Dal 1° marzo scorso Roma sta ospitando, in via Gioele Solari 177, la prima galleria d'arte dedicata agli animali domestici e ai loro proprietari.
Il progetto, ideato dall’artista e inventore romano Marco Duranti, intende introdurre un concetto originale: l’arte non è solo qualcosa da osservare, ma un’esperienza da vivere e creare con il proprio animale domestico. Non è l’artista a realizzare l’opera, né l’animale da solo, ma è il rapporto tra pet e proprietario a dare vita al quadro. Ogni gesto, ogni impronta sulla tela diventa la testimonianza di un momento di gioco e complicità, immortalato nei colori e nelle forme.
Il gioco: l’essenza del legame tra uomo e animale
Il cuore del progetto è il gioco, l’elemento più autentico della relazione tra uomo e animale. È attraverso il gioco che i pet esprimono il loro mondo e rafforzano il legame con i loro proprietari. Da questa idea nasce il nome della galleria, “Il Gioco in una Stanza”: un richiamo al luogo dove si sviluppa l’intimità tra il pet e il suo padrone, trasformata in un’opera artistica unica.
«Ogni quadro nato in questa galleria - spiegano gli organizzatori - è irripetibile, perché porta su tela il rapporto unico tra ogni animale e il suo proprietario. Non esiste un’opera uguale all’altra, così come non esiste una relazione identica tra due esseri viventi. La stessa tela diventa il piano di gioco condiviso, lo spazio in cui uomo e pet si muovono insieme, creando qualcosa che è solo loro. Questa rivoluzione artistica riflette un cambiamento sociale in atto da più di dieci anni, che ha trasformato il ruolo degli animali domestici nelle nostre vite. Non più semplici compagni, ma membri della famiglia, con cui condividiamo esperienze, spazi e ora anche l’arte.
"Il Gioco in una Stanza" non è solo un’esposizione, ma un progetto con una visione più ampia. L’obiettivo è portare questa esperienza nelle case, nelle scuole, negli ospedali e nelle strutture terapeutiche, dove l’interazione tra uomo e animale è riconosciuta per i suoi effetti benefici sul benessere psicofisico. L’arte, in questo contesto, diventa uno strumento di inclusione, terapia e memoria, in grado di migliorare la qualità della vita e rafforzare il legame tra uomo e animale attraverso un’esperienza creativa condivisa.
Con questa iniziativa, Roma si conferma un laboratorio di innovazione culturale, abbracciando un nuovo modo di concepire l’arte: non più un’esperienza passiva, ma un processo vissuto e costruito su misura per ognuno di noi. Se fino a oggi l’arte sulle pareti delle nostre case è stata creata solo dall’uomo, ora il cambiamento è iniziato: ogni famiglia potrà appendere al muro un’opera che racconta la propria storia, realizzata insieme al proprio pet, fissando per sempre il momento più autentico del loro legame».