Spesso si pensa all’organizzazione aziendale come a un concetto complesso per il quale occorre usare paroloni o raffinati termini inglesi. Molto spesso, invece, basta partire dall’ABC, scoprendo che l’elemento vincente per un’organizzazione è il clima aziendale all’interno di essa.
L’ambiente di lavoro è il luogo in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e i colleghi sono le persone con cui interagiamo più frequentemente, e per questi motivi occorre tutelarlo.
Quanti di noi dedicano del tempo a osservare il proprio clima aziendale? Talvolta, nella frenesia che caratterizza le giornate, non ci si accorge di come i nostri collaboratori vivano e trascorrano il tempo in azienda, nonostante sia un elemento percepibile da tutti. Questa problematica è comune a moltissime realtà. Il clima aziendale è paragonabile all’ingranaggio di un orologio: perché l’orologio funzioni, occorre che l’ingranaggio, a sua volta, sia efficiente.
Numerose ricerche dimostrano come il clima organizzativo impatti in modo significativo sulle performance aziendali, anche a livello di risultati economici. Sono sempre di più le aziende che effettuano un’analisi del loro clima aziendale perché consapevoli di come i risultati riguardo il clima, la motivazione o l’engagement siano in grado di fornire indicazioni estremamente importanti sullo stato di salute di un’azienda.
Considerando che trascorriamo l’80% della nostra giornata lavorando, occorre chiederci se preferiremmo farlo in un ambiente piacevole, armonioso e collaborativo oppure in uno ostile e avverso. Ovviamente la scelta di tutti noi ricadrà sulla prima alternativa.
Spesso sentiamo dire nei convegni che “l’azienda è fatta di persone”; non pensiamola come una frase fatta perché un’organizzazione di qualsivoglia settore o dimensione è davvero fondata sulle relazioni e sui rapporti tra le persone. La chiave è creare relazioni basate su un rapporto di fiducia che vada oltre il livello gerarchico e saper ascoltare i propri collaboratori.
Rapporto di fiducia
Nel momento in cui il manager instaura un rapporto di fiducia con i suoi colleghi questo ottiene un maggiore coinvolgimento nei confronti dell’organizzazione ed una maggiore sinergia tra le parti.
Da una parte il manager si ferma a scambiare una parola con i vari colleghi, a fare una battuta, a offrire un caffè, dall’altra il collaboratore non avrà problemi a fermarsi una mezzora in più per concludere un progetto, senza scappare via non appena scatta l’orario di uscita. Anche i momenti di condivisione ricoprono un ruolo importante, dalle feste aziendali alla mensa, dalle attività di team building all’asilo interno. In un contesto così sinergico e collaborativo si lavora e si vive meglio, nascono idee, si trovano soluzioni, si crea innovazione. I punti cardine per favorire un clima aziendale positivo sono tre: la scelta dei collaboratori, le politiche di welfare, lo smart working.
Un grande posto dove lavorare
Il lavoro è una componente importante della nostra vita. Per questo motivo fare in modo che la propria azienda diventi un great place to work rappresenta un elemento vincente sia per il collaboratore, che vive in modo positivo il lavoro, sia per il management che vede aumentare le performance aziendali, il livello di innovazione, la competitività sul mercato. E quando sentirete i vostri collaboratori dire che sono soddisfatti del lavoro che svolgono, saprete che il clima aziendale è positivo e che la vostra azienda può contare su questo punto di forza per crescere in produttività e redditività.
Selezione e welfare
La fase di selezione dei collaboratori è delicatissima e fondamentale. Durante il colloquio è necessario valutare, otre alle competenze, anche le caratteristiche caratteriali, facendo l’esercizio di immaginare il candidato nel contesto in cui andrà inserito. Questo passaggio è fondamentale perché inserire in azienda una “mela marcia” rischia di contagiare anche il resto del gruppo e di compromettere irrimediabilmente il clima dell’organizzazione. Il secondo elemento riguarda il benessere aziendale. Si tratta di uno strumento che permette al dipendente di utilizzare un insieme di servizi e iniziative promosse dal datore di lavoro. Sono attività volte a migliorare la qualità della vita del dipendente e comprendono servizi come l’asilo nido aziendale, l’abbonamento alla palestra, i buoni per l’acquisto dei testi scolastici, l’abbonamento ai mezzi di trasporto, il servizio di lavanderia, etc.
Attraverso i piani di welfare, la vita dei collaboratori migliora, così come aumenta il loro benessere personale. Pensiamo, ad esempio, all’impatto che ha avuto sulle realtà imprenditoriali l’asilo nido aziendale. I collaboratori con figli molto spesso sono costretti a passare ore nel traffico per recuperare i bambini all’asilo, la testa è concentrata sul calcolare il tempismo perfetto per uscire dal lavoro e arrivare in tempo a scuola, senza togliere tempo al lavoro e nemmeno alla famiglia. L’idea di creare un nido aziendale, sposata da realtà grandi e strutturare ma anche da studi di avvocati con numeri più ristretti, ha incrementato la produttività in modo esponenziale. Non solo aumenta il tempo da poter dedicare al lavoro ma questo diventa anche qualitativamente migliore. Una vittoria su tutti i fronti.
Attraverso i piani di welfare la vita dei collaboratori migliora,
così come aumenta il loro benessere personale.
Smart working
Il terzo punto è rappresentato dallo smart working. Lo smart working rappresenta un nuovo modo di lavorare che slega la produttività del lavoratore dal luogo e dall’orario di lavoro, introducendo il concetto di flessibilità e di lavoro per obiettivi lasciando al collaboratore la gestione del proprio tempo.
Il risultato di una flessibilità negli orari e nei luoghi di lavoro permette al dipendente di conciliare in modo più armonioso la vita privata con la vita lavorativa, generando motivazione e aumentando il livello di produttività.
Alcuni studi stimano che la produttività di un’azienda possa incrementare fino al 20% grazie a dipendenti con un alto livello di benessere personale.
Articolo pubblicato nella rubrica Il Consulente Aziendale
di AgriCommercio & Garden Center n. 8/2018
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