La smisurata crescita dei prezzi dei fertilizzanti, assieme a quello delle materie prime e dell’energia, rischia di far sballare i conti aziendali. In un incontro organizzato da Compo si è evidenziato che l’impiego di fertilizzanti speciali e biostimolanti può dare una mano per risparmiare

L’effetto dell’impennata dei prezzi dei fertilizzanti può essere tamponato, almeno parzialmente, con il miglioramento della loro efficienza grazie anche all’utilizzo dei biostimolanti, che ne favoriscono l’assimilazione da parte delle piante. I fertilizzanti, infatti, in questo momento spesso difficilmente reperibili, stanno spuntando prezzi molto elevati che vanno ad incidere pesantemente sul costo di produzione delle colture. Se n’è discusso nel corso del convegno “Prezzi dei fertilizzanti alle stelle: come il distributore e l’azienda agricola possono affrontare questa tematica” organizzato da Compo Expert”.

Aumenti incontrollati delle materie prime

Mariano Alessio Vernì, direttore di Silc Fertilizzanti

«Nonostante che se ne parli insistentemente da poche settimane – ha detto Mariano Alessio Vernì direttore di Silc Fertilizzanti – già dall’inizio di quest’anno si era andato delineando un particolare incremento dei prezzi, esploso a settembre con +300-340% per gli azotati, +200% di cloruro di potassio e “solo” +80% per gli organo-minerali, per i quali l’Italia ha un minimo di autosufficienza».

Una serie di concause e in particolare l’incremento del prezzo del gas (da 7 a 40 $/Mmbtu) sul mercato europeo a quello del petrolio (da 40 a 80 $/barile) hanno portato fuori controllo i prezzi, in particolare dei concimi azotati. A questi si sono aggiunti: la politica protezionista cinese, le limitazioni dell’export dalla Russia, la protezione dei consumi interni dell’Egitto, i sussidi governativi agli agricoltori indiani (che così non hanno risentito dell’incremento), la chiusura mi molti impianti (fra quello Yara di Ravenna). Per non parlare degli aiuti di stato britannici, possibili dopo l’uscita dalla Ue…

Il futuro resta incerto

Andamento del prezzo dell'azoto (prezzo internazionale) [clicca per ingrandire]
Difficile prevedere, poi, cosa ci porterà il futuro, se non forse un lieve calo dei prezzi verso marzo-aprile. «Non è facile dare delle soluzioni. Sicuramente è  fondamentale informarsi, rimanere aggiornati e cercare, con un po’ di lungimiranza, di capire i segnali del mercato – suggerisce Alessio Vernì – e magari, quando possibile, pre-acquistare il prodotto. In questo momento si possono utilizzare gli NP o verificare alternative all’azoto da nitrato ammonico. La situazione dell’azoto oggi è drammatica ma se si decide di acquistarlo a qualsiasi prezzo il prodotto lo si trova comunque».

Difficile pensare a una soluzione in tempi rapidi ma la ricerca può fornirci utili indicazioni su come rendere più efficienti i fertilizzanti, il che permette di contenerne l’impiego, come del resto indicato dal Farm to Fork che ne prevede una riduzione del 20% da qui al 2030.

Una fertilizzazione più efficace

Adriano Altissimo di Landab

«È necessario mettere a punto una nutrizione bilanciata che ci permetta di ridurre le perdite di fertilizzanti e incrementare le rese delle colture – afferma Adriano Altissimo del centro di ricerca Landlab -. È fondamentale sincronizzare l’assorbimento dei nutrienti da parte della pianta con il loro rilascio nel terreno evitando perdite del prodotto distribuito. Perché questo si verifichi è fondamentale gestire correttamente risorsa idrica e introdurre un uso consapevole dei biostimolanti».

Infatti, come ha anche affermato Nico Martinelli di Compo Expert, «le molecole dei biostimolanti lavorano in sinergia con i nutrienti migliorandone l’assorbimento da parte della pianta».

Fertilizzanti speciali, una risposta concreta

Pietro Costanza di Compo Expert

L’impiego dei fertilizzanti speciali (come i lenta cessione e i biostimolanti) rappresenta la chiave di volta per il futuro della fertilizzazione perché aumentano l’efficienza nutrizionale riducendo le unità fertilizzanti impiegate.

«Molti conoscono questa tipologia di fertilizzanti – ha affermato Pietro Costanza di Compo Expert – ma ancora il 75-80% dei fertilizzanti utilizzati sono rappresentati da commodity. Ma se si vuole incrementare la sostenibilità aziendale i fertilizzanti speciali rappresentano la strada da percorrere».

Una concimazione più efficiente per tamponare l’impennata dei prezzi dei fertilizzanti - Ultima modifica: 2021-11-23T10:26:00+01:00 da Alessandro Maresca

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