La vita delle associazioni funziona se c’è partecipazione e azione, ed e quello che ha dimostrato Compag con i suoi due convegni nazionali che hanno radunato oltre 400 associati in tutta Italia.
Dopo l’esito positivo degli 11 convegni regionali l’associazione dei commercianti ha infatti ha deciso di duplicare il grande evento annuale che coinvolge e riunisce tutti i suoi associati.
Un doppio appuntamento, a Bologna e a Sabaudia (Latina), che ha significato per Compag una maggiore capillarità sul territorio, e anche una doppia opportunità di confronto con i maggiori attori dello scenario del mondo agricolo attuale.
Attorno al tavolo dei convegni infatti erano presenti tutti gli attori della filiera a partire dalle istituzioni, con la presenza del Ministero, dell’industria con Agrofarma, e degli agricoltori con Confagricoltura.
Confermando così il ruolo dei rivenditori nella filiera: snodo cruciale tra produttori e consumatori.
I due incontri
I convegni infatti, dal titolo “Le rivendite agrarie nel mercato del futuro” sono stati entrambi l’occasione per fare il punto sulla situazione del mercato alla luce delle imminenti normative uscite alla fine del 2015 ma anche per rispondere alle più frequenti domande che si trovano ad affrontare quotidianamente le rivendite italiane. «Lo scopo del Convegno – ha dichiarato Fabio Manara, presidente Compag – è dare le chiavi di lettura per capire il 2016, un anno in cui entreranno in vigore una serie di normative che cambieranno radicalmente il modo di fare impresa.
È vero che i cambiamenti portano spesso a problemi, ma in questi noi ci sforziamo di vedere delle opportunità.
Non basta solo lavorare a testa bassa, dobbiamo avere un quadro chiaro di tutto quello che gira attorno alle nostre attività.
Redigere una norma non è solo scriverla ma bisogna anche mette il cittadino in condizione di applicarla e anche questa volta siamo cascati nella classica storia all’italiana: dopo aver fatto una bella norma rischiamo di aver fatto un pasticcio amministrativo burocratico che rischia di compromettere un settore importante dell’economia nazionale.
Sulla carta produciamo ottime leggi che poi, per banalità burocratiche, diventeranno inapplicabili».
Una giornata formativa in primis quindi che accanto agli interventi istituzionali ha voluto soprattutto rispondere alle più pressanti questioni quotidiane affrontando a 360° i problemi e le sfide che i rivenditori affronteranno nell’immediato prossimo, toccando i temi che interessano rivendite e agrofarmaci, ma anche puntando l’attenzione sui cambiamenti in atto nelle aziende agricole e la situazione in divenire delle borse merci italiane e del mercato europeo.
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