Se le aspettative verranno confermate, almeno secondo le quotazioni di avvio campagna dell’ultimo raccolto, con aumenti in doppia cifra, sarà bene presentarsi preparati alle prossime semine, con sementi di qualità. Per non pregiudicare già all’inizio l’investimento, sarà d’obbligo puntare su sementi ufficialmente certificate: non solo perché danno garanzie nettamente superiori per quanto concerne la qualità del prodotto che si va a seminare, quanto per l’aspetto della tracciabilità del raccolto, sempre più oggetto di attenzione da parte dei trasformatori e dei consumatori.
Come scegliere la varietà?
Altrettanto importante è la questione della scelta varietale, per l’agricoltore, così come per il commerciante che deve vendergli il seme. Questa scelta è secondaria o estremamente ristretta per chi ha rapporti o contratti di filiera, dato che i relativi disciplinari sono spesso costruiti attorno ad una singola o a poche specifiche varietà, ben individuate.
Diverso è il discorso per chi sceglie di affrontare liberamente il mercato. A quali consigli o indicazioni affidarsi? Dell’azienda sementiera o del rivenditore, che ovviamente spingeranno i propri materiali, del centro di stoccaggio, del molino, dei risultati delle poche prove di confronto varietale che vengono realizzate o ancora delle proprie recenti esperienze? Difficile orientarsi, il discorso è molto complesso. Va pertanto sottolineato che nell’ambito del piano cerealicolo nazionale e in funzione dell’obiettivo di consolidare la rete di qualità, certamente le prove di confronto varietale meriterebbero un adeguato potenziamento.
Senza pensare di entrare nel merito delle caratteristiche delle singole varietà, giacché sarebbe un campo minato, proviamo invece a trarre indicazioni dai dati ufficiali di certificazione delle sementi su come si sono mosse o preparate le aziende sementiere.
I dati della certificazione
Utilizzando per grano duro, grano tenero ed orzo i dati del Crea-Dc circa le superfici presentate al controllo ufficiale e la quantità finale di semente cartellinata, abbiamo elaborato le tabelle a corredo dell’articolo.
In vista del prossimo autunno abbiamo individuato le prime dieci varietà come superficie moltiplicata (ovviamente il dato della quantità finale di seme certificato lo avremo solo il prossimo anno) e le abbiamo confrontate nello stesso modo (sempre le prime dieci varietà moltiplicate) con la campagna 2020-2021, appena decorsa, e con quella 2015-2016, cioè cinque anni addietro.
Alcune considerazioni
L’arco di tempo in esame è breve, tuttavia alcune osservazioni interessanti sono possibili. Con la premessa che la presenza e la posizione di una varietà nelle tre tabelle non è legata soltanto alle caratteristiche produttive e qualitative della stessa, quanto anche alla forza e alle capacità della rete commerciale che la gestisce, alla strategia perseguita, alle giacenze precedenti ecc.
La prima cosa che emerge è che i programmi delle aziende sementiere per le prossime semine confermano per l’80% e più le varietà della campagna passata. Una o due le nuove varietà che entrano tra le prime dieci, almeno come superficie. Questo a conferma anche del fatto che è difficile cambiare in corsa una produzione complessa quale quella delle sementi, che si sviluppa nell’arco di più anni.
La situazione cambia e non poco se ci confrontiamo con cinque anni fa: il 50% della varietà tra le prime nel 2015-2016, non c’è più nel 2021. Ciò non significa che siano uscite dal mercato, semplicemente si sono assestate in posizioni di rincalzo.
Lasciamo ogni commento ulteriore a chi legge, evidenziando da ultimo che a fronte di filiere bloccate attorno ad una o poche varietà, la ricerca ed il mercato comunque si muovono e propongono novità.
Troppo seme non certificato
Finita da tempo l’epoca degli aiuti Pac legati all’utilizzo di sementi ufficialmente certificate, il loro tasso di impiego ha visto nell’ultimo decennio una drastica contrazione. Il declino sembra però affievolirsi, grazie ai vincoli legati ai contratti di filiera, alle quotazioni di mercato in crescita per la granella e sicuramente a una maggiore coscienza imprenditoriale degli agricoltori.
Nella tabella 1 abbiamo compiuto l’esercizio di valutare l’utilizzo di semente non certificata come media degli ultimi tre raccolti, dal 2018 al 2020. Preoccupante è la situazione del grano duro, visto l’importante indotto della pasta, dove – escludendo massicce importazioni di sementi dall’estero che però appaiono proibitive per i costi di trasporto per quasi il 50% della superficie investita sembra si faccia ricorso a seme non ufficialmente certificato. Per l’orzo la valutazione dell’utilizzo di semente non certificata arriva al 30%. Non facile da inquadrare invece la situazione nel grano tenero, dove le aziende sementiere nelle ultime campagne (puntando su una robusta crescita delle semine, che invece non c’è stata) si sono ritrovate con grosse quantità di invenduto. Per questa coltura la stima degli operatori circa l’impiego di semente non certificata arriva comunque al 15-20%.
Tab. 1 - Stima uso seme non certificato, media 2018-19-20
Coltura | Superficie,(Istat, ha) | Rateo seme/ha | Fabbisognodi seme (t) | Seme certificatoda Crea-Dc (t) | Disponibilità teorica di seme certificato | Stima utilizzo seme non certificato |
Grano duro | 1.237.000 | 250 kg | 309.000 | 159.000 | 51% | 50% |
Grano tenero | 525.000 | 220 kg | 115.000 | 118.000 | 102% | 15% |
Orzo da granella e ceroso | 327.000 | 160 kg | 52.000 | 36.000 | 69% | 30% |
Elaborazione dell’autore su dati ufficiali Istat e Crea-Dc, senza computare eventuali giacenze, invenduti ed import-export di sementi
L'articolo è pubblicato su AgriCommercio e Garden Center n. 5/2021
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Tab. 2 - Prime 10 varietà nella certificazione sementi
FRUMENTO DURO | |||||
Campagna | 2021-2022 | 2020-2021 | 2015-2016 | ||
Varietà | ha | ha | t | Ha | t |
ANTALIS | 7.930 | 6.890 | 20.040 | * | * |
CORE | 3.230 | 2.780 | 4.850 | 6.070 | 12.560 |
MARCO AURELIO | 2.760 | 2.160 | 7.460 | * | * |
IRIDE | 2.340 | 2.980 | 9.240 | 7.640 | 20.980 |
SIMETO | 2.330 | 2.240 | 4.220 | 6.940 | 15.140 |
FURIO CAMILLO | 1.880 | 1.620 | 3.790 | * | * |
ODISSEO | 1.560 | 1.490 | 7.650 | 2.400 | 9.620 |
MAESTÀ | 1.410 | 1.600 | 3.730 | * | * |
MARAKAS | 1.370 | * | * | * | * |
QUADRATO | 1.360 | 1.680 | 3.550 | 1.630 | 4.200 |
SARAGOLLA | * | 1.630 | 4.830 | 6.140 | 16.110 |
CLAUDIO | * | * | * | 2.220 | 8.320 |
ACHILLE | * | * | * | 1.960 | 7.890 |
ARCANGELO | * | * | * | 1.550 | 1.740 |
TIREX | * | * | * | 1.310 | 4.800 |
Totale prime 10 varietà | 26.170 | 25.070 | 69.360 | 37.860 | 101.360 |
Altre varietà | 36.290 | 30.960 | 102.710 | 33.090 | 108.390 |
Totale | 62.460 | 56.030 | 172.070 | 70.950 | 209.750 |
FRUMENTO TENERO | |||||
Campagna | 2021-2022 | 2020-2021 | 2015-2016 | ||
Varietà | ha | ha | t | ha | t |
REBELDE | 2.140 | 1.950 | 9.680 | 1.070 | 5.680 |
BOLOGNA | 1.790 | 1.870 | 10.700 | 2.470 | 12.970 |
SOLEHIO | 1.490 | 1.440 | 8.730 | 1.380 | 7.980 |
GIORGIONE | 1.370 | 1.850 | 9.670 | * | * |
PR22R58 | 680 | 810 | 4.850 | 1.620 | 5.810 |
BANDERA | 660 | 640 | 3.660 | 550 | 2.520 |
ALTAMIRA | 650 | 730 | 4.230 | 1.850 | 6.750 |
ILLICO | 620 | 470 | 2.900 | * | * |
ADHOC | 450 | * | * | * | * |
LG AYRTON | 450 | * | * | * | * |
PALESIO | * | 530 | 1.830 | 610 | 2.570 |
AXUM | * | 420 | 860 | * | * |
SY MOISSON | * | * | * | 550 | 2.250 |
AKAMAR | * | * | * | 540 | 1.710 |
AUBUSSON | * | * | * | 540 | 2.350 |
Totale prime 10 varietà | 10.300 | 10.710 | 57.110 | 11.180 | 50.590 |
Altre varietà | 14.070 | 13.130 | 69.210 | 13.110 | 56.550 |
Totale | 24.370 | 23.840 | 126.320 | 24.290 | 107.140 |
ORZO | |||||
Campagna | 2021-2022 | 2020-2021 | 2015-2016 | ||
Varietà | ha | ha | t | ha | t |
SUNSHINE | 840 | 820 | 2.040 | 570 | 2.180 |
RGT PLANET | 590 | 940 | 3.100 | * | * |
COMETA | 470 | 520 | 3.070 | 620 | 2.910 |
KETOS | 440 | 440 | 2.470 | 520 | 2.390 |
FORTUNA | 400 | 320 | 1.090 | * | * |
TRAVELER | 310 | 600 | 750 | 290 | 380 |
AMISTAR | 200 | 190 | 1.450 | * | * |
CALANQUE | 200 | 260 | 990 | * | * |
ETINCEL | 180 | * | * | * | * |
AQUIRONE | 180 | * | * | * | * |
DINGO | * | 220 | 930 | 310 | 740 |
LUTECE | * | 210 | 860 | 290 | 1.030 |
QUENCH | * | * | * | 320 | 150 |
SCARLET | * | * | * | 310 | 790 |
JALLON | * | * | * | 260 | 590 |
MARJORIE | * | * | * | 250 | 1.140 |
Totale prime 10 varietà | 3.810 | 4.520 | 16.750 | 3.740 | 12.300 |
Altre varietà | 3.890 | 4.630 | 20.870 | 4.510 | 16.900 |
Totale | 7.700 | 9.150 | 37.620 | 8.250 | 29.200 |
Elaborazioni dell’autore sui dati ufficiali di certificazione del CREA-DC. Le superfici riguardano le domande di controllo, mentre le quantità le sementi ufficialmente cartellinate.