Le strategie di protezione delle colture agrarie sono sempre più indirizzate alla sostenibilità e anche i fungicidi (o anticrittogamici) vanno in questa direzione.
Dopo essere stati distribuiti, i fungicidi possono rimanere sulla superficie della pianta o penetrare nel tessuto vegetale; i fungicidi vengono quindi suddivisi in non-penetranti (o di copertura) e penetranti (o sistemici).
I fungicidi di copertura rimangono sulla superficie della pianta e svolgono la loro azione su spore e ife fungine epifitiche. I fungicidi sistemici sono assorbiti (principalmente per via cuticolare) e si diffondono nei tessuti sottostanti; essi sono attivi principalmente contro le ife e le altre strutture fungine endofitiche (per esempio, i già menzionati austori). Alcuni fungicidi sono solo localmente sistemici (hanno un assorbimento limitato intorno al sito di applicazione ma mancano del trasporto a lunga distanza; essi sono anche detti locosistemici, citotropici o translaminari, quando il fungicida si muove da un lato della foglia all’altro) e sono quindi attivi solo nei tessuti adiacenti al punto di deposito. Altri fungicidi sono completamente sistemici e sono attivi anche nei tessuti lontani dal punto di deposito.
L’effetto fungicida
L’effetto fungicida si riferisce alla durata e al grado di attività (pre- e post-infezionale, pre- e post-sintomi) in condizioni di campo. Ambedue gli aspetti sono influenzati dalle caratteristiche del fungicida (della sostanza attiva e della formulazione), dalla dose d’impiego, dalla qualità della distribuzione, dalle condizioni meteorologiche e dalla crescita della pianta successivamente all’applicazione, come pure dalle molteplici interazioni tra questi fattori.
Da sottolineare la tempestività nei trattamenti richiesta dai fungicidi di copertura, inefficaci una volta che la malattia è già penetrata nell’ospite, alla quale si contrappone l’elasticità di impiego degli endoterapici che dispongono palesemente di un più ampio periodo applicativo. I moderno fungicidi tendono a combattere le resistenze. Inoltre sono caratterizzati da un’elevata efficacia e da un basso impatto ambientale.
Di seguito riportiamo una rassegna di dei più importanti e recenti fungicidi attualmente presenti sul mercato che rappresentano la migliore risposta a queste specifiche esigenze.
Rassegna dei fungicidi
- Ranman® Top di Belchim Crop Protection
- Reflect® di Adama Italia
- Serenade Aso di Bayer Crop Science
- Tusal® di Certis Europe
- Airone di Gowan Italia
- Romeo® di Sumitomo Chemical Italia
- Bion® 50 WG di Syngenta Italia
Ranman® Top, nessun scampo alla peronospora
Ranman® Top di Belchim, è un fungicida in sospensione concentrata a base di Cyazofamid per il controllo della peronospora di diverse colture orticole e del tabacco. L’evoluzione formulativa ha permesso al prodotto di acquisire delle specificità che lo rendono un caposaldo per la difesa antiperonosporica. Il meccanismo d’azione della sua sostanza attiva non presenta rischio di resistenza incrociata con gli altri principi attivi e ben lo integrano all’interno di una strategia di difesa integrata. L’efficacia di Ranman® Top esula dalle condizioni atmosferiche e la veloce penetrazione all’interno dei tessuti fogliari della Cyazofamid preservano l’integrità della sua azione anche a fronte di piogge successive al trattamento. Sicuro per l’operatore e rispettoso dell’ambiente: Ranman® Top, se usato seguendo scrupolosamente le indicazioni di etichetta, è un prodotto che non provoca danni all’entomofauna utile e non si accumula nelle acque e nel terreno.
Reflect®, nuovo fungicida SDHI per la difesa delle orticole
Reflect® di Adama, a base di Isopyrazam (125 g/l), è il nuovo fungicida inibitore della succinato deidrogenasi, efficace contro l’oidio e l’alternaria di numerose orticole, sia in pieno campo che in serra. Reflect® è autorizzato su pomodoro e carota per il controllo di entrambe le patologie, mentre su melanzana, cetriolo, zucchino, melone, anguria e zucca è registrato contro l’oidio. Il prodotto ha un posizionamento tecnico di tipo preventivo nei confronti della patologia. A seguito dell’applicazione infatti Reflect® si lega allo strato ceroso della vegetazione; parte della sostanza attiva permea all’interno dello strato epicuticolare, formando una barriera protettiva che ostacola la germinazione dei conidi e blocca il successivo progredire della malattia.
Tra le peculiarità del prodotto vanno sottolineate: l’ottimo profilo residuale, la bassa tossicità nei confronti degli organismi non-target e i ridotti intervalli di sicurezza (fino a 1 giorno dalla raccolta per pomodoro, melanzana, cetriolo e zucchino). Da quest’anno Reflect® è stato inoltre inserito all’interno dei Disciplinari di Produzione Integrata.
Serenade Aso, ottimo per la difesa integrata
Serenade Aso è il fungicida naturale in formulazione liquida a base di Bacillus subtilis (ceppo QST 713) di Bayer che, grazie alla sua rapidità d’azione, permette di controllare al meglio le patologie fungine delle colture orticole. Serenade Aso agisce direttamente sul patogeno grazie alla presenza di sostanze che penetrano efficacemente nelle membrane cellulari; inoltre, è in grado di attivare le difese auto-immunitarie e di stimolare lo sviluppo vegetativo della pianta incrementandone la produttività. Serenade Aso è ammesso in agricoltura biologica, è un’ottima soluzione per strategie di difesa integrata, migliora lo sviluppo vegetativo per un raccolto di qualità superiore, è efficace e non imbratta frutti e vegetazione e, in pre-raccolta, abbassa il tenore residuale complessivo.
Tusal, notevole competizione verso i patogeni
Tusal® è un innovativo fungicida biologico a base di due nuovi ed esclusivi ceppi di Trichoderma, T. asperellum T25 e T. atroviride T11, commercializzati per la prima volta in Europa da Certis Europe. Questi due ceppi sono stati selezionati per la notevole capacità fungicida e di competizione nei confronti dei patogeni fungini del terreno. L’applicazione di Tusal® garantisce, inoltre, ulteriori e significativi benefici per la pianta e miglioramenti della fisiologia del terreno che si traducono in incremento della vigoria vegetativa, potenziamento dell’apparato radicale e dei meccanismi di resistenza della pianta e, infine, incremento della produzione.
La formulazione in granuli idrodispersibili (WG) garantisce un’elevata concentrazione e vitalità delle spore, assenza di polvere ed eccellente facilità di scioglimento in fase di preparazione della sospensione senza alcun rischio di intasamento degli impianti. Tusal® si applica, in campo e in serra, su colture di anguria, cetriolo, fragola, melanzana, melone, peperone, pomodoro, zucca, zucchino, lattughe e insalate, fiori recisi; mediante impianto di irrigazione a goccia a partire dalla fase di trapianto, seguendo un’innovativa tecnica di applicazione frazionata che consente di coprire in modo ottimale tutto il ciclo colturale.
Airone, molto più che un semplice rameico
I fungicidi della linea Airone, unica nel suo genere, combinano le caratteristiche di due diverse forme rameiche (ossicloruro e idrossido) in un’unica associazione sinergica che manifesta la massima efficacia con un’azione allo stesso tempo pronta e persistente.
Frutto della ricerca Isagro, Airone è un’esclusiva Gowan Italia (disponibile anche col marchio Grifon), oggi commercializzata nelle diverse formulazioni: Airone Più in granuli idrodispersibili WG grazie alla tecnologia brevettata “fluid bed technology” e la sospensione concentrata Airone Liquido e Airone L Blu.
Questi formulati, in cui la componente rameica è divisa in parti uguali tra idrossido e ossicloruro, possono essere impiegati per il controllo di diverse malattie fungine su una vasta serie di colture fra arboree, erbacee e diverse orticole. Sempre WG, Airone Extra (impiegabile su vite, olivo, pomodoro e melanzana in pieno campo) è ulteriormente potenziato nel contenuto di rame idrossido per un’azione ancora più rapida e intensa.
Romeo®, induttore di resistenza multitarget
Romeo® di Sumitomo, il cui principio attivo è Cerevisane 94,1%, frazione inerte (non ogm) di Saccharomyces cerevisiae ceppo LAS117 è un induttore di resistenza biologico e multitarget per la protezione di vite (da vino e da tavola), cucurbitacee, pomodoro, melanzana, fragola, lattuga e altre insalate contro le più diffuse malattie fungine. Romeo® mimando l’azione di un fungo patogeno, viene percepito dalla pianta trattata come un imminente pericolo. La pianta, sentendosi minacciata (anche se in assenza di una reale infezione), attiva le proprie difese tramite modifiche metaboliche in modo estremamente rapido, garantendo una risposta immunologica efficace contro gli attacchi patogeni. L’ampia varietà delle sostanze prodotte dalla pianta per reazione, dopo l’applicazione di Romeo®, lo rendono uno strumento molto versatile. La combinazione di elementi strutturali (come la lignina e callosio) e di fungicidi naturali (fitoalessine e proteine PR) e la capacità di anticipare il metabolismo ossidativo (perossidi e flavonoidi) consentono di porre sui patogeni una pressione differenziata, a supporto delle più moderne strategie antiresistenza. Si invita a visionare il video esplicativo.
Bion® 50 WG, l’attivatore delle autodifese della pianta
Bion® 50 WG di Syngenta è l’attivatore delle autodifese della pianta per la lotta contro le batteriosi, formulato in granuli idrodisperdibili. A base di acibenzolar-S-metile, Bion innesca i processi naturali di autodifesa delle piante promuovendo al loro interno i processi biochimici tipici dell’attivazione biologica naturale. Bion è registrato in Italia per la difesa dalle batteriosi di actinidia, melo, pero, pesco, pomodoro e nocciolo e costituisce una soluzione unica nell’attuale panorama degli strumenti a disposizione per gli agricoltori per la difesa da patologie di così difficile controllo. Bion è da considerare un utile strumento da integrare con le attuali misure tecniche ed agrononomiche per il contenimento delle batteriosi. Non controlla ma previene gli attacchi dei patogeni e il manifestarsi dei sintomi, pertanto è indispensabile che la sua applicazione venga eseguita sempre preventivamente, non appena si manifestano le condizioni favorevoli allo sviluppo della malattia e necessariamente prima che la pianta sia aggredita dai patogeni.
L’articolo completo con la parola ai tecnici ed esperti
è pubblicato su AgriCommercio & Garden Center n. 6/2019
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