«Sei anni fa quando sono stato eletto presidente di Compag il mio sogno era quello di riuscire gestire un’associazione viva ed efficiente, mentre vedevo attorno a me tante associazioni di fatto statiche e poco funzionali. Così da subito ho concentrato l’attività dell’associazione su due filoni: i servizi (corsi, tutorial, supporto tecnico…) e i rapporti istituzionali, per gestire i quali abbiamo aperto un ufficio di rappresentanza a Roma, che affianca la sua attività a quella della sede di Bologna». Fabio Manara con queste parole ha aperto a Bologna il 16° Convegno annuale nazionale di Compag, la federazione dei commercianti di mezzi tecnici per l’agricoltura.
Moltissimi sono i servizi offerti oggi da Compag, come ha ricordato Edoardo Musarò, responsabile tecnico di Compag, a cominciare dai corsi di formazione per il patentino per l’uso degli agrofarmaci per arrivare al quaderno di campagna Compag. Senza dimenticare Il software per il controllo del magazzino e la dichiarazione dei dati di vendita, il compag Hub (che permette al commerciante di realizzare un proprio sito internet con pochi click) e l’app Compag per rimanere in costante contatto con l’associazione.
«Oggi - ha ricordato in occasione dell’incontro Piero Catellani, delegato Compag per i rapporti istituzionali - abbiamo tre nostri rappresentanti ai tavoli promossi dal Ministero delle Politiche Agricole che portano avanti le istanze dei commercianti, la cui voce è arrivata anche in Commissione agricoltura del Senato dove abbiamo avuto un’audizione sulla questione del glifosate».
Ma non basta. «Abbiamo fatto e stiamo facendo molte cose, ma adesso bisogna guardare oltre - ha detto Manara -. Siamo in piena era digitale e tutti noi siamo chiamati a un cambio culturale, a un’evoluzione di mentalità per far sì che le nostre aziende possano stare al passo con i tempi». Secondo Manara oltre ai “tavoli tecnici” promossi dal Mipaaf Compag s’impegnerà anche ad entrare nei “tavoli economici” per poter accedere alle risorse che permettano alle imprese di evolversi nel digitale e nell’informatica.
«Il piano nazionale Industria 4.0 promosso dal Ministero dello sviluppo economico - ha detto Manara - deve rapidamente evolvere in Impresa 4.0 per dare la concreta possibilità a tutti coloro che necessitano di risorse economiche ad investire in innovazione».
Molte sono le criticità con cui i commercianti con cui si devono confrontare, come ha ricordato il direttore di Compag, Vittorio Ticchiati. Fra queste l’arrivo del nuovo regolamento Ue sui fertilizzanti (entro il 2018?), che dovrebbe armonizzare la normativa a livello europeo sulla base delle indicazioni dell’economia circolare. La normativa si trova in questo momento bloccata a Bruxelles in quanto i partner comunitari non si stanno trovando d’accordo sui limiti di cadmio nei prodotti fosfatici.
«Sempre per quanto riguarda i fertilizzanti - ha detto Ticchiati - la normativa obbliga i commercianti a segnalare tempestivamente alla Polizia furti o richieste sospette di concimi a base di nitrati. Questi infatti possono essere utilizzati come base di produzione di esplosivi e quindi è necessaria un’attenzione particolare nella vendita».
Molte criticità riguardano, naturalmente anche l’anello a monte della commercializzazione, cioè quello della produzione, come è stato evidenziato nella tavola rotonda in coda al convegno. «Ricerca e innovazione sono fondamentali per l’evoluzione dell’agricoltura - ha detto Alberto Ancora, presidente di Agrofarma -. Le aziende del settore agrofarmaci si stanno impegnando investendo 50 milioni all’anno, pari al 6% del fatturato. Ma per immettere sul mercato una nuova molecola sono necessari 10-12 anni e una spesa di 200-250 milioni di euro. L’auspicio è quello di riuscire a continuare su questa strada purché si riesca a lavorare con regole chiare, senza derive populistiche».
Oggi il quadro normativo è molto stringente al fine di garantire la massima sicurezza, tanto che negli ultimi anni le circa mille molecole disponibili si sono ridotte del 70%. «In questo contesto - ha detto Ancora - i disciplinari, che rappresentano un secondo livello di registrazione, appaiono oggi anacronistici. Mentre è sempre più importante e strettamente necessario investire sulle buone pratiche agricole e lavorare sulla competitività».
«D’altra parte la sostenibilità va vista a tutto tondo - ha detto Guglielmo Garagnani di Confagricoltura -. Non devono sussistere solo imposizioni che fanno lievitare i costi, altrimenti stiamo parlendo di niente -. Dobbiamo, dunque, emarginare l’ambientalismo estremista, che si trasforma in una sorta di terrorismo. Importante e determinante, invece, un ambientalismo costruttivo che veda la sostenibilità alla base di tutte le azioni da mettere in pratica».
Pieno accordo sul fatto che è necessario superare l’antagonismo “chimica sì - chimica no”. «E’ necessario - afferma Ancora - lavorare assieme per orientare la chimica nello sviluppo di prodotti che consentono di applicare la sostenibilità all’agricoltura e ne mantengano elevata la competitività».
«E Compag, nell’ambito della sua posizione nella filiera, - come ha detto Manara a conclusione del convegno - si colloca in prima linea per sostenere il cambio di passo che il mondo agricolo sta facendo nella sua organizzazione».