Motivazione. La “forza motrice” che governa l’azienda

motivazione aziendale
Più l'atmosfera è positiva e distesa, più la risorsa si sentirà a suo agio e nelle condizioni di dare il meglio di sé.
L’imprenditore, quando intende raggiungere un obiettivo, è consapevole del fatto che non lo può realizzare da solo. Deve quindi “trascinare” tutti i dipendenti

Le persone sono le risorse più importanti di un’organizzazione e contribuiscono ogni giorno al raggiungimento di obiettivi nel breve e lungo periodo.

Nella continua ricerca, da parte delle aziende, di nuovi strumenti di lavoro per incrementare la produttività e migliorare le performance, acquisisce sempre più importanza la motivazione. La motivazione, definita in letteratura come la “forza motrice che porta un individuo a comportarsi in un determinato modo al fine di raggiungere uno scopo” (Westen, 2002), è un aspetto fondamentale per la vita di ciascun individuo.

In primis occorre considerare che esistono due tipologie di motivazione: la motivazione estrinseca e quella intrinseca. La motivazione è intrinseca quando proviene dall’interno e fa riferimento all’insieme delle sensazioni positive associate allo svolgere bene un compito o un lavoro, si parla invece di motivazione estrinseca quando la gratificazione per un’attività eseguita in modo egregio proviene dall’esterno.

Sulla motivazione intrinseca si incide favorendo l’efficacia personale e quindi sull’espressione del potenziale di ciascun collaboratore, mettendolo nelle condizioni di poter dare il meglio delle sue capacità. La motivazione estrinseca, invece, è quella su cui lavora la maggior parte delle organizzazioni per incrementare le performance e solitamente prevede uno schema di compensazione e di benefit. Ovviamente non si possono mettere in atto azioni che agiscono solo in una direzione ma occorre creare un sapiente mix tra le due. Tutto parte dal sogno dell’imprenditore, dall’obiettivo che intende raggiungere, consapevole del fatto che non lo può realizzare da solo. Per realizzare questo, da una parte occorre avere una squadra che condivide a pieno il progetto imprenditoriale e si impegna per realizzarlo e dall’altra, l’imprenditore deve essere in grado di coinvolgere i propri dipendenti comunicando loro dove si vuole arrivare nel modo più efficace possibile. Per questo motivo la motivazione, insieme alla comunicazione, rappresentano le caratteristiche fondamentali dei grandi leader di ogni tempo: saper motivare gli altri è importantissimo per chiunque si proponga di guidare delle persone. Questo vale in diversi ambiti, tra cui quello organizzativo aziendale.

I principali interventi

Proviamo ora ad indicare quali sono le azioni che nel concreto possono aiutare gli imprenditori o i manager a lavorare sullo spirito motivazionale dei propri collaboratori. Spiegare gli obiettivi. Molto spesso mi è capitato di incontrare collaboratori ai quali non è chiaro l’obiettivo del manager. È molto importante che il titolare spieghi alla propria squadra l’obiettivo che sta cercando di realizzare e che li aggiorni periodicamente sullo stato di avanzamento dei progetti, così da farli sentire partecipi e coinvolti. Il compito del manager è quello di saper coinvolgere il proprio gruppo di lavoro condividendo la sua vision. Dimostrare l’impegno dello stesso imprenditore. Una volta che si sono resi noti gli obiettivi che si intende raggiungere con la propria attività imprenditoriale, è ancor più importante che l’imprenditore dimostri concretamente quanto crede nel progetto e quanto lui stesso si stia impegnando, con il supporto dei suoi collaboratori, per raggiungere il medesimo risultato. In questo modo si riesce a veicolare il messaggio che l’impresa non è solamente il gioco dell’imprenditore ma che oltre a portare risultati tangibili a lui li può portare anche ai collaboratori, in uno straordinario gioco di squadra.

  • Il coinvolgimento. La motivazione aziendale necessita di un processo di coinvolgimento del collaboratore: più questo viene coinvolto nei processi aziendali e in quelli relazionali, più si sentirà parte di un team e, perché no, di una grande famiglia.
    La fiducia. Se da una parte per l’imprenditore è importante avere intorno a sé delle persone di cui potersi fidarsi, allo stesso modo, per i collaboratori è altrettanto importante sapere di essere considerato una persona di fiducia.
    Questo metterà il primo nelle condizioni di gestire meglio il suo lavoro delegandone una parte, mentre il secondo sarà spronato a dare il meglio di sé dimostrando di meritate la fiducia riconosciutagli.
    La persona giusta nel posto giusto. Circondarsi di persone di fiducia implica che nella prima fase di selezione venga fatta molta attenzione non solo al carattere e alle competenze della risorsa ma anche all’ambiente in cui questa andrà ad inserirsi. Saper mettere la persona giusta nel posto giusto significa creare i presupposti per far sentire bene il collaboratore, la posizione lavorativa adeguata in un contesto altrettanto adatto gli permetterà di sentirsi realizzato e utile.
  • Clima positivo. Il tema del clima positivo, che abbiamo già trattato in un articolo precedente, si lega alla motivazione sempre in relazione all’ambiente lavorativo in cui viene inserito il collaboratore. Più questo è positivo e disteso e più la risorsa si sentirà a suo agio e nelle condizioni di dare il meglio di sé. Saper ascoltare. L’ascolto è alla base di tutti i buoni sistemi di relazione; ascoltare i propri collaboratori li fa sentire apprezzati e permette loro di sentirsi liberi di esprimere un parere influenzandone positivamente lo stato d’animo.
  • Essere interessato al lavoro degli altri. Allo stesso modo dimostrare di essere interessati al lavoro svolto dai propri collaboratori, oltre ad essere un input interessante perché potrebbero derivare spunti interessanti, va ad incidere sulla motivazione intrinseca del collaboratore.
  • Saper apprezzare. Apprezzare i risultati raggiunti dai propri collaboratori e saper dire “ottimo lavoro” è uno stimolo costruttivo e appagante. La soddisfazione del collaboratore nel veder apprezzati i propri sforzi lo spingerà a dare sempre il massimo.
  • Investire nella formazione della risorsa. Per favorire l’incremento della motivazione intrinseca e quindi quella derivante dal benessere del collaboratore, è importante anche lo sviluppo personale. Incentivare i collaboratori a seguire corsi o inserirli in programmi di formazione continua fa in modo che vengano sviluppate le loro conoscenze e competenze, incentivandoli a credere nelle proprie capacità. Incentivare il lavoro di gruppo. I lavori di gruppo permettono ai collaboratori di esprimere il proprio potenziale in una situazione meno formale e più distesa.
    Favorire la positività. L’imprenditore, oltre a saper gestire un più o meno ampio gruppo di lavoro, deve prestare particolare attenzione alla serenità dei propri dipendenti. Diversi studi dimostrano infatti che una persona infelice e insoddisfatta della propria vita personale oppure della propria situazione lavorativa, inserita in un contesto allargato tende a diffondere negatività e pessimismo. Il compito dell’imprenditore è quello di favorire un clima rilassato dove ad avere la meglio sia la positività.
  • Attenzione alle mele marce. Questo aspetto va di pari passo con il punto precedente dove trattavamo l’importanza di inserire la persona giusta nel posto giusto. Oltre a questo, l’imprenditore deve essere in grado di monitorare la risorsa durante il suo periodo in azienda, e qualora si verificasse la presenza di mele marce agire subito affinché queste vengano allontanate prima di influenzare anche gli altri colleghi.
  • Dialogo. Alla presenza di persone negative si affianca anche la paura del fallimento. È importante che i collaboratori percepiscano una struttura organizzativa che non pratica la cultura del fallimento. L’imprenditore deve avere la capacità e la possibilità di costruire un dialogo con i propri collaboratori, in modo da far capire loro gli eventuali errori per non trovarsi nella condizione di ripeterli.
  • Gioire degli obiettivi raggiunti. Se da un lato è importante che i collaboratori abbiano ben in mente qual è l’obbiettivo che l’imprenditore vuole raggiungere, lo è altrettanto gioire e festeggiare quando questo viene raggiunto. In questo modo si riesce a trasmettere la sensazione di far parte di una squadra e quando la squadra vince è bene che si festeggi insieme.
  • Fare squadra anche nelle difficoltà. Durante il suo ciclo vitale l’azienda non incontra solo situazioni positive, molto spesso si incontrano situazioni di difficoltà. In questi momenti l’imprenditore deve saper trasmettere il messaggio della ciurma sulla nave nella tempesta: se si rema con forza nella stessa direzione si esce dalla difficoltà.

Tutti sono fondamentali

In generale in azienda deve essere comunicato quanto sia fondamentale il lavoro di tutti, dagli operai agli amministrativi, dai manager ai tecnici, ognuno con il suo compito e le sue responsabilità ma tutti con un obiettivo condiviso.

Esistono altri aspetti che hanno un effetto importante sulla motivazione del team come la configurazione degli spazi all’interno dell’ambiente di lavoro, l’organizzazione e la pianificazione del lavoro, fissare obiettivi chiari e impostare un ordine di priorità, così da evitare la sensazione di perdere del tempo che potrebbe essere dedicato ad altro. La sensazione del tempo sprecato è talvolta legato anche a pratiche aziendali assai diffuse: riunioni fiume senza un obiettivo chiaro, processi di lavoro lunghi e complessi, assenza di un sistema di deleghe che allunga i tempi di lavoro. Una gestione snella che lavora per obiettivi e che permette ai collaboratori di prendere l’iniziativa, agisce sia sull’efficienza dei progetti aziendali che sulla motivazione.


Favorire sempre il benessere dei collaboratori

La motivazione aziendale è il risultato di una doppia azione: da una parte l’imprenditore che deve saper comunicare nel modo più efficace possibile il suo sogno imprenditoriale, facendo leva sulla passione e coinvolgendo i suoi a fare squadra per raggiungere un obiettivo comune. Dall’altra parte l’organizzazione deve mettere in atto una serie di azioni che agiscano sulla motivazione sei collaboratori, facendo leva su aspetti economici ma anche su aspetti intangibili, come un clima aziendale sereno o una pianificazione più efficace del lavoro.

Il segreto dell’imprenditore, ancora una volta, sta nel favorire il benessere dei propri collaboratori perché oltre a rappresentare la risorsa più importante è anche quella componente aziendale che maggiormente incide sulla realizzazione degli obiettivi di medio e lungo termine.

Saper motivare il proprio gruppo di collaboratori è importante perché il posto di lavoro molto spesso è il luogo in cui trascorriamo l’80% delle nostre giornate: a noi la scelta tra cercare di trascorrerlo nel migliore dei modi o meno.


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Motivazione. La “forza motrice” che governa l’azienda - Ultima modifica: 2019-04-23T15:06:21+02:00 da Barbara Gamberini

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