop e petshop gdo – ha sviluppato un giro d’affari di 2.759,5 milioni di euro per un totale di 673.449 tonnellate vendute (vedi tabella 1).

Tabella 1 - Vendite a valore nel grocery e canale specializzato

Tipologie  Valore (milioni di Euro) % Quota Valore Var %
 Cane e Gatto 2.759,50 100 11,4
Gatto 1.484,40 53,8 11,9
Umido Gatto 918,6 33,3 11,7
Secco Gatto 485,3 17,6 11,4
Snack Gatto 80,6 2,9 18,6
Cane 1.275,10 46,2 10,7
Umido Cane 414,5 15 11,6
Secco Cane 647,8 23,5 10
Snack Cane 212,8 7,7 11,4
Rapporto Assalco – Zoomark 2023: Fonte: Circana - 52 settimane al 1° gennaio 2023

La dinamica inflattiva ha generato un incremento di fatturato dell’11,4% e un sensibile rallentamento – rispetto agli ultimi 2 anni – della crescita delle vendite in volume (+0,8%).

Nel 2022, tutti i principali segmenti degli alimenti per cani e gatti mostrano tendenze a valore positive rispetto allo scorso anno. Il segmento degli alimenti umidi si conferma il più importante: registra infatti 1.333,1 milioni di euro circa che equivalgono al 48,4% di quota sul totale mercato. Si è assistito a una crescita con un incremento di fatturato dell’11,6% (stabili in volume).

Umido e secco

Il canale grocery, che ha veicolato complessivamente il 68,1% del fatturato (umidi gatto 68,3% e umidi cane 67,8%), ha sviluppato una crescita di fatturato del 13,3% e una lieve flessione delle vendite in volume (–0,4%).

All’interno degli umidi, il segmento principale:

  • l’umido gatto (33,3% del valore degli alimenti per cane e gatto) mostra nel grocery una crescita del fatturato del 12,5% (–1,6% a volume) e nei petshop tradizionali una crescita del 3,5% (stabili in volume)
  • mentre l’umido cane (15% del fatturato complessivo) mostra una crescita del 15% (+1 % a volume) nel grocery e una flessione del 2,9% (–8,1% a volume) nei petshop tradizionali.

Nelle catene petshop e nei petshop gdo entrambi i segmenti sono in crescita. Nelle catene petshop gli alimenti umidi gatto hanno sviluppato una crescita del 15,6% a valore e del 7,8% a volume e gli alimenti umidi cane del 14,3% a valore e del 5% a volume. Crescita consistente nei petshop gdo:

  • gli alimenti umidi gatto +41,8% in valore e +33,6% in volume,
  • gli alimenti secchi per gatti +37,9% in valore e +28,2% in volume.

Il segmento degli alimenti secchi ha raggiunto 1.133 milioni di euro (+10,5% in valore e +1,4% in volume verso l’anno precedente) e detiene il 41,1% di quota, composta per il 23,5% dal secco cane e per il 17,6% dal secco gatto.

Nel 2022 il grocery che sviluppa il 45,6% delle vendite complessive mostra una crescita a valore del secco gatto del 14,4% (+1,2% a volume) e del secco cane del 19% (+1,4% a volume).

Nel canale specializzato si riscontra lo scenario seguente: nei petshop tradizionali il secco gatto ha sviluppato una crescita dell’1,4,% a valore (–2,2% a volume) e il secco cane di +0,5% in valore (–3,2% in volume).

Le catene si confermano ancora dinamiche (secco cane +13,5% a valore e +7% a volume; secco gatto +12,7% a valore e +5,6% a volume), tassi di crescita a due cifre in valore e in volume per i petshop gdo (secco cane +35,4% a valore e +29,6% a volume; secco gatto +38,1% a valore e +34,1% a volume).

Snack e accessori

Gli snack funzionali e fuoripasto (spuntini con obiettivi funzionali) continuano a mostrare dinamiche positive (+13,3% in valore e +3,2% in volume).

  • Nel grocery gli snack gatti crescono a valore del 18,3% (+10,9% in volume) e gli snack cani dell’8,3% (–0,5% in volume);
  • nelle catene petshop gli snack per cani crescono dell’8,1% (+0,8% in volume) e gli snack gatti del 10% (+5,7% in volume).
  • Nei petshop tradizionali gli snack cane mostrano crescita del 24,3% (+21,4% in volume) e gli snack gatto crescono del 26,3% (+26,1% in volume).
  • Crescita a doppia cifra anche nei petshop gdo dove gli snack cane +34,2% (+27,7% in volume) e gli snack gatto +46,1% (+43,3% in volume).

Per quanto riguarda le altre categorie oggetto d’indagine (alimenti per altri animali, accessori animali e lettiere), rilevate nella sola gdo, gli alimenti per altri animali mostrano un incremento del 5,6% a valore.

In gdo, anche il mercato degli accessori (prodotti per l’igiene, antiparassitari, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia) si conferma in crescita del 3,2% rispetto allo scorso anno.

Si conferma il trend positivo degli ultimi anni delle lettiere per gatti: nel 2022 nel canale gdo hanno sviluppato una crescita di fatturato del 9,7%.

Trend umani

Grazie all’Osservatorio Immagino, lo studio semestrale di GS Italy che monitora fenomeni di consumo nuovi e inesplorati fino a oggi, si può analizzare il mondo del pet food così come quello del food umano: nell’anno 2022 sono oltre 4.700 i prodotti rientrati in questa analisi.

Il pet owner, accanto a una maggiore attenzione per la propria salute e alimentazione, manifesta la stessa attenzione nei confronti dell’alimentazione destinata al proprio animale da compagnia.

Tra tutti i fenomeni di consumo analizzati i trend più dinamici si legano ai fenomeni di rich in (ricco in), free from e italianità: in questi tre ambiti si sviluppa la maggior parte dell’offerta e della domanda di prodotti alimentari per animali.

Rich in

Il fenomeno “rich in” (ricco in) comprende un insieme di prodotti che presentano in etichetta o sul packaging una serie piuttosto ampia di claim accomunati dalla presenza in assoluto o in forma maggiore di qualcosa.

Ritroviamo in quest’aggregato, per esempio, “con vitamine”, “ricco di fibre”, “con Omega 3”, “integrale”, “ricco di ferro” e “fonte di calcio”. Questo fenomeno, analizzato su una base di oltre 1.800 prodotti per la nutrizione cane + gatto, presenta un trend a valore di +6,7%, ma una flessione del 6,8% a volume.

I trend più dinamici risultano essere “prebiotici”, “ingredienti naturali” e “con minerali”, dove si leggono trend positivi sia a valore che a volume. Mentre due dei claim più presenti sui prodotti, “vitamine” (segnalato su 1.120 referenze) e “Omega 3-6” (586), subiscono un rallentamento importante delle vendite in volume.

Tra alimentazione cane e gatto, è in quest’ultima fattispecie di prodotti che i due claim perdono vendite, mentre per quanto riguarda l’alimentazione cane, tutti i claim del “ricco in” risultano in crescita a valore e volume. Si conferma quindi un particolare interesse del consumatore verso prodotti con queste caratteristiche: “ingredienti naturali”, “prebiotici”, “minerali” e “proteine” sia per la nutrizione gatto sia per la nutrizione cane.

Free from

Il secondo paniere per numerosità è il free from, che include un insieme di prodotti che presentano in etichetta o sul packaging una serie piuttosto ampia di claim accomunati dalla minore presenza o assoluta assenza di qualcosa:

  • “pochi zuccheri”,
  • “poche calorie”,
  • “senza zucchero”,
  • “senza grassi idrogenati”,
  • “senza sale”,
  • “senza conservanti”,
  • “senza ogm”.

Anche questa famiglia, che conta 1.708 prodotti, risulta particolarmente dinamica, con risultati positivi anche in termini di maggiori volumi acquistati dal consumatore nell’anno 2022 rispetto al 2021, nonostante l’inflazione di prezzo.

I claim particolarmente apprezzati sono stati

  • “low calories”,
  • “grain free/low grain” e
  • “sugar free”,

Questi tre claim sono guidati nella loro crescita dai prodotti per l’alimentazione felina dove i trend di crescita sono addirittura maggiori, ma sono interessanti nelle loro dinamiche anche per la nutrizione del cane.

Italianità

Nel paniere dei prodotti che ricadono nel fenomeno italianità sono state considerate le caratteristiche rilevate in etichetta e sul packaging che riportano i claim:

  • “made in Italy”,
  • “prodotto in Italia”,
  • “solo ingredienti italiani”,
  • “100% italiano”,
  • le indicazioni geografiche europee (come Igp, Dop, Docg e Doc),
  • la bandiera italiana,
  • il nome della regione di riferimento.

Nel mondo della nutrizione cane + gatto parliamo di 517 prodotti con un trend positivo per tutti i claim considerati a esclusione del “100% italiano”, che comunque presenta una flessione come vendita in valore e in volume solo in riferimento alla nutrizione cane.

Sostenibilità

Un ultimo approfondimento ha avuto per oggetto il tema della sostenibilità, che nelle analisi dell’Osservatorio Immagino viene declinato, nel mondo degli alimentari pet, attraverso claim che esprimono un particolare interesse da parte del consumatore:

  • “rispetto degli animali”,
  • “management delle risorse sostenibili”,
  • “agricoltura/allevamenti sostenibili”.

Tutti i claim rilevano trend positivi sia in valore sia in volume.

Molto dinamica la tematica del “rispetto degli animali” in tutti i claim che la compongono, rivelando una particolare sensibilità dei pet owner in quest’area.

L’interesse verso la sostenibilità del packaging è raccontato sia dal lato dell’offerta, che propone quasi 140 prodotti con packaging biodegradabile o riciclabile, sia dal lato della domanda, che si esprime in termini di trend a valore e volume, con risultati positivi.

Anche l’attenzione al contenuto dei prodotti è alta, e conferma quanto rilevato per gli altri claim che rassicurano il consumatore sulla qualità e salubrità del prodotto garantiti, in questo caso, anche dal rispetto dell’agricoltura e allevamenti sostenibili: Biologico/Eu organic è il claim più diffuso in assortimento e che riceve una risposta particolarmente dinamica da parte del consumatore.

Dunque i proprietari italiani scelgono meticolosamente l’alimentazione dei propri animali da compagnia, con un occhio alle ultime novità e alla salvaguardia dell’ambiente e senza mettere in secondo piano, nemmeno in tempi di crisi, il benessere del pet.

Nelle case italiane 65 milioni di pet

Nel 2022 si assiste a una sostanziale stabilità del numero di animali da compagnia presenti nelle case degli Italiani. Euromonitor ha stimato la loro presenza in 64,95 milioni di esemplari.

Quasi 19 milioni sono i cani e i gatti, con questi ultimi che sono ormai stabilmente più di 10 milioni. Gli acquari delle famiglie italiane sono popolati da quasi 30 milioni di pesci. Euromonitor ha stimato anche 12,88 milioni di uccelli ornamentali, mentre i piccoli mammiferi e i rettili sono stimati rispettivamente in 1,8 e 1,4 milioni di esemplari.

Dal rapporto Eurispes 2022 risulta che la pandemia ha inciso sulla propensione degli italiani all’adozione di un animale da compagnia. Dal 2015 al 2022 il dato relativo a coloro che hanno deciso di accogliere in casa più di un animale risulta quasi raddoppiato: 9,9% del 2015 contro il 17,2% del 2022.

Dal sondaggio Doxa realizzato per Assalco nel 2022, si rileva che il 42% delle famiglie italiane è proprietario di uno o più animali da compagnia. Il 28% delle famiglie è proprietaria di almeno un cane e il 22% di almeno un gatto.

L’articolo è stato pubblicato sulla rivista Agricommercio e Garden Retail n. 5/2023

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Rapporto Assalco-Zoomark, segno più su tutta la linea pet - Ultima modifica: 2023-09-05T14:13:21+02:00 da Elena Barbieri

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